Complici gli operosi pomeriggi quasi primaverili in cui si salta il riposino per starsene a prendere il sole fuori, giocando a perdifiato coi cani o con la palla, di sera i piccoli crollano al massimo verso le 20.30. E finalmente, dopo anni, io e Marco possiamo guardarci qualche film.
Stelle sulla terra, storia di un bambino dislessico
Stelle sulla terra è un film indiano che racconta la storia di un bambino dislessico incompreso da tutti: famiglia, amici e insegnanti.
Ishaan ha otto anni, non sa leggere né scrivere e il suo rendimento scolastico è pessimo. Considerato un “asino idiota”, uno svogliato, un distratto cronico, viene continuamente sbattuto fuori dalla classe e rimproverato nonché mortificato e insultato da suo padre. Il talento pittorico di Ishaan, instancabile disegnatore, non desta l’attenzione di nessuno.
Il ragazzino si sente inadeguato di fronte alle pretese della scuola e dei genitori, si rifugia nel suo mondo fantastico fatto di immagini e personaggi coloratissimi; veste la maschera del ribelle strafottente…finché non verrà condotto a forza in un collegio e annegherà nella solitudine, arrivando al limite della depressione.
A salvarlo, il suo amico compagno di banco e il nuovo professore di arte, Nikumbh Sir. Quest’ultimo, anch’esso affetto da dislessia da bambino, saprà far rifiorire l’autostima ed il sorriso di Ishaan, occupandosi di lui, mettendosi dalla sua parte, lavorando con empatia, pazienza, ascolto e fiducia. Il maestro (tra l’altro interpretato da un-molto-più-che-affascinante Amir Khan) conquisterà il cuore del bambino e dei suoi genitori che, di fronte ai progressi e al primo premio vinto nel concorso di pittura del collegio, dovrà ritrattare i giudizi espressi con ignoranza sulle capacità del figlioletto.
Un film che è poesia, grazie alle intense interpretazioni del protagonista bambino e degli altri attori. Incantevoli gli scorci paesaggistici, bellissima anche la colonna sonora. Pathos travolgente con picchi drammatici e squarci esilaranti.
Il film Stelle sulla terra pone l’accento sul tema attualissimo della diagnosi di Disturbo Specifico dell’Apprendimento, facendosi portavoce di un importante messaggio educativo dalla potente carica umana.
E’ un film che i genitori, gli educatori, gli insegnanti e i bambini dovrebbero guardare per capire appieno le dinamiche di un disturbo tanto misterioso quanto facilmente recuperabile con spirito di accoglienza e sensibilità. Andrebbe distribuito in tutte le scuole come parte integrante del materiale didattico.
E voi, lo conoscete? Cosa ne pensate?
Mao Triscornia
Ciao, sono molto sensibilizzato da questo tema per amore del mio lavoro e per il fatto che sempre più spesso questi “disturbi” (spesso per le pressioni esterne sia da parte degli educatori che del gruppo dei pari) creano nei bambini insicurezze disistima e privazione degli stimoli necessari a proiettare quella serena tranquillità che è anche alla base di una armonica crescita priva di tensioni o veri e propri atteggiamenti negativi anche auto-inflitti, che alla lunga inficiano l’equilibrio psico-fisico del bambino.
Un tema sempre più attuale, tanto che per alcuni questa anomalia, è vista come il problema emergente nel mondo e dimenticato o deprivato di quella circostanza che è la risposta anche istituzionale per individuarlo o curarlo agli esordi della sua apparizione.
Nel mondo della scuola, ove si avverte prima questa problematica, ancora oggi almeno in Italia, ci troviamo di fronte ad una “vaga preparazione implicante la volontà di mettere in luce e risolvere con l’aiuto di personale specializzato e preparato queste problematiche; Malgrado gli sforzi di molti operatori addetti ad affrontarle, questi aspetti lasciano ancora sul campo molte sconfitte o lacunosi interventi ad appannaggio di una valido risultato che veda diminuire ed aiutare alla fonte chi ne ha effettivo bisogno.
Anche i genitori spesso sono poco sensibilizzati a recuperare i loro virgulti anche per una chiara inesperienza e spesso per la non conoscenza vera del disturbo in questione.
Il film non l’ho visto, ma mi preparerò per vederlo, credo sia molto interessante per i contenuti di estrema attualità.
Tornerò sull’argomento quanto prima, e ammiro l’interesse che Vale ha cercato di infondere in Noi lettori più o meno preparati sullo specifico argomento Brava Vale… Avanti così che sei FORTE.
Un augurio ancora.
Mao
naturalentamente
Grazie, caro Mao!
Sono molto felice che tu sia passato di qua e che abbia lasciato il tuo pensiero…
Ti abbraccio forte, amico mio.
Tanta luce
Vale.
Serena di Enjoy Life
Bello! Sembra molto interessante!
Lo cercherò….grazie per la recensione.
Ciao
Serena
naturalentamente
Sono certa che ti colpirà al cuore…
Un abbraccio di luce :*
ROBERTO
Non so che cosa mi ha ispirato e spinto a vedere questo film, la notte di Natale. Nella nostra cultura meccanizzata, un argomento del genere apparirebbe come una …favoletta. In realtà, non conoscendo la dislessia, ne ricevo in modo trascinante, oltre ad informazione, anche la visione di un mondo lontanissimo dai nostri schemi, ma POSSIBILE ! Ed è quel mondo che io vorrei… C’è sincronicità tra la visione del film e la notte di Natale. Bravissimi i protagonisti e me lo rivedrò ancora…. Grazie a chi ha reso possibile questo film.
naturalentamente
Wow, Roberto, che bellissimo pensiero! Grazie per il tuo contributo!
Donatella
Ciao Vale, bellissimo film!
Visto in famiglia qualche anno fa dopo che le maestre di mia figlia l’avevamo proiettato in classe x far comprendere meglio ai bambini i disagi che ogni tanto un loro compagno provava a causa della dislessia.
Tra l’altro il protagonista assomiglia proprio a questo caro amico di mia figlia…un ragazzino adorabile, molto sensibile, dolcissimo e molto intelligente!
Con caparbietà lo scorso anno, arrivato alla scuola media, ha deciso di frequentare sempre con la sua amica del cuore ( la mia Paola, che le fa da mammina) l’indirizzo musicale, strumento sax, ed anche qui i risultati sono molto buoni.
Certo in altre materie è più in difficoltà ma ha sempre una luce che purtroppo la maggiorparte dei ragazzini di oggi non ha. È un peccato che spesso ragazzi come lui vengano spesso lasciati in disparte per la loro “diversità” , perché più lenti e meno attenti. Conoscendoli invece potremmo capire che hanno molto da darci. Noi questo amichetto ce lo temiamo stretto, famiglia compresa!
Un caro saluto
Donatella
naturalentamente
Ciao cara! Che bello, grazie per la tua testimonianza!
Giulia Pertile
Questo film mi e piace anche emozioni dentro per cambiare il mondo disabilita gravi ma credo che insediati e operatori e gestione devono mettere insegnare bambini che anno affatto dentro ma quando per un bambino il suo cuore.