Quest’anno l’arrivo dell’autunno ha portato con sé non pochi cambiamenti. Oltre al matrimonio e al clima di festa che ancora persiste attorno alla nostra casa e nei nostri animi, anche Attilio ha contribuito a rimescolare i ritmi e gli equilibri delle nostre giornate. Da qualche settimana, da quando cioè siamo partiti per il viaggio di nozze, ha deciso che non vuole fare più il pisolino pomeridiano.
“Mamma, non voglio dormire!”
Proprio lui che, fino a poco fa, se la dormiva anche tre ore dopo pranzo! E di gusto!
Noi abbiamo accolto questa sua esplicita richiesta di non dormire più con tranquillità, senza insistere o cercare di convincerlo del contrario, anche se in cuor nostro crediamo che sia ancora presto, visto il tipo esuberante che è, farsi tutta una tirata fino a sera. Ma chi meglio di lui può sapere di cosa ha bisogno il suo organismo e quali sono i suoi desideri? Ci fidiamo delle sue competenze, come sempre bisognerebbe fare, anche se talvolta è difficile e ci lasciamo prendere dalle nostre smanie da adulti dimenticando che i bambini molto spesso la sanno più lunga di noi. 🙂
Ci sono giorni in cui Attilio resta a scuola fino alle 16.00 e altri (la maggior parte, per la verità) in cui vuole venire a casa per pranzo, e allora ci si prospetta un lungo pomeriggio davanti, a volte faticoso da portare avanti fino a sera tenendo alti l’entusiasmo e l’umore.
Ma col passare dei giorni sono sempre più piacevolmente colpita dai cambiamenti positivi che questo nuovo “assetto” della giornata ha portato.
Intanto, arrivando stremato all’ora di cena, il momento della nanna si è notevolmente anticipato, così non più tardi delle 21.30 lo gnomo è sempre a letto, già dormiente come un sasso. L’essere tanto stanco lo porta a farsi un’unica dormita “coast to coast” fino al mattino: niente più risvegli notturni per la tetta!! 🙂 Confesso che questa cosa mi ha alleggerita parecchio e che mi fa apprezzare tanto il mancato pisolo pomeridiano. 😛
In realtà, intorno ai 2 anni Atto aveva già preso questo bel ritmo di sonno cominciando a farsi tutta una tirata notturna, ma con l’arrivo di Elena, un anno e mezzo fa, si era verificata una sorta di regressione in questo senso. Erano ricominciati i risvegli notturni, anche abbastanza frequenti… Dunque, il piccoletto sta facendo un grande passo avanti.
Ma c’è dell’altro!
Il fatto che non ciucci più di notte sta, secondo me, mettendo in moto concretamente il processo di distacco dal seno che intimamente stava già covando in lui. Anche di giorno noto che cerca molto meno la “ciuccia”, a volte solo una volta. Se la chiede e per un qualche motivo dico di no spiegandogli la ragione, non si indigna o innervosisce più come prima, ma con un sorriso torna a fare ciò che stava facendo o prende un libro e mi chiede di coccolarlo mentre gli leggo la storia. Sono tanti piccoli cambiamenti che però segnano un momento importantissimo del suo cammino per l’indipendenza (e anche del mio cammino di mamma!). Finalmente è finita la fase, durata qualche interminabile mese, in cui diceva di volere la tetta tutte le volte che la cercava Elena perché, parole sue, “io voglio fare il piccolo e copio tutto quello che fa lei”. C’è voluta pazienza, molta, per aspettare che quella fase passasse da sola senza darle troppa importanza e prendendola con nonchalace. Ma lo sforzo è stato ripagato. Aspettare i tempi del bambino con fiducia e senso di accoglienza dà sempre buoni frutti.
La settimana scorsa, inoltre, siamo andati insieme dalla naturopata per cercare una sorta di guida super partes in questa evoluzione (avvicinarsi alla fine dell’allattamento dopo 4 anni non è così scontato come sembra, anche se tutto avviene spontaneamente e nel rispetto dei tempi). Ho intuito che avremmo avuto bisogno di un sostegno, forse più io che lui, complice anche il doloroso ingorgo mammario che mi ha costretta a casa per 10 giorni e che è stato un chiaro messaggio del mio corpo e della mia psiche. Ho seguito quindi il mio istinto, e non mi sono sbagliata. La persona che è giunta per caso (ma sappiamo bene che nulla succede per caso!) sulla nostra strada si è rivelata quella perfetta ad entrare in sintonia con noi e con le nostre esigenze. Ha colto al volo le dinamiche del nostro rapporto e dei nostri equilibri e in soli due incontri ci ha aperto un mondo. Con la complicità dei fiori di Bach, il nostro viaggio verso una più matura indipendenza sta continuando alla grande e con immensa serenità.
L’allattamento va scemando (da sabato sera non ha più ciucciato!), con richieste intermittenti che io accolgo con amore e con la convinzione che siano una specie di test da parte di Atto per verificare a che punto stia il suo slancio verso il distacco. Lui si addormenta da solo ( dopo i soliti riti della lettura e della scelta dei compagni per la notte, che possono essere pupazzetti, palline, fumetti, carte o altri “ciàffi” del momento) da quattro notti ormai, nella stanza pensata per i bambini ma che fino ad ora è sempre stata solo la stanza del pisolo pomeridiano. Sicché da quattro notti dorme solo nel lettone che era del suo babbo, nella sua stanza! Che traguardo importante e che tenerezza!
L’altra notte si è svegliato per fare pipì, è venuto nella nostra camera, mi ha svegliata a suon di carezze e mi ha sussurrato “Mamma, sei bellissima…sei così bella che ti farei una spremuta!”. Poi mi ha dato un bacio e se ne è tornato nel suo letto a dormire. Tutto ciò era impensabile fino a pochi giorni fa. Io e Marco siamo ancora increduli.
Sicuramente, anche il fatto che io abbia consapevolizzato profondamente l’importanza di questo passo e la trasformazione del nostro rapporto, che non sarà più focalizzato principalmente sull’intimità dell’allattamento, permettendo così di sviluppare appieno anche altre sfaccettature del nostro legame, l’ha aiutato molto. Anche io sto facendo una serie di trattamenti di riflessologia plantare dalla naturopata ed ho cominciato ad assumere con Attilio i fiori di Bach. Il saper lasciar andare con serenità e leggerezza, senza troppe apprensioni, è un tassello fondamentale del mosaico. Ma questa è un’altra storia che merita un discorso e un post a parte.
I fiori di Bach stanno avendo un incredibile effetto anche su altri aspetti del comportamento di Atto. Da alcuni giorni, infatti, cosa mai accaduta prima, riesce a trascorrere lunghi periodi (anche un’ora) giocando da solo, senza richiedere la mia presenza e senza chiamarmi in continuazione. Questo ci dà una grossa mano nell’affrontare i lunghi pomeriggi autunnali in cui per il clima e le ridotte ore di luce siamo costretti a stare più tempo in casa. Lo guardo stupita e felice mentre fa enormi e arzigogolate costruzioni coi mattoncini di legno sul tappeto o mentre sfoglia attento i suoi libri preferiti o mentre disegna e colora o simula dialoghi e lotte con i mini pupazzetti dei supereroi. Molti di voi penseranno che non c’è nulla di eccezionale in questo, ma per noi è una grossa novità, perché Attilio ha sempre preferito (e preferisce tutt’ora) giochi dinamici e fisici, come il pallone, la bicicletta, le corse, le arrampicate sugli alberi, il nascondino. 🙂 Non è mai stato facile per lui trascorrere troppo tempo in casa in un’occupazione statica. E comunque, anche se ama dipingere o giocare con le carte o attaccare adesivi, non l’ha mai fatto per più di un quarto d’ora e senza chiamare almeno tre volte (quindi una volta ogni 5 minuti, di media) “Mamma, vieni a vedere!”, “Mamma guarda cosa ho fatto!”, “Mamma, aiutami!”, “Mamma, fai anche tu come me!”.
E’ visibilmente più sicuro di se stesso…io più rilassata…di conseguenza, anche lui più rilassato…così, io più leggera…lui contagiato dalla leggerezza…e così via, in una catena causa effetto che porta tanti benefici ad entrambi e al resto della famiglia. Perché non esistono compartimenti stagni, ma è tutto collegato e ogni cosa influenza l’altra inevitabilmente.
Insomma: da un “Mamma, non voglio dormire!” è venuta fuori un’enorme opportunità di cambiamento e di riflessione di crescita per tutti quanti.
Elena si sta godendo un po’ di esclusività in più nel rapporto con me; io sto ritrovando più spazio per la Vale donna-nonsolomamma; Marco prende parte alla trasformazione fornendo supporto costante, come suo solito, e ricordandoci sempre che l’unione fa la forza e che siamo una famiglia molto fortunata per la complicità e la serenità che ardono sempre in mezzo a noi. 😛
Ora qualcuno si starà chiedendo il senso di questo papiro.
Ed il senso è sempre uno, quello che contraddistingue questo blog: la condivisione di esperienze di vita semplice e reale. Una vita in continuo divenire, che procede lentamente e naturalmente, nell’ascolto e nel rispetto reciproci, senza forzature, senza farsi travolgere dalle pretese dell’omologazione e dei sistemi precostituiti.
Shanti, amiche e amici!
Francesca
Leggere un post come questo trasmette serenità ed equilibrio. Ti invidio per la capacità di trovare l’armonia che pare contraddistinguere la tua famiglia, c’è tanto amore nelle tue parole. Anch’io spesso mi sento come te, anche se in casa mia da qualche mese c’è una perenne confusione con l’arrivo della secondogenita e spesso si finisce per alzare la voce e perdere la lucidità mentale. Mi piace leggere di mamme che allattano ad oltranza come nel tuo caso, che seguono l’istinto in barba a tutto quello che dice la società. Io spesso vengo sollecitata da amici e parenti (ma anche dalla pediatra) a smettere di allattare la mia bimba che deve compiere 9 mesi tra qualche giorno… “Ormai l’hai svezzata, basta tetta!” me lo sento dire in continuazione, ma non mi arrendo. Ho intenzione di continuare finchè ne avremo voglia entrambe dato che per me è un gesto infinito di amore e di intimità. Tanti auguri per le tue recenti nozze e ancora complimenti al piccolo per i progressi fatti. I fiori di Bach li uso spesso anch’io, posso chiederti quali usate?
naturalentamente
Ciao Francesca, benvenuta!
A proposito di allattamento prolungato avevo scritto questo post http://www.naturalentamente.it/4-anni-cerca-tetta/…quello che posso dirti, secondo la mia esperienza, è che ascoltando l’istinto tuo e della tua bambina non potrai mai sbagliare sul da farsi. 🙂
Di confusione ce n’è anche in casa nostra, credimi, e non sempre si riesce ad essere saggi e zen come si vorrebbe: ma l’autocritica e il meditare sul proprio comportamento mettendosi sempre in discussione ci riporta sulla retta via. 😉
Quanto ai fiori di Bach, usiamo due diverse miscele di 4 fiori che ognuno di noi ha scelto in separata sede. La naturopata ha mostrato ad Attilio 38 carte giganti, ognuna rappresentante una fata con una pianta-fiore. Lui ha scelto le sue 4 preferite…i suoi 4 fiori che poi sono andati a comporre la “pozione magica”. I miei 4 fiori, invece, sono stati scelti con il pendolo. Ne abbiamo uno in comune.
Francesca
Ti ringrazio tanto, per le tue parole e per il post che mi hai consigliato. L’ho letto e ne condivido in pieno il significato. Mi batterò fino alla fine per continuare ad allattare finchè entrambe ne avremo voglia, anche se devo ammettere che non è facile quando sei circondata da persone che sottolineano quanto questo sia “inutile” superata la soglia dello svezzamento. Con la prima figlia ho smesso dopo 3 mesi per molti motivi, primo fra tutti perchè non avevo nessuno che mi aiutasse a capire quanto fosse importante allattarla. Certo, è cresciuta lo stesso, ma ora a distanza di 7 anni mi pento di non aver proseguito. Con la piccola di 9 mesi la cosa non mi pesa, la allatto al mattino, a merenda e durante il giorno tiro il latte per il biberon che le da il papà prima di andare a letto. Non ho eliminato il ciuccio (anche se lei non lo usa molto) e di notte non si sveglia cercando la tetta, ma non voglio smettere, non ancora. Lei si attacca volentieri e io non ho motivi per respingerla. Per fortuna con questa nuova gravidanza è nata anche una più profonda consapevolezza dell’essere madre, una sicurezza che prima non avevo e per questo non smetterò mai di ringraziare mia figlia. Non esiste niente di paragonabile al mondo dell’essere madre. Grazie ancora per questo bellissimo post e anche per l’altro sull’allattamento prolungato. Che ognuna possa decidere come meglio crede, senza sentirsi giudicata da una società che per molti versi andrebbe rovesciata completamente
naturalentamente
Ti sono molto vicina, sinceramente.
Tu e la tua bambina, anzi direi tutta la tua famiglia, avete trovato il VOSTRO equilibrio e solo e soltanto voi sapete quello che è meglio per la serenità e l’armonia del vostro nido nella sua completezza.
L’allattamento non è inutile e non funge da solo nutrimento del corpo, ma anche e soprattutto da nutrimento per l’anima e la personalità che questi bimbi svilupperanno poi da adulti. Nulla di quello che passa attraverso il latte andrà perduto…e in quel nettare d’amore scorrono la stima, la forza, la fiducia, l’accoglienza, la tenerezza, la tenacia, il coraggio, la complicità la condivisione…un mondo intero!
Un caro abbraccio, a presto!
Valentina.
simona
Ciao Vale, che bell’occasione di crescita per tutti!!!!!!!!!
Ma ho capito bene? Marco dormiva in cameretta e tu nel lettone con i cuccioli?
Se così fosse che grande pazienza che ha tuo marito!!!! 😛 Io ho categoricamente vietato di mettere Zoe in mezzo a noi (per lo meno all’inizio della notte) e soprattutto di sfrattarmi in cameretta! 😀
Questo perchè la notte è l’unico momento in cui io e Gloria possiamo stare abbracciate, sentirci, coccolarci e consolarci. E’ un momento a cui non penso sia giusto rinunciare visto che durante il giorno non ci vediamo spesso, come bene sai infatti, con l’alto contatto giustamente si perde la fisicità della coppia.. almeno per i primi mesi.
Devo dire però che Zoe per fortuna mia non ha mai amato stare troppo nel lettone e anzi, ci ha fatto capire presto che eravamo di troppo per lei! 🙂 Si appiccica spesso a Gloria durante la notte ma sta nella maggior parte delle ore nel suo lettino, che ha il materasso attaccato al nostro e risulta quindi essere una sorta di “isola” del lettone.
Quindi Marco dal mio punto di vista è proprio un uomo paziente! 😛
Simona
Ps: mi piace un sacco la frase: il latte è anche un nutrimento per l’anima.
naturalentamente
Ciao Simo!!
Noi abbiamo sempre dormito tutti e 4 insieme!
Finché c’era solo Attilio dormivamo in 3 sul lettone (lo gnomo in mezzo), poi quando ho scoperto di essere incinta di Elena abbiamo aggiunto un letto singolo accanto al nostro letto (così si è trasformato in un letto a 3 piazze) per far sì che Atto si abituasse a far spazio alla nascitura.
Quando è nata Elena, quindi, lei stava in mezzo a noi in modo che la potessi allattare agevolmente e da poter praticare il co-sleeping come avevamo fatto col fratello, mentre lo gnomo dormiva sul lettino attaccato al nostro lettone.
La stanza dei bambini ha sempre avuto il letto matrimoniale (quello che era di Marco quando viveva ancora per conto suo) e l’abbiamo sempre usata solo per i pisoli pomeridiani. Anche quando i bimbi ci si addormentano di sera, poi immancabilmente migrano da noi dopo poche ore.
Ora invece Attilio vuole addormentarsi lì e ci resta fino al mattino :).
Comunque, sì, Marco è un uomo, babbo, marito molto paziente. Ma devo dire che non ha mai amato dormire abbracciato…lui è un tipo che ama dormire per i fatti suoi, nel suo spazio. Le coccole notturne non lo appassionano e i nostri momenti di intimità li troviamo comunque anche altrove e in altri momenti.
Ogni famiglia trova i suoi equilibri…
Un abbraccio, belle ragazze! :*
Simona
In effetti pensando al progetto del secondo figlio immagino una situazione tipo: Zoe nel suo lettino senza sponda attaccato al mio materasso e il nuovo arrivato nel lettone e poi nel lettino/culla senza sponda dal lato di Gloria…così otteniamo: co-sleeping (che condivido tantissimo), alto contatto per tutti e spazio per ogni movimento. Sarà un po’ un campeggio forse ma questa immagine mi scalda il cuore.
Marco allora è diverso da me..io da sola non riesco a dormire, il calore e respiro di Gloria mi trasmettono sicurezza…sono, come dico sempre, una mogli ad alto contatto. 🙂 ciao meravigliosa donna.
naturalentamente
Ah ah ah!!! Moglie ad alto contatto è fighissimo!!! Ahahahah!!!
Comunque: modalità campeggio rules!! 😉
Un abbraccio di luce…con tutti i colori dell’arcobaleno! 😉
Dida
Capita a fagiuolo! Grazie per darmi sempre modo di attingere alla tua esperienza per trarne ispirazione e insegnamenti.
naturalentamente
Cara… Ti abbraccio.
Daria
Ciao carissima, come intuirai sono pienamente concorde con te… Rispetto al sonno purtroppo con la mia seconda abbiamo una situazione un po’ critica e in effetti anch’io avevo pensato ai friori di bach, sentire che ne parli così positivamente mi convince quasi a provarli… per non essere fraintesa ti spiego in breve. Elena (ora 3 anni e 9 mesi) non dorme più il pomeirggio già dai 2 anni per sua decisione, rispettata da noi, ma con molta fatica visto che lei in effetti ne aveva ancora molto bisogno, infatti oltre agli effetti positivi che eneunci tu, nel suo caso c’era anche tanta stanchezza e si arrivava a sera isterici. Dopo un estate buona perchè poteva dormire di più la mattina, con l’inizio della materna le cose si sono di nuovo complicate perchè si deve alzare prima e secondo me un riposino pomeridiano le sarebbe utile, visto che arriva stanchissima dalla scuola (sta solo la mattina, senza pranzo). Invece anche la sera vorrebbe stare sveglia di più e non andrebbe mai a letto, salvo poi addormentarsi appena ci si muove con qualunque mezzo… Va beh… scusa il papiro, mi informerò bene per i fiori di bach! A presto!
naturalentamente
Ciao Daria! Come ti capisco… Anche Attilio tende (ormai devo dire tendeva, visti i cambiamenti miracolosi dopo i fiori di Bach) ad arrivare a sera stremato e persino sovreccitato dalla stanchezza. Così stanco da non riuscire a fermarsi e a riposare, come se continuasse ad andare avanti ad inerzia e contro la sua volontà.
Ti consiglio con il cuore di cercare un/a bravo/a naturopata : i fiori hanno davvero un potenziale enorme, soprattutto quando devono agire sull’atteggiamento-comportamento dei bambini così piccoli, che non hanno filtri razionali ma che lavorano soprattutto con l’inconscio.
Grazie per aver condiviso la tua esperienza…
Un abbraccio
delia
Ho letto adesso questo bellissimo racconto. E l’immagine di Attilio che ti sveglia a suon di carezze per dirti cose di una dolcezza incredibile,credono siano le parole più belle che io abbia mai sentito dire da un bambino alla sua mamma….❤ É un bimbo speciale. Evidentemente sei una mamma speciale anche tu. Bellissimo leggere questi pezzetti d’intimità familiare. Fanno ben sperare in un futuro migliore. Grazie❤ e una carezza ai tuoi tesori
naturalentamente
Rileggere questo post scritto poco più di un anno fa e rendersi conto che tante cose sono cambiate in meglio, mi riempie di gioia. Grazie a te per aver lasciato il tuo pensiero…
Com’è bello sapere di essere continuamente in mezzo ad una trasformazione senza fine!
buona notte <3