Quando abbiamo deciso di comprare “Indovina chi c’è nel piatto?”, ne avevamo sentito parlare (letto) così tante volte in buonissimi termini che non abbiamo troppo indugiato fra le sue pagine. Anzi, lo abbiamo preso, senza punto pensarci, dallo scaffale della libreria, riservandoci di sfogliarlo per la prima volta a casa assieme ai nostri bimbi.
Devo dire la verità: all’inizio siamo stati tutti un po’ perplessi. Le illustrazioni sono di fortissimo impatto, non ci sono buonismo né atmosfere cotonate. Possono persino rischiare di rubare la scena al testo.
Man mano che il libro è entrato a far parte del nostro rituale di lettura serale, siamo riusciti ad assimilarne meglio il linguaggio, accogliendo ognuno a nostro modo il messaggio forte che ne scaturisce. Ognuno di noi 4 è stato colpito da un aspetto di questo prezioso libro.
Ecco perché non mangiamo gli animali, recita il sottotitolo.
Pagina dopo pagina, l’autrice Ruby Roth presenta tanti motivi per cui valga la pena scegliere un’alimentazione veg. Parte richiamando l’attenzione sulla discriminazione affettiva fra animali domestici, cosiddetti “da compagnia”, e animali “da allevamento”, facendo leva sull’affetto che nutriamo per i nostri amici pelosi, ricordandoci che ogni animale del pianeta desidera essere amato e stare con la propria famiglia.
Esattamente come noi, molti cuccioli per diverso tempo dalla nascita restano accanto ai loro genitori.
La nostra famiglia ci riscalda, ci protegge e ci conforta, preparandoci ad affrontare l’ingresso nel mondo che ci circonda.
Negli allevamenti non esistono famiglie di animali. Sprovvisti delle cure materne, i cuccioli vivono senza percepire un senso di famiglia o sicurezza.
Prosegue citando i bisogni e le peculiarità di polli, tacchini, quaglie, anatre, maiali e mucche, chiedendoci di riflettere su come sia impossibile per queste creature seguire il proprio istinto e la propria natura negli spazi ridotti degli allevamenti, in condizioni di prigionia, sofferenza e privazione. Lo sguardo si volge anche agli oceani e ai suoi abitanti, spesso dimenticati, i pesci, le balene, i delfini, le tartarughe. L’autrice fa notare ai piccoli lettori come la vita degli oceani sia strettamente legata alle nostre scelte.
Il cibo che mangiamo e la spazzatura che produciamo noi umani sulla terra danneggiano gli oceani e ogni creatura che ospitano.
E così si passa alla motivazione ambientale della scelta vegan., che toccherà anche la questione urgente e delicata della deforestazione e della conseguente estinzione di tante specie animali e vegetali.
Come figli della Terra, dipendiamo gli uni dagli altri.
Possiamo pensare di essere autonomi e di fare affidamento solo su noi stessi, ma siamo tutti uniti nella medesima rete globale.
Quando distruggiamo la foresta tropicale e gli animali che vivono al suo interno, stiamo distruggendo noi stessi.
Dobbiamo considerare in che modo il cibo che mangiamo può danneggiare il pianeta.
Questa, devo dire, è la parte che più mi ha toccata. Pensare all’impatto pesantissimo delle nostre scelte quotidiane sul Pianeta intero e sull’esistenza di tutte le sue creature mi scuote sempre tanto la coscienza. Sensibilizzare anche i nostri bambini verso l’idea che ogni gesto si ripercuota sulla vita di chi abbiamo attorno e aiutarli a consapevolizzare che il più scontato e normale gesto, come quello di mangiare, può fare la differenza credo sia fondamentale. Siamo arrivati ad un punto di non ritorno, in cui occorre prenderci le nostre responsabilità con senso critico e lungimiranza. Educare i piccoli di casa al rispetto e alla compassione è nostro dovere per garantire loro un futuro in cui possa ancora brillare la speranza di un mondo migliore e con sempre meno violenza ed ingiustizia.
Lo gnomo quattrenne (quasi cinquenne, ormai) è stato particolarmente affascinato dalle illustrazioni dei maialini (“Mamma, mi viene da piangere…sono emozionato!”) e da questa frase
oltre che dal passaggio in cui si dice che essere chiamati “maiale” dovrebbe essere un complimento!
La piccola guerriera, invece, appassionata osservatrice della luna, è subito stata catturata da questa immagine (che emoziona moltissimo anche me)
Quando la luna fa capolino nel cielo,
i tacchini selvatici volano sulle cime degli alberi,
dove si accoccolano per la notte, riunendosi insieme sotto le ali gli uni degli altri.In un allevamento, i tacchini
non possono usare le ali. Allevati per la carne,
vengono fatti ingrassare
al punto di diventare troppo pesanti
per volare.
Tra etica, antispecismo, ambientalismo e compassione, Ruby Roth si muove parlando ai nostri figli con grazia e delicatezza, senza mai perdere di vista la verità. E la verità è che dentro i nostri piatti si nasconde tanta sofferenza e un’indicibile ingiustizia, che vede l’animale umano ergersi a capo di tutte le creature,decidendo della nascita,della vita e della morte di esseri senza voce ma con un’anima ed un cuore, con lacrime e sentimenti proprio come noi.
Attilio ed Elena sono vegani dalla nascita e noi abbiamo sempre parlato apertamente con loro dei motivi della nostra scelta. Non abbiamo mai perso occasione per ribadire la nostra posizione riguardo lo sfruttamento dei nostri fratelli e se qualcuno chiede loro perché non mangiano animali ognuno di loro, a suo modo, sa dare una risposta.
Ci hanno sempre seguiti con entusiasmo e , anzi, si fanno spesso portavoce della scelta vegan di fronte a parenti, amici e conoscenti onnivori.
Tuttavia abbiamo ritenuto importante avere in casa un libro come questo, che potesse supportarci e rafforzare ulteriormente quello che noi crediamo essere un valore irrinunciabile: il rispetto verso tutte le creature dell’Universo.
I nostri bimbi amano i libri, amano sfogliarli da soli e chiedono in continuazione a noi di leggerli: sono degli strumenti di conoscenza e di esplorazione che tengono in grandissima considerazione. Un libro che parli della scelta di vita vegan credo possa servire loro anche da conforto, visto che la maggior parte del mondo attorno sembra remare contro.
Lo gnomo ha già detto che vorrebbe farlo leggere agli amichetti di scuola “così capiscono bene perché non mangiamo la carne!”.
Alla fine del libro c’è una bella lista di 10 consigli sul come-cosa fare per muovere i primi passi verso la scelta veg: 10 consigli pratici, semplici e a portata di bambino. Per la serie: piccoli pacifici rivoluzionari crescono! 🙂
Consigliamo la lettura di questo libro a tutte le famiglie: leggetelo inseme, abbracciati sul divano o appollaiati su un tappetone. Immergetevi nei colori e nelle atmosfere delle illustrazioni, scorrete con calma il testo e lasciate che scivoli proprio in fondo alla vostra coscienza. Lì, quelle parole sedimenteranno per poi tornare a galla e accendere una scintilla nel vostro cuore.
In diverse culture del mondo, un proverbio recita:
“Tu sei quello che mangi”.
Quando mangiamo cibo naturale, noi assorbiamo la bontà del sole, della terra, delle radici e degli alberi.
Cresciamo più sani e facciamo scelte più consapevoli.
Con “Indovina chi c’è nel piatto?” partecipo all’iniziativa Venerdì del libro del blog homemademamma.com.
silvia
Sembra interessante e ben fatto anche se noi non abbiamo ancora raggiunto questa “pace dei sensi”. grazie del suggerimento
naturalentamente
Ciao, Silvia, benvenuta!
Secondo me può davvero essere utile per chi non ha maturato ancora una decisione ma magari ha già intrapreso un cammino di consapevolizzazione… Vale la pena averlo, è un buona lettura per riflettere e seminare Amore.
A presto!
viviana-nella classe arancio
Grazie del suggerimento: sembra davvero un bel modo per affrontare questo argomento con i piccoli.
naturalentamente
Linguaggio delicato, ma incisivo. Stimola davvero lo sviluppo del senso critico verso temi di così grande importanza eppure troppo spesso ignorati.
Grazie per esser passata di qui. 🙂
Dida
Ce l’hooooooooooooooo! E’ stupendo e anche noi lo adoriamo, lo leggiamo sempre con molto trasporto. Soli è molto impressionata dalla scena in cui i vari uccelli sono stipati nelle gabbie e iniziano a perdere il piumaggio, l’imagine in effetti è un po’ forte e a quel punto dice “Ma adesso io libero e volano via, ci do tanti bacini dove sono feriti e guariscono!” e io mi commuovo perchè capisco che sente la loro sofferenza.
L’ho regalato a un paio di bimbi e le mamme (già orientate su questa scelta) sono state molto felici di avere un supporto alla portata di bimbo.
E’ un libro da avere! Sono felice che tu l’abbia proposto.
Io ne ho acquistato anche un’altro (Senza Parole di Roger Olmos), ma è veramente molto forte e ancora non me la sento di tirarlo fuori: tratta temi ampli come la cosmesi e i test sugli animali, gli zoo, i circhi, le pellicce, le illustrazioni sono spesso metaforiche ma di forte impatto emotivo. Io comunque lo consiglio agli adulti. A questo link trovi un video con alcune pagine del libro, se ci dai un’occhiata mi farà piacere sapere cosa ne pensi e se secondo te è presto farlo leggere ai nostri cuccioli. https://www.youtube.com/watch?v=jTlyJM0w4nE
Baci affettuosi
naturalentamente
Ricordo che mi avevi parlato di questo libro, dicendo che voi l’avete e che vi piace tanto. Infatti ti ho pensata quando l’abbiamo preso (pensa, siamo andati a Cesena al Macrolibrarsi store…un paradiso!!).
darò sicuramente un’occhiata al video che mi hai linkato. io intanto ho già messo gli occhi su “V is for Vegan” sempre di Ruby Roth. Lo conosci?
stefania
Un ottimo strumento per capire una scelta di vita importante… Mi incuriosisce davvero…
naturalentamente
E’ bellissimo anche per gli adulti…il pathos delle illustrazioni riempie il cuore.
A presto!
Daria
Anche noi ce l’abbiamo. Secondo me è adatto dai 5-6 anni e accompagnato dalla spiegazione del genitore. In effetti sarebbe consigliato dai 7 anni e a mio avviso come molti libri per bambini è indirizzato anche agli adulti e non solo ai piccoli. E’ uno dei pochissimi casi in cui si parla questi temi ai bimbi e per questo è prezioso. A me piace molto il fatto che nonostante l’atmosfera un po’ cupa, alla fine passi il messaggio che le nostre azioni sono importanti e possono far cambiare le cose.
A presto!
naturalentamente
Sì, il ruolo del genitore è fondamentale nella lettura di questo libro, vista la delicatezza dei temi trattati.
Un abbraccio