6 anni fa, in queste ore, mi stavo preparando al cambiamento più radicale ed emozionante della mia vita. Mi stavo preparando alla nascita in casa del nostro primo cucciolo, Attilio.
Lo gnomo samurai, il nostro Tarzan dai lunghi capelli pieni di nodi, dalle gambe sottili e dai muscoli scolpiti, che sa spostarsi solo correndo, che si arrampica sugli alberi e adora i fumetti dei supereroi.
Erano istanti di forte trepidazione, di gioia pura e viscerale.
Io e Marco non avevamo ancora trovato un posto che potessimo chiamare “casa”, avevamo da poco iniziato a conoscerci, eravamo in bilico tra l’innamoramento incosciente ed il desiderio consapevole di un futuro insieme.
Ricordo gli ultimi giorni di attesa con estrema lucidità e precisione di dettagli.
Ricordo il mare, le nuotate in piscina, i giri in lungo e in largo per le Marche alla scoperta delle meraviglie di Lorenzo Lotto, il caldo infuocato, la mia pancia enorme e la mia pelle abbronzatissima. Ricordo la musica di Nick Drake che ci accompagnava dal mattino alla sera, lo yoga e la respirazione, le passeggiate serali fra le lucciole ed i grilli.
Ricordo i prodromi, la vicinanza del mio compagno di vita, la lunga passeggiata al fiume per dare spazio ed assecondare le contrazioni. Ricordo l’amore con cui accoglievo e cavalcavo le onde, sempre più intense; le mie caviglie gonfie ed il sudore; i campi di girasoli; i miei genitori un po’ preoccupati per la nostra scelta di far nascere Attilio in casa, ma fiduciosi e felici quanto noi. Ricordo le candele…tante candele…
Questo è quello che ho scritto 6 anni fa, un mese circa dopo la nascita:
Attilio è venuto alla luce la mattina dell’undici agosto.
Il suo viaggio verso il mondo fuori da me è stato molto lento e dolce. Del resto, per nove mesi, abbiamo comunicato intensamente, proprio affinché il distacco fosse il meno traumatico possibile per lui, ma anche per me. Mentre stava crescendo nella mia pancia abbiamo praticato molto yoga, tanta respirazione e, per quasi tutta la gravidanza, ogni giorno abbiamo nuotato in piscina. Sentivo chiaramente che i miei bisogni coincidevano coi suoi…lui era ancora piccolissimo, eppure mi guidava in ogni scelta. Ha saputo darmi preziosi consigli. Ha saputo far affiorare in superficie la parte più vera di me che, per qualche ragione, era sopita. Così, fin da subito, sono stata certa che fosse un maschietto e che avrebbe avuto i lineamenti del viso molto simili a suo padre. Non mi sbagliavo. Il mio istinto, che Attilio ha alimentato settimana dopo settimana, mi ha guidata verso il parto naturale a casa, senza medici, senza fattori di disturbo, facendomi percepire chiaramente, in ogni istante, che sia io sia il mio bambino stavamo bene e che avremmo potuto affrontare tutto ciò senza problemi. La convinzione e la forza con cui io e il mio piccolo abbiamo portato avanti questa decisione sono riuscite in brevissimo tempo a tranquillizzare anche il mio compagno e le nostre famiglie, e a farci affrontare lo scetticismo e l’allarmismo di molte persone attorno a noi. Devo ammettere che, riguardo al parto integrale (Lotus Birth), avevo però delle riserve. All’inizio della gravidanza non riuscivo a familiarizzare con l’idea di dover accudire anche la placenta nei primi giorni, oltre al bambino. Poi Marco, il babbo di Attilio, col suo amore e la sua comprensione, mi ha condotta all’ascolto profondo dei bisogni del nostro piccolo anche nei confronti di questa cosa. Avevamo scelto il parto in casa per evitare ogni forma di violenza o trauma… L’abbandono dell’utero è già piuttosto provante, e il nostro pulcino si sarebbe sentito probabilmente solo e spaventato se lo avessimo di colpo separato anche dalla sua compagna placenta! Così, anche su consiglio delle tre preziose ostetriche che ci hanno seguiti, non abbiamo più avuto alcun dubbio sul da farsi.
Dopo una lunga notte di luna nuova, candele, canti per accompagnare le contrazioni, bagni caldi, massaggi e coccole, nel silenzio della nostra stanza, sul pavimento ai piedi del letto, Attilio è nato, con gli occhi spalancati e curiosi! Io ero fra le braccia di suo padre, e lui in braccio a me… Mai emozione tanto potente mi aveva investita. Tutta la primordialità dell’atto della nascita era lì e respirava con noi. Nessuna forzatura. Nessuna interferenza. Solo noi, la natura, la spinta vitale, l’energia cosmica.
Nel giro di venti minuti, il nostro piccolo succhiava già dal mio seno…grazie a lui la placenta non ha tardato a nascere. E’ stata una sensazione bellissima, di grande liberazione. Mi sono sentita d’un tratto leggerissima e più forte che mai. Era una placenta di circa un chilogrammo di peso, molto fiera! Marco si è preso cura di lei sin dai primi attimi e fino al suo distacco. L’ha subito messa in un colapasta, dentro a un recipiente e cosparsa di sale marino integrale. Ogni giorno metteva del sale nuovo e toglieva dal recipiente il liquido eliminato dalla placenta. Il cordone, intanto, si seccava a vista d’occhio, e già al terzo giorno era diventato un filo sottile e duro. Anche la placenta era ormai quasi asciutta, così l’abbiamo avvolta in un panno leggero di cotone e messa in una borsetta di tela che potevamo comodamente metterci a tracolla. Marco l’ha anche cosparsa di fiori di lavanda…il suo profumo riempiva la stanza!
Nel primo pomeriggio del quinto giorno, mentre stavo cambiando il pannolino ad Attilio con la mitica borsetta a tracolla, il cordone si è staccato. Attilio ha semplicemente deciso che ce l’avrebbe fatta da solo, e che avrebbe potuto proseguire il suo nuovo viaggio senza la sua fedele compagna placenta. E’ stato un momento molto commovente, di estrema complicità col nostro piccolo. Proprio in quel momento abbiamo capito che il nostro pulcino aveva piena e totale fiducia in noi, come suoi genitori.
Ora, la placenta è ancora nella borsetta, coi suoi fiori di lavanda, in attesa di essere piantata con l’alberello di ulivo che doneremo a una casa famiglia della nostra zona, come gesto augurale. Che sia di buon auspicio per le persone meno fortunate di noi!!
Attilio è un bambino sereno, vispo, simpatico e molto determinato. Cresce bene e ha conservato il suo sguardo curioso e indagatore. Siamo convinti che proprio aver tenuto la sua amica placenta con sé lo abbia reso un bambino tanto equilibrato e pacifico.Una creatura in piena sintonia con l’universo.
Quell’albero di ulivo è cresciuto tanto, e quest’anno è carico di olive. Fra le sue giovani fronde sventolano le bandierine tibetane prese a Pomaia in giugno. Alla fine abbiamo deciso di tenere l’albero della vita dello gnomo: abbiamo cambiato idea ed ora vive nel giardino di casa nostra (con quello di Elena e , presto quello di Stella), fra altri ulivi più anziani. E’ bello vederlo crescere assieme ad Attilio.
Ogni anno, all’avvicinarsi dell’11 agosto vengo attraversata da forti emozioni. Nel 2010 quella data ha segnato per me l’inizio di un nuovo cammino: un cammino nella luce. Dico sempre che Attilio è figlio della consapevolezza (mentre Elena dell’indipendenza e Stella del radicamento). Grazie alla sua nascita ho compiuto le scelte più importanti e nobili della mia vita (come il diventare vegana), sono diventata veramente donna, ho riconsiderato il rapporto con mia madre e mio padre, ho imparato a volermi bene e a donarmi agli altri senza maschere.
Quel bambino che alla nascita assomigliava tanto al babbo, ora, dicono, ha i miei stessi occhi, ma io ci vedo dentro un mondo infinito, uno spazio pieno di gioia e creatività e dolcezza e generosità ed empatia e allegria. Continuate a brillare, occhi belli, ancora ed ancora!!
Il sesto compleanno è una tappa importante! Sarà che è il primo anno “a due mani”, sarà che fra un mese andrai in prima elementare, sarà che il 6 è il primo multiplo del perfettissimo 3, sarà che stavolta sei il fratellone maggiore di due sorelle e te la cavi alla grandissima!
Hai fatto una scrupolosa lista degli invitati alla festa, scelto la location ( il “campetto” del nostro paesello, un’area verde con prato-campo da calcio, alberi, tavoli e giochi, a due passi da casa), chiesto espressamente aranciata e succo di mela come uniche bevande per la merenda, ordinato le cibarie (pizza, pane e marmellata, panini con hummus e “spalmatofu” , spiedini di frutta e anguria) e voluto una torta gelato limone-lampone con una stampa dell’uomo ragno (scelta da te, solo e soltanto da te). Noi non abbiamo potuto che assecondarti, tanto le tue idee sono state chiare e decise.
Da lunedì ogni mattina fai una crocetta rossa sul calendario per il conto alla rovescia del tuo grande giorno e noi stiamo vivendo con te questa attesa, così simile all’attesa di sei anni fa.
Grazie per l’entusiasmo contagioso col quale riempi la nostra vita.
Siamo pronti prontissimi a festeggiare con te, anzi, non vediamo l’ora!
Abbiamo in serbo tante sorprese, per rendere il giorno del tuo compleanno indimenticabile e dimostrarti tutta la nostra gratitudine.
Ti amiamo immensamente.
Ed ora corro (ma con calma) a mettere appunto gli ultimi preparativi per domani! 😉
Om Shanti anima bella di mamma.
delia
Bellissimo racconto,come sempre. Denso,vibrante di vita,emozioni, sensazioni e colori. La lettura dei tuoi racconti é sempre un piacere,che sia una ricetta o il racconto di una nascita! Tra l’altro questo post mi tocca da vicino,dato che anche il mio primo cucciolo Leonardo é nato l’11 agosto ma di notte e nel 2008…. Auguri dunque ai nostri leoncini e ai noi mamme (e ai papà!). Baci Vale!
naturalentamente
Ma dai!!! I nostri ragazzetti nati lo stesso giorno!!
Che bello, Delia <3
Grazie e baci anche a voi tutti. Auguri di luce a Leo!
Stefania
Brividi, solo brividi. Niente da aggiungere. Namaste’ piccolo uomo…❤
naturalentamente
Grazie, anima sorella :*
Stefania
Om shanti ❤
naturalentamente
A presto!
SereHood
Grazie per questa emozionante condivisione, mamma ispiratrice che non sei altro. Leggo tutto su Attilio! E a vederne le foto è proprio un bellissimo piccolo colorato Tarzan come lo descrivi! Tanti auguri per tutto, anima gentile! La Vita ti riserverà tanto amore!
naturalentamente
Grazie, cara, grazie di cuore! :*
Lucia Flamini
Questa cosa che avete fatto è meravigliosa. Solo per ciò che posso leggere di voi, Ti stimo moltissimo, sei grandiosa.
naturalentamente
Benvenuta Lucia!
grazie mille per le tue parole…
Un abbraccio di luce, e a presto!