Sei lì sul letto impegnata in una battaglia di solletico coi tuoi cuccioli, quando dall’altra stanza senti tuo marito che, a voce alta ma con tono pacato, dice: “Terremoto! Terremoto! Terremoto!“. E’ tutta questione di un attimo…senti quella voce muoversi su uno strano sottofondo, un fruscio sempre più intenso. Pensi ad uno scherzo, ma poi alzi gli occhi verso il gabbiano di legno e il lampadario di vimini che pendono dal soffitto e li vedi dondolare. Allora in un momento sei giù dal letto, con le bimbe in braccio e il fratello attaccato in qualche modo addosso, sotto la porta. Dopo un tempo indefinito, che potrei quantificare in due minuti o in eternità, tutto tace e si ferma. Allora si tira un sospiro di sollievo, ma il cuore e le gambe continuano a tremare e ci si precipita fuori.
I bambini vivono tutto come un’avventura eccitante, mentre in me si apre una voragine che solo la paura sa colmare. Paura del vuoto e dell’ignoto, paura dell’imprevedibile, paura della mia fragilità, paura della precarietà di tutto ciò che mi circonda. Marco ha ormai un’aria distesa e sollevata, ma io non so sorridere.
La tensione si allenta solo a casa dei miei genitori, dove ci troviamo con tutta la famiglia a cena per festeggiare il loro 42esimo anniversario di matrimonio. Polenta sulla tavola per dodici, torta di mele, foto originali del 1974 da mostrare ai bimbi, corse attorno al tavolo fra cuginetti, sfida a “Indovina chi?” seduti sul pavimento. E di nuovo la terra trema.
Stavolta ci precipitiamo tutti fuori, con qualche grido di paura e di apprensione: ci sono cinque bambini dagli 8 mesi ai 6 anni, più uno in arrivo nella pancia di mia sorella. Quando si hanno queste anime indifese accanto, ogni pericolo si avverte in maniera amplificata.
Leggo sconforto e smarrimento sul volto di mio padre, che in quel momento, con tutta la famiglia riunita sotto al tetto che lui stesso ha messo in piedi 35 anni fa, non ha più la certezza di poterci garantire sicurezza e protezione. Stavolta i bimbi sono spaventati.
Tuttavia, noi siamo fortunati. Qui le scosse sono solo state avvertite. Il terremoto vero, quello che distrugge case, paesi e famiglie è altrove, ed i nostri pensieri di luce e vicinanza non possono che rivolgersi verso le località e le persone colpite, che siano di sostegno e conforto in questi momenti di dolore.
Quando, subito dopo un terribile spavento, realizzi che tutto va ancora bene e che puoi stringerti forte alle persone che ami, ti senti tremare ancor più forte le gambe ed il cuore, ma per la gratitudine. Cerchi di pulire la tua mente dalle scorie di negatività e brutti pensieri, di riprendere ad emanare solo vibrazioni armoniche per rasserenare te stessa e chi ti sta attorno.
Ma ogni tanto gli occhi vanno in alto, al soffitto, per vedere se il lampadario dondola. Ti rendi conto che tutto è in oscillazione, continuamente, proprio come quel lampadario scosso dal sisma. Anche quando la terra sembra star ferma bella salda sotto ai tuoi piedi, tutto scorre, tutto rotola, tutto diviene. E non te ne accorgi. Allora realizzi che forse dovresti fermarti più spesso ed impegnarti nella percezione di ogni singolo respiro che fa tremare, sottilmente, la pelle ed i pensieri. Perché nulla rimane mai fermo. Ogni cosa, ogni molecola è coinvolta in una eterna mutazione. Ma non è certo la paura il sentimento che deve accompagnarci nell’assistere a questa evoluzione. La consapevolezza, a braccetto con una sana accettazione, è l’unica compagna di viaggio che valga la pena portarsi dietro.
Da ogni sconvolgimento che ci troviamo a fronteggiare nella vita dovremmo trarre un prezioso insegnamento: il ritorno all’essenziale. Lasciamo le zavorre, fisiche ed emotive; stacchiamoci dai vincoli materiali che confondono il nostro sentire animale; affiniamo la pratica del non attaccamento.
Ricongiungiamo il nostro Io con l’Universo intero, prendiamo atto del nostro essere parte di un progetto creativo immenso e imperscrutabile. Riconciliamoci con l’infinito che ci circonda.
Così scrive la mia amica Simona, anima splendente e saggia:
Ogni contrazione della terra sta permettendo una nascita ad un livello differente. Veniamo partoriti. Alcuni rimangono sotto le macerie perdono cose, affetti, case, a loro va il mio più sentito amore, sono vicina ad ogni persona e ad ogni pietra crollata.
E Patrizia, altra donna amica, dalla profonda spiritualità:
Tutto intorno sta crollando, apparentemente, ma c’è qualcosa dentro che sta ritrovando il proprio equilibrio e bisogna avere pazienza e trovare una nuova centratura, questo terremoto sta diventando una scuola di vita, un modo forte e definitivo di riflettere su ciò che è necessario e su ciò che non lo è, una modalità che ci obbliga a ritrovare l’umiltà e la capacità di affidarci a qualcosa di supremo che nessuno può più dirigere e controllare.
Due pensieri che incontrano il mio punto di vista, e che mi stanno aiutando a trovare la giusta prospettiva per osservare con sguardo lucido questo periodo di instabilità (nel vero senso della parola).
Trovare in queste esperienze destabilizzanti lo stimolo e l’ispirazione per espandere la coscienza, per comprendere il senso profondo della nostra esistenza qui ed ora, ecco cosa intendo fare.
Mandando amore e pensieri di luce a chi sta vivendo nel dolore della perdita.
Om Shanti.
Stefania
Om Shanti a voi. Gente coraggiosa . ❤
naturalentamente
Buona notte… Ti abbraccio
polepole
“Trovare in queste esperienze destabilizzanti lo stimolo e l’ispirazione per espandere la coscienza, per comprendere il senso profondo della nostra esistenza qui ed ora, ecco cosa intendo fare.”
Sta tutto qui, il senso. Coraggio, e tanta forza a voi.
naturalentamente
Grazie infinite. A presto!
Genny
È vero… spesso quando a me sembra di percepire il terremoto che poi non c’è, guardo sempre il lampadario.
Vi abbraccio
Om shanti
naturalentamente
Grazie, cara. Abbraccio preso e ricambiato :*
Ely
Carissima, conosco cosa si prova quando si sente tremare la terra….la paura ed il terrore che ho sempre avuto nei confronti di questo evento sono ancor più amplificate con un cucciolo da proteggere.
Un abbraccio ed un pensiero a tutti i terremotati.
delia
Profonda e vera come sempre,Anima bella. Un abbraccio a tutti voi. ❤
naturalentamente
Grazie, cara <3
Ekaterina
Un abbraccio fortissimo! Veniamo al Mondo e poi lo lasceremo, niente dura per Sempre, Bisogna dare lo Spazio ed il Tempo agli Eventi – un pensiero Razionale… ma quando HAI FIGLI, La TUA FAMIGLIA – il Senso della Vita….. e non puoi Proteggerli((( il Senso di Paura ti Attanaglia…la Paura che Ti Cambia le Priorita’ e Ti fa apprezzare l’Essenziale che HAI = La Vita!!! Un abbraccio fortissimo!!!
naturalentamente
Grazie, tesoro, anche a te.
Felicia
Carissima, sono senza parole…. tutto questo è terribile, ci si sente impotenti dinanzi alla natura bella, fiera e a volte crudele.
Sono fortunata abito in una zona tutto sommato tranquilla, ma vi penso tanto e con il cuore sono con voi <3
naturalentamente
Grazie, cara. un abbraccio stretto