Adoro le patate!! Le amo, proprio!! E questo pasticcio è un altro dei mille modi per sfruttarne gusto e versatilità. Facilissimo da preparare anche per i principianti, pressoché impossibile che non piaccia (evviva la modestia!).
Ingredienti:
500 g di patate (io, novelle)
150 g di okara di soia (o 100 g di tofu)
1 cipolla rossa
1/2 peperone giallo
1/2 costa di sedano
2 carote
una manciata di foglie di salvia-origano-prezzemolo freschi
lievito alimentare in polvere
trito mix mandorle-pinoli-noci dell’Amazzonia (anche solo mandorle va bene!)
crusca d’avena
olio evo
sale marino integrale
Procedimento:
lessare le patate con la buccia e nel frattempo preparare un sughetto con le verdure tagliate grossolanamente. Prima far ammorbidire la cipolla in poco olio, poi aggiungere sedano e carote (e magari un paio di cucchiai d’acqua) e far cuocere per 10 minuti con coperchio. Aggiungere l’okara ben asciutta (o il tofu sbriciolato) e continuare a cuocere per altri 10 minuti Infine unire il peperone e continuare la cottura per altri 5 minuti, avendo cura di aggiungere poca acqua di tanto in tanto se il sughetto dovesse asciugarsi troppo. Intanto tritate le erbe aromatiche con la mezzaluna e tenetele da parte. Quando le patate saranno pronte, sbucciatele e schiacciatele con i rebbi di una forchetta. Salate a piacere. Versate il sugo di verdure in un recipiente alto e riducetele in crema con un frullatore ad immersione. Unite la crema alle patate, amalgamate bene il tutto e aggiustate di sale, se necessario (io non ne ho aggiunto ma, si sa, sono sempre molto tirchia con il sale! 😉 ). Ungete una pirofila di coccio, cospargetela di crusca d’avena e lievito alimentare (anche i bordi) e versatevi il composto livellandolo con una spatola. Ripetete l’operazione di “spolvero”in superficie, aggiungendo il mix di mandorle-pinoli-noci dell’Amazzonia e un filo d’olio. Cuocete a 200° per 30-40 minuti, a seconds del livello di doratura che preferite. Fate riposare 15 minuti prima di servire con una generosa presa di erbette aromatiche. Un goccio d’olio, e via! 🙂
Dani
Aiuto! Cosa ci posso mettere al posto dell’okara di soia ( che non ho la più pallida idea di cosa sia) o del tofu (che ha un gusto che non mi piace)? Lo so, sono una bestia a chiederti ‘ste cose…non sono vegana, posso farci una modifica con un qualche formaggio? 🙂
naturalentamente
Tesoro, l’okara di soia è la parte solida dei fagioli di soia che rimane dalla produzione casalinga del latte di soia. 🙂 Io non mi sento di consigliarti una variante crudele. Potresti sostituire i derivati della soia con 150-200 g di cannellini bolliti e frullati o di lenticchie o di ceci (forse però coi peperoni ci stanno meglio i cannellini) che darebbero comunque un apporto proteico al piatto. 🙂 Un abbraccio e fammi sapere se lo fai, eh!
Dani
Vedi che lo sapevo che facevo bene a chiederti invece che inventarmi io una variante…vada per i cannellini, quando l’avrò mangiato ti diro com’era 🙂
naturalentamente
Mi piace saperti intenta a realizzare le mie ricette! Olé! 😉