Siamo a cavallo fra la Primavera e l’Estate e ovunque intorno a noi è un tripudio di abbondanza vegetale profumata e colorata.
Oltre a frutta e verdura, Terra e Sole ci donano erbe aromatiche, piante spontanee e fiori che si prestano perfettamente per essere trasformati e conservati in dispensa fino alla stagione calda successiva.
L’essiccazione è il modo più semplice e antico per conservare erbe aromatiche, piante spontanee e fiori.
Come essiccare erbe aromatiche, piante spontanee e fiori
Il procedimento è semplicissimo, tuttavia occorre seguire qualche piccolo accorgimento per evitare inconvenienti come muffe, cambio della colorazione di foglie e fiori , perdita di fragranza e sapore.
- Raccolta: preferibilmente al mattino, quando la rugiada della notte è già evaporata ma il sole non è ancora a picco. Non estirpare, ma tagliare solo la parte aerea del vegetale, avendo cura di lasciare 3/4 di ogni piantina intatti per non comprometterne il ciclo vitale e di prelevarne solo la quantità necessaria al nostro fabbisogno.
- Cura: lavare delicatamente e asciugare erbette e fiori, magari adagiandoli su un panno pulito e non profumato, in un unico strato, oppure servendosi di una centrifuga (che sconsiglio per i fiori). Se il luogo in cui si effettua la raccolta è isolato e incontaminato, io salto direttamente questo passaggio.
- Essiccazione: disporre i vegetali in mazzi, legandoli con uno spago a testa in giù in un luogo ventilato, caldo/tiepido, ma non esposto alla luce diretta dei raggi solari. Consiglio di coprire i mazzi con delle garze a trama fine o con dei teli di cotone puliti e non profumati per evitare deposito di polveri ed insetti.
- Conservazione: barattoli di vetro a chiusura ermetica (io uso e riuso da anni sempre gli stessi, di recupero da marmellate, olive e altri prodotti acquistati in vetro), riposti nel buio asciutto della dispensa.
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Tempo di essiccazione
Il tempo di essiccazione di erbe aromatiche, piante spontanee e fiori varia a seconda della temperatura, della grandezza del mazzo e del vegetale stesso (il timo impiegherà meno tempo ad essiccare rispetto alla piantaggine, data la dimensione delle foglie).
Consiglio di controllare ogni giorno lo stato dei vegetali per eliminare le parti con eventuali muffe dovute al ristagno di umidità e di “allargare” i mazzi delicatamente per permettere il circolo dell’aria in maniera più uniforme possibile.
Cosa posso essiccare?
La varietà di erbe aromatiche, piante spontanee e fiori da essiccare per usi culinari e/o curativi sono innumerevoli. Qui di seguito lascio un elenco delle mie autoproduzioni più frequenti:
- santoreggia: ottima sulle patate al forno e nell’impasto delle torte salate o per suffimigi balsamici;
- timo: lo uso spesso nelle polpette vegan per conferire un gusto più deciso a ricette come questa e questa;
- maggiorana e origano: perfetti per aromatizzare i crackers fatti in casa;
- mix maggiorana, origano, timo e fiori di calendula: per arricchire le patate e le verdure al forno;
- camomilla: per infuso calmante e per suffimigi (con aggiunta di bicarbonato) contro raffreddore e naso chiuso;
- lavanda: aggiunti all’impasto per aromatizzare biscotti dolci e salati;
- mix lavanda e camomilla: infuso rilassante indicato anche per calmare i dolori mestruali;
- menta: da aggiungere in infusione al tè verde;
- piantaggine: per infuso curativo contro bronchite e affezioni delle vie respiratorie basse.
Questi sono solo alcuni esempi delle mille autoproduzioni che si possono realizzare a partire dalle erbe, piante e fiori disponibili in questo periodo dell’anno. La raccolta, l’essiccazione e la conservazione di questi doni della Terra sono pratiche a costo zero, a zero impatto ambientale e di gran beneficio per la nostra vita, non solo sui piani culinario e curativo. Favoriscono la connessione con il grande ecosistema di cui anche noi siamo parte e ci riportano alla meraviglia della Natura, alla consapevolezza della ciclicità. Qui e ora.