Da poco passata la mezzanotte…ed è già mercoledì. La gravidanza è giunta alla 32esima settimana, si fa davvero il conto alla rovescia, ormai. Come spesso mi succede, volgo lo sguardo alle mie spalle e mi accorgo di come il tempo continui a scorrere velocemente, più di quanto io possa aspettarmi. Ogni volta rimango sorpresa; ogni volta mi dico di stare con gli occhi un po’ più aperti per cogliere questo scorrere incessante di attimi di vita in tutte le sue minuscole peculiarità. Mi impongo di rallentare ancora di un passo, di concedere a me a chi amo un momento di lentezza in più.
E così, lunedì mattina, grazie anche a mio marito che viaggia sempre sulla mia stessa lunghezza d’onda, ho deciso che sarebbe stata una settimana molto easy. Tutta dedicata a noi, senza farci prendere dalle incombenze e dai programmi…e sì che siamo già molto easy di nostro!
Ad ogni modo, visto che i bambini se la ronfavano ancora di gusto alle 8.15, senza accenno alcuno ad un risveglio che non fosse da noi indotto, ci siamo detti che sarebbe stato più giusto lasciarli dormire, per poi farli trascorrere la mattinata con me a godersi il sole e l’aria frizzante d’autunno, anziché andare a scuola. Io avrei rinunciato alla mia lezione di yoga del lunedì, ma almeno avrei potuto trascorrere del tempo di qualità con lo gnomo samurai e la piccola guerriera, visto anche che la sera sarei stata impegnata (dalle 16.30 alle 23.00) con un corso di cucina vegan.
E così s’è fatto. Ho lasciato che si svegliassero da soli, senza chiamarli, e che si godessero il primo giorno della settimana come ci si gode una festa. Si sono vestiti con calma,quando ne hanno avuto voglia. Hanno fatto colazione all’aperto, come desideravano, con la loro adorata spremuta d’arancia…Attilio sul monopattino, Elena seduta a terra, circondata dai cani. Intanto io spalancavo le finestre per far entrare in casa il venticello, i raggi di luce e le loro voci…ed ho approfittato per cambiare lenzuola e piegare una (mezza) montagna di panni. A intervalli regolari venivo richiamata all’ordine dalla strana coppia e mi precipitavo fuori a dare due calci al pallone o una spinta all’altalena. Poi abbiamo dipinto en plein air, lasciando che i colori soli parlassero,senza altre inferenze.
Ogni tanto tornavo dentro con l’intenzione di procedere nei miei intenti casalinghi, ringraziando di avere ancora qualche sacchettino di minestrone in congelatore, fatto l’estate scorsa con le verdure dell’orto…almeno non avrei dovuto pensare al pranzo! 🙂
Ore 12.00, siamo andati a ritirare le nostre casse di agrumi bio arrivate tramite il GAS e così ci siamo anche fatti un aperitivo-antipasto a base di mandarini e arance succosissimi, vitali e rigeneranti.
Arrivata l’ora del pranzo, è presto arrivata anche l’ora della siesta pomeridiana, che per noi è uno degli emblemi della lentezza e della qualità della nostra vita. Fare giochi tranquilli accompagnati da buona musica, per poi scivolare sul divano a leggere abbracciati ed annusarci, e magari schiacciare anche un pisolino. Attilio ormai non dorme più per sua scelta (a questo proposito, leggi QUI), ma Elena ha bisogno di riposo per arrivare serena fino a sera, quindi la assecondo, accompagnandola al sonno con i suoi libri preferiti, qualche canzoncina e la tetta.
Visto il mio impegno pomeridiano-serale con un corso di cucina (molto partecipato e conclusosi con grande entusiasmo per i piatti proposti), ho affidato i bimbi ai nonni fino all’arrivo del babbo da lavoro.
Io mi sono concessa una mezz’ora d’auto fino al luogo dell’incontro, in totale silenzio, con l’azzurro, il rosa, l’arancio e l’oro del tramonto che mi avvolgevano e mi ricordavano che stavo andando a portare un messaggio di pace attraverso le mie ricette, un piccolo dono d’Amore per cercare di rendere questo mondo un posto migliore.
Martedì mattina, ancora sole. Ancora quella sensazione di Libertà che ti sussurra nelle orecchie parole familiari: calma, pace, armonia… Un altro giorno donato alle esigenze del cuore, un altro giorno di ascolto e piacere, in cui i bambini sono stati di nuovo a casa da scuola per stringersi attorno alla pancia che presto darà la vita ad un fratellino o ad una sorellina. Non abbiamo fatto nulla di speciale…abbiamo deciso cosa preparare per la cena (lo gnomo ha deciso, in verità: zuppa di porri, ha chiesto!), fatto la spesa, fatto visita ai nonni che abitano a pochi km da casa nostra e infine comprato un cd di canzoni natalizie cantate dal coro dell’Antoniano. 🙂 Non esattamente una delle mie massime aspirazioni, ma avevo promesso ai bimbi che avremmo cercato un cd natalizio da cantare insieme ed abbiam trovato questo, quindi…amen! 😛
Anche questa giornata è andata avanti assaporando attimo per attimo lo stare insieme, il condividere, l’ascoltarsi. Tanti puzzle, per assecondare l’attuale passione di Atto, tante simulazioni di compleanni e feste varie, per partecipare alle vicende di tutte le amiche e gli amici immaginari (a questo proposito,leggi QUI) di Elena. Zero scadenze, zero impegni, zero pretese. E alla fine ci si sente più uniti, più luminosi, più vivi.
Sono grata alla vita che ci ha messi nelle condizioni di poter scegliere consapevolmente la via da seguire per trovare il nostro equilibrio di individui e di famiglia. Poter vivere il Tempo dandogli la giusta importanza, dedicandogli occhi, mani e cuore è un dono prezioso. Troppo spesso tante persone si trovano schiacciate dall’impossibilità di vivere ed onorare il tempo, per cause di forza maggiore, ma anche molto per consuetudine, per paura di perdere il passo, per senso del dovere verso un sistema che ci vuole efficienti e iper impegnanti in ogni istante della vita.
Ripeto continuamente a me stessa: “Quando hai fretta, cammina lentamente” (cit.)…e credo che sia un buon consiglio che ognuno di noi dovrebbe auto-darsi ogni giorno,per volersi un po’ più bene, per avere più Tempo da vivere e da onorare.
NOTA:
troverete tutte le opere ed info sull’artista autrice dei dipinti sceleti per questo post QUI
mela
Ciao, ti leggo spesso e questo “pezzo di vita” mi è piaciuto tanto, grazie per averlo condiviso! Anch’io ogni tanto provo a rallentare e passare una giornata senza schemi nè orari… ho un bimbo piccolo e quindi forse è più semplice ma mi chiedevo con un bimbo più grande come si fa se poi il giorno dopo chiede di continuare la “vacanza”? Se dicessi si la cosa potrebbe continuare ogni giorno, magari diventa una specie di capriccio…se dicessi no sarebbe poco coerente con lo spirito di tutto ciò… sarei in difficoltà, come uscirne?
Grazie ancora e mi permetto un abbraccio anche se da perfetta sconosciuta!
naturalentamente
Ciao Mela, benvenuta!
Io credo che quando ci sono dialogo, coerenza e rilassatezza in famiglia, non si incappi in certi problemi. Il nostro primogenito ha 5 anni, frequenta l’ultimo anno della scuola per l’infanzia e, anche se va sereno all’asilo, non è un amante della routine scolastica. ha proprio bisogno di rompere gli schemi, ed io lascio che assecondi la sua natura, non voglio frustrarlo. Sa che quando non ha voglia di andare a scuola può restare a casa senza problemi ma, al tempo stesso, quando stanno facendo attività che lo interessano particolarmente (tipo quelle attuali di prescrittura e precalcolo) va a scuola di corsa e non pensa nemmeno lontanamente a chiedere di restare a casa. certo, se c’è un bel sole spesso dice di voler restare a giocare nel nostro giardino con i cani o a tagliare l’erba col nonno, ed è anche giusto che sia così! 🙂
Io e mio marito terremo la stessa linea anche dal prossimo anno, quando inizierà le elementari…la scuola deve essere uno stimolo educativo e di autoregolazione, anche, non una costrinzione. Io propenderei addirittura per l’home schooling, ma ci sono ancora troppi lati controversi e dubbi che non riesco a sciogliere a riguardo.
Non credo che il senso di responsabilità si insegni con la severità o con l’imposizione. Penso invece che con l’ascolto ed il supporto costante nella maturazione di un senso critico proprio, si possa aiutare tanto un bambino nel raggiungere il sue equilibrio e la sua armonia.
io dico sempre che la libertà è la migliore forme di disciplina (come cantava Giovanni Lindo Ferretti). grazie per l’intervento e a presto!
Valentina
mela
“Non credo che il senso di responsabilità si insegni con la severità o con l’imposizione” … grazie cercherò di ricordarlo! a presto, ciao
naturalentamente
Un abbraccio
Serena di Enjoy Life
Meraviglioso post!!!
Quanta serenità traspare da queste tue righe! E come sono fortunati i tuoi bimbi ad avere una mamma stupenda come te 🙂
Che bella questa frase: “Quando hai fretta, cammina lentamente”…….cercherò di ricordarmelo!!!!
Questi dipinti sono straordinari, mi piacciono davvero tantissimo……ho letto la storia dell’autrice……che persona fantastica! Grazie per avermela fatta conoscere 🙂
Un grande abbraccio
naturalentamente
Sere, grazie a te per questo tuo commento entusiasta!
Anche io sono rimasta molto colpita dalla storia della pittrice…e trovo i suoi dipinti incantevoli di una leggerezza,ma al tempo stesso di una profondità, confortante.
Baci
Dida
Vale ti amoooooooo!!!!! Scrivi parole sante!
naturalentamente
Tesoro… :*