Ho conosciuto Linda in quel posto magico e speciale che è il campeggio Orsa Minore, lo scorso agosto. In realtà ci siamo ri-conosciute, poiché attratte l’una dall’altra da una sorta di spontanea complicità. Sedute sull’erba, mentre i bimbi giocavano a qualche metro da noi, abbiamo iniziato a parlare ed abbiamo scoperto di avere tante cose in comune. Passioni, desideri, modi di fare e di vedere la vita… Quel giorno intervistai Giorgia (potete leggere l’intervista qui) e tutte e due ci siamo emozionate di fronte alle risposte partecipate di quella che è un’altra dona rara, spettacolare.
Ma torniamo a Linda. Ha in sé la leggiadria di un essere fatato, un sorriso radioso e sempre colmo di bontà, voce e sguardo che accolgono amorevolmente. Ha un qualcosa in più di inspiegabile, impossibile da esprimere a parole. Sa conquistare chiunque. E’ una donna d’altri tempi. E’ morbidezza e passione, è creatività e pace, è femminilità ed energia, è forza e allegria. Abbiamo approfittato del nostro vagabondaggio di nozze per andare a trovarla e trascorrere quattro giorni indimenticabili con lei e la sua grande famiglia a Monteriggioni (Si), proprio lungo l’antichissima e sacra via Francigena. Le nostre famiglie si sono felicemente riunite: i mariti attorno ad un fiasco di Chianti, i bimbi in giardino e noi in cucina 😀
Onorata di potervi presentare questa donna incredibile, dalle cui mani nascono tante preziose ecopere d’arte.
Cara Linda, ho avuto il piacere e l’onore di conoscere la tua numerosa famiglia. Con un nonno falegname ed una nonna sarta, immagino che l’autoproduzione sia sempre stata di casa per te. Quali sono i tuoi ricordi d’infanzia e giovinezza legati all’autoproduzione?
Ricordi d’infanzia?! Tanti, troppi… Le mie bisnonne, donne di un tempo, indimenticabili, facevano marmellate, pomodori pelati, conserve e vasetti di ogni tipo, che riempivano la dispensa di colori. Ho un ricordo indelebile della bisnonna Maria che faceva il croccante con le mandorle sul ripiano di marmo della madia, e della bisnonna Alda che cuoceva pentoloni di marmellata di “verdacchie” (susine),con un odore pazzesco che invadeva la casa per giorni. Ed il caffè in polvere con il macinino di legno che ancora oggi mi sembra di rivedere e di sentire. Loro, donne di casa da una vita intera, sono state per me una gran fonte di ispirazione.
Quali sono le cose che autoproduci abitualmente?
A me piace molto avere “le mani in pasta” da sempre. Autoproduco ciò che mi è possibile: pane e pizza con pasta madre, verdure sott’olio e sott’aceto, dado vegetale, confetture di frutta dei nostri alberi, tagliatelle, kefir d’acqua e di latte.
Da anni autoproduco tutti i detergenti e i detersivi per la casa con materie completamente naturali e biodegradabili, ma anche saponi, creme, deodoranti, unguenti e pomate per uso personale, sempre con materie prime naturali e, ove possibile, autoprodotte. Gli oleoliti, ad esempio, li faccio tutti con erbe spontanee.
Quando hai iniziato a produrre saponi e come hai imparato?
Ho iniziato per caso, come del resto come per tutto ciò che produco. Non penso mai troppo…mi lascio guidare dall’istinto. Durante la mia seconda gravidanza avvertivo un forte fastidio per gli odori chimici dei detersivi, così ho iniziato a leggere e informarmi su come autoprodurli in casa. Da lì è iniziata la mia grande passione, che dura ormai da 5 anni. Ho imparato tutto da autodidatta, leggendo, leggendo e leggendo! E la scelta di usare solo olii locali, profumazioni e colorazioni naturali è data certamente dall’attenzione che ho sempre avuto per la nostra Madre Terra.
E il kefir (che offri anche ai pellegrini in cammino sulla Francigena)?
Anche la passione per il kefir è nata durante la seconda gravidanza. Questa femmina che ho tenuto in grembo ha portato con sé tanti cambiamenti!
Il kefir mi è stato donato da un’amica e da allora l’ho donato a mia volta a tantissime altre persone. E’ un’ottima bevanda, molto benefica per il nostro organismo!
La cucina è un’altra delle tue grandi passioni ed abbiamo notato con immenso stupore e tantissima gioia che, nonostante voi non siate veg, sei un’ottima cuoca vegana! Cosa ami cucinare e quali sono i “princìpi” che segui tra i fornelli?
Amo cucinare, sì! Il mio sogno è di avere una grande yurta tutta per me per perdermi nel mio regno! Sono da sempre attenta a ciò che mangiamo: la mia famiglia, il nostro modo di vivere, il posto in cui viviamo me l’hanno insegnato. Non uso più farine raffinate né zucchero bianco, cerco di comprare prodotti del Commercio Equo e Solidale là dove possibile, e stagionali. Quando il nostro orto non dà abbastanza frutti mi rivolgo a piccoli produttori locali. Frutta e verdura del supermercato non ci piacciono. Amo le cose semplici, cucina sana e genuina. Mi piace da impazzire mangiare macrobiotico e vegano e non è escluso che un giorno lo diventeremo: anche questo fa parte dei nostri progetti. E adoro cucinare cibi tradizionali dei popoli.
Cosa rappresenta per te l’autoproduzione? Che valore ha?
Per me autoprodurre non è stata una scelta…non so bene come spiegarlo. Diciamo che ho dentro di me la passione per le cose buone, genuine e naturali, credo di esserci nata. E comunque autoprodurre è un valore aggiunto, un’attitudine che si ha nell’anima, e che cercherò con tutta me stessa di trasmettere ai miei figli. Autoprodurre significa per me non morire di fame, sapersi arrangiare con quello che la terra ci offre, non perdere le nostre origini e insegnare ai figli che si può stare bene anche con poco.
La scelta di fare la mamma-casalinga a tempo pieno si sposa perfettamente con questa tua attitudine creativa. Quando hai maturato questa scelta e perché?
Mi ripeto: sempre con la mia seconda bambina. Quando ci siamo trovati a dover scegliere se mandarla al nido molto presto ed avere qualche liquidità in più o crescerla a casa con alcune rinunce e meno soldi in tasca, ma con un legame che ad oggi non cambierei con nulla al mondo. Io con lei mi sento una cosa sola. Cosa che invece mi è mancata con il primo figlio, il mio super giovanotto che è già un ometto. Ho scelto la famiglia come priorità della mia vita.
Come se non bastasse, da qualche anno avete creato anche un piccolo orto sinergico. Non tutti sanno di cosa si tratta: ci puoi spiegare in breve cos’è e quali sono le sue particolarità?
L’orto sinergico produce senza forzatura, è la Natura che decide da sé. C’è una vasta varietà di piante tutte diverse e coltivate nello stesso pezzo di terra che sfruttano l’energia l’una dell’altra, si aiutano per la lotta contro i parassiti, per la nutrizione del terreno, per la crescita e per la produzione dei frutti. E’ una tecnica che non richiede concimazioni né manodopera, se non quella iniziale. E c’è una pacciamatura di paglia che aiuta a mantenere l’umidità, diminuendo necessità e consumo di acqua, e che ostacola la crescita delle erbe infestanti. E’ un vero e proprio lavoro di sinergia tra le piante.
Tu e Ghigo, tuo marito, avete un bellissimo progetto per il futuro. Ce ne parli?
Come tutti, anche noi abbiamo un sogno nel cassetto…ci invade una gran voglia di condivisione e di ospitalità. Vorremmo realizzare un piccolo eco-villaggio sostenibile in pieno rispetto della Natura e dell’ambiente, dove ciò che facciamo abitualmente possa essere fatto anche per chi, come noi, crede che una vita migliore sia possibile. Piccoli passi, per lasciare qualcosa di buono ai nostri figli, per un futuro migliore. Perché le cose importanti per noi sono l’amore, il rispetto, la condivisione e la gioia di saper stare bene con le persone. Tutto il resto è solo un contorno.
Cara Linda, un’ultima breve domanda. Se dico “lentezza”, a cosa pensi e cosa provi?
Penso al tempo che passa via veloce, a tutto ciò che ci sfugge tra le mani, alle corse frenetiche, al traffico e allo smog delle grandi città, al caos infernale che ci circonda, alla non-attenzione per le piccole cose, alla ricerca sfrenata della ricchezza e del potere, a tutto ciò che corre troppo velocemente per me e che non ha importanza.
Fermiamoci, è ora!! Percorriamo dei passi indietro, guardiamoci dentro e cerchiamo di ascoltare e capire noi stessi. Siamo ancora in tempo!!
Approfitto per ringraziare te Vale, che mia hai dato questa opportunità di condivisione; i miei nonni, grandi maestri di vita, unici ed insostituibili; il mio babbo, che non ha mai mollato davanti alla cosa peggiore che potesse capitargli; Ali, mia sorella, per essere nata accanto a me, sangue del mio stesso sangue; la mia splendida famiglia, centro di tutto e di tutti i miei pensieri; e due persone che purtroppo non ci sono più, ma che mi hanno insegnato ad essere quella che sono ora: mamma, il mio angelo custode ed Ale, mio caro ed indimenticabile amico.
Un caldo abbraccio per un futuro migliore.
Ecco, questa è Linda. Cos’altro potrei aggiungere? E’ proprio vero che chi trova un’amica trova un tesoro!
La sua variopinta casa in mezzo al bosco, piena di legno, di pietra, di fiori e di profumo di sapone è un’oasi di pace in cui abbiamo avuto la fortuna di trascorrere momenti di autentica vita e partecipazione. Tutti, proprio tutti (marito, bisnonni, zia, nonno, bimbi, sorella e la capretta Tenzino), ci hanno accolti come fossimo da sempre stati membri della loro solare e simpaticissima famiglia. Contiamo di rivederci molto presto magari ricambiando l’ospitalità ricevuta ed accogliendo Linda e la sua tribù a casa nostra.
Ricambio il caldo abbraccio per un futuro migliore.
Shanti.
Daria
Ho il grande piacere e onore di conoscere bene Linda, di averla avuta ospite e di essere stata sua ospite, condivido con te le impressioni bellissime che hai avuto. E’ una persona speciale, con una famiglia fantastica, che vive in un luogo magico! SOno contenta che sia un’amica comune, la cosa ci unisce…
naturalentamente
Hai proprio ragione! Quando ho scoperto che vi conoscete e che vi sentite spesso mi sono immediatamente avvicinata ancor di più a te, anche se solo col pensiero. Sai?! Una coppia di amici, per il matrimonio, ci ha regalato una notte in hotel con terme e centro benessere vicino Padova…a buon intenditor poche parole. 😉
Un bacio grande
Linda
Daria, tesoro , mi fate emozionare..questi commenti e pensieri mi colpiscono al Cuore. Ricambio con tanto affetto..
Gloria
Conosco Linda solo virtualmente, ma più la conosco e più mi piace! Bellissima intervista Vale!
Un abbraccio
Linda
Gloria anche io ti seguo con molto piacere… vite che si intrecciano !
Grazie…
naturalentamente
Belli questi incontri virtuali! quando verrete a trovarci, Linda, andremo insieme a Villacolle da Gloria! 😀
naturalentamente
Grazie, Glò! Bacioni
Linda
Ecco..io non riesco a smettere di piangere . Vale.. quello che hai scritto è ricambiato in pieno, ed incontrarvi per noi è stato meraviglioso.
Credo che ci ameremo io e te <3.
Ti voglio bene Cara Amica Mia.
naturalentamente
Ci amiamo già! 😉
Lali degli Elfi
Cronache dal bosco… 🙂 Interessante questa intervista 😀 !!! Se abitassi da quelle parti sarei un’assidua visitatrice dell’oasi di pace di Linda e comprerei tante cose belle e buone 🙂
naturalentamente
Ciao Lali!
Tieni in considerazione Monteriggioni e dintorni per una vacanza: posti splendidi e selvaggi, borghi antichi, città d’arte, sentieri partigiani…e del buon Chianti! 🙂
Barbara becarelli
Conosco Linda dai tempi delle superiori, ma da poco ci siamo veramente conosciute e trovare in tante cose sia di vita che sul lavoro ed è sempre un piacere avere uno scambio di idee, opinioni e pensieri!! Non c’è modo migliore di parlare di lei che presentarla come la fata del bosco….veramente speciale.b
naturalentamente
Ciao Barbara,
benvenuta! Grazie per il tuo commento 🙂