In questi mesi di assenza dal blog non ho mai postato aggiornamenti sull’andamento del nostro orto e dei suoi frutti. Ma abbiamo trascorso molto tempo in quel luogo magico e pieno di vita, meravigliandoci ogni volta della potenza creatrice della natura che, anche con poche cure, sa fare evolvere semi in germogli, in piantine, in fiori e infine in colorati e deliziosi ortaggi.
Questo post vuole essere un gesto di gratitudine verso la terra che, settimana dopo settimana, ha saputo donarci tanto, alleggerendo le nostre spese e riempendo piatti, stomaci …e cuore.
In certi momenti i raccolti sono stati così ricchi da permetterci di fare lauti regali ad amici e parenti. 🙂
Per i bambini ogni mattina era una nuova scoperta aprire il cancelletto dell’orto e fiondarsi a ispezionare le piante scegliendo cosa raccogliere per pranzo e per cena. Ma la loro destinazione preferita è stata il cespuglio di lamponi, in cui trovavano merende e colazioni. Vista la produzione ricca ed i frutti succosissimi, il prossimo anno metteremo sicuramente altre piante di lampone…con la speranza che io e mio marito riusciremo ad assaggiarne qualcuno in più, dato che Elena ed Attilio ce ne hanno concessi ben pochi!
Ma la più grande soddisfazione, quest’anno, ce l’hanno data il mais ottofile maceratese (varietà autoctona) e le zucche, che abbiamo seminato all’inizio della stagione usando i semi messi da parte l’anno scorso per le seconde e i semi donatici da un’azienda agricola biologica locale per il primo.
E poi tanti spinaci, rucola, pomodori, melanzane, zucchine e fiori, cetrioli, fagiolini, cipolle…anche un certa quantità di peperoni, ma -ahimè- piccoli piccoli, dalla polpa sottilissima e anche leggermente amarognoli. In compenso i peperoncini sono stati belli numerosi e carnosi e ne abbiamo fatti essiccare tanti direttamente al sole, frullandoli poi per una copiosa scorta piccante! 😉
Con la frutta non siamo lo stesso andati male…pochi meloni, ma molte angurie: le prime due grandi e le altre mignon, ma tutte molto dolci e succose.
Fragole in discreta quantità, se solo non fossero state più volte assalite dai cani e dalle formiche. Il ciliegio, invece, è ancora troppo giovane e ci ha concesso solo pochi frutti…ma ora, a fine stagione, le piante di fichi ci rincuorano, anche se con un carico un po’ inferiore rispetto all’anno scorso (ne mangio a chili e direttamente dalla pianta…non ho nemmeno avuto modo di fotografarli! 😛 )
Ora l’orto ha un aspetto assai diverso da quello a cui ci aveva abituati, l’autunno si avvicina a lunghi passi, nonostante le temperature ancora calde.
Le piante aromatiche resistono ancora rigogliose, ma i tipici ortaggi estivi sono ormai andati… Ieri ho potuto raccogliere gli ultimi peroni. Solo i folti rettangoli di bietole e bietoline rimangono belli e verdeggianti e, naturalmente, le immancabili insalate.
I miei suoceri hanno già piantato cavolo nero, verze e finocchi…io sono in ritardo sulla tabella di marcia, ma tornerò presto alla riscossa e vi terrò aggiornat*. 🙂
Voi a che punto siete con le vostre colture autunnali?
Robi
Oddio Vale.. Una grande gioia da condividere con i tuoi figli giorno dopo giorno per fargli apprendere il miracolo della natura..
la tua panci(o)na cresce bellissima 🙂 o meglio, siete bellissime 🙂
quando penso a Madre Natura, penso sempre a te.. Sempre nei miei pensieri!
Un abbraccio forte :*
naturalentamente
Grazie, cara Robi. Sei un vero tesoro. Tanta luce! :*
Ely
Ma caspita che orto immenso!!!! Complimenti per il lavoro che riuscite a fare!!
e cosa dire dei vostri raccolti? Strepitosi davvero! wooowww!!! Io purtroppo sono molto indietro con le colture invernali…praticamente l’orto l’ho abbandonato da metà agosto….quando con il gran caldo ormai era giunto alla fine…adesso vediamo cosa riuscirò a fare…..Un abbraccio Ely
naturalentamente
Anche il nostro adesso sembra un deserto…non ci affanniamo, qualcosa riusciremo a fare, con calma…