In una piovosa e pigra domenica estiva, in cui c’è chi ancora temporeggia a letto e chi già è fuori a giocare con i cani da un paio d’ore, mi prendo un po’ di tempo per esprimere la mia gratitudine alla terra e alla sua generosità.
Gratitudine per avere una tavola ricca di cibo sano e vibrante di energia pulita.
Luglio, mese di massimo splendore per l’autoproduzione nell’orto, che ogni giorno ci regala verdure e frutti ricchi di colore e di vita. Bietole, insalata, cipolle, fagiolini, zucchine tonde e lunghe, zucche e fiori, cetrioli, pomodori di tante qualità e dimensioni, fragole, sedano, mais, aglio, prezzemolo, basilico, angurie, meloni.
Un inno all’abbondanza e alla fertilità.
Quest’anno non riesco a dedicarmi all’orto come vorrei: Stella assorbe gran parte del mio tempo e delle mie energie, ed io non voglio perdermi questi attimi di altissimo contatto con lei, che non torneranno più.
Sono riuscita a seminare mais e zucche, ma tutto il resto è opera dei miei suoceri. Tornerò a curare l’orto come l’anno scorso, sento forte il richiamo della terra e so che la pazienza mi restituirà il tempo per rispondere a questo richiamo.
Intanto gioisco dei giri di raccolta quotidiani con i bimbi; del profumo della menta, della maggiorana e della lavanda con la nuvola di farfalle bianche che volano sopra i cespugli; della robustezza e fierezza con cui stanno crescendo le piante di mais (il mio orgoglio!), superando in altezza gli ulivi, con le zucche che strisciano tutto attorno in un verdissimo intreccio.
Abbondante, come ogni anno, la portulaca, “erbaccia” spontanea con cui amo arricchire insalate e pesti.
E’ sempre una grande soddisfazione poter riempire i nostri piatti con ortaggi che crescono a pochi metri da casa, con i tempi stabiliti dalla natura, senza interferenze. Molto educativo anche per i bambini seguire la stagionalità a tavola e percepire la lentezza con cui procedono la crescita delle piante e la maturazione dei frutti.
A volte la vita in un piccolo paese di campagna può sembrare limitante (sicuramente lo è stato per me, da adolescente), ma ci sono tanti lati positivi ormai irrinunciabili. E uno di questi, forse il più importante, è proprio il cibo a km zero e la possibilità di fare autoproduzione nell’orto.
Dall’orto alla tavola: autoproduzione, come benedizione.
Felice decrescita!!
Eiisabetta
Buonasera, è tanto tempo che non ti scrivo ma di seguo sempre,spero tu ti renda conto della fortuna che hai di vivere in un paese e di avere un orto tutto tuo ,anche in risparmio di soldi e soprattutto in guadagnò di salute,un bacio ai tuoi bimbi,ciao Betti
naturalentamente
Sì, me ne rendo conto! Nei giorni bui in cui mi lamento e sogno un posto diverso, mi basta affacciarmi dalla finestra e guardare i miei bimbi arrampicarsi sugli alberi di fico o il nostro rigoglioso orto per tornare a godermi il mio “privilegio”.
Grazie per aver lasciato qui il tuo pensiero. Un forte abbraccio!!!
daria
Bellissimi pensieri, che faccio quotidianamente anch’io… pensa che siamo qui in montagna da una settimana e ancora stiamo mangiando la verdura dell’orto che ci siamo portati da casa! Chissà cosa troveremo al rientro!
naturalentamente
Anche noi in vacanza ci portiamo sempre una cassetta dei nostri ortaggi. Abbiamo proprio una gran fortuna! Buone vacanze, cara. Non vedo l’ora di leggere il racconto al tuo ritorno…
Stefania
Vale…che foto meravigliose…io per ora mi devo “accontentare” dell’ orto dei miei suoceri…ma presto avrò una tana tutta mia dove potro’ continuare avanti i miei progetti di decrescita e le mie settimane di esperimenti ad impatto zero. Quando mia suocera mi vede lavare i pannolini ed i miei salvaslip e stenderli al sole , non crede ai suoi occhi. Hahahaha sti americani. Che si credono solo xche sono andati sulla luna 😉 shanti amica di penna e soprattutto, Bon apetit ! Noi stasera zuppa di patate e porri … <3
naturalentamente
Una delle mie zuppe preferite! Bacioni
Elle
Che bellezza. Io col mio orto sono partita in grande ritardo, ma è tutto un esperimento. Ho raccolto una decina di patate, per il resto aspetto, e ringrazio quei brutti temporali che innaffiano tutto regolarmente: non ho ancora usato una goccia d’acqua che non sia pioggia!
Anche io da adolescente ho odiato il paese, mentre ora son contenta di non abitare in città (ma ho cambiato paese ihih).
Ciao Vale buona estate di gioia 🙂
naturalentamente
Grazie per il bell’augurio, cara. E’ un grande piacere leggerti qui.
Anche noi abbiamo tratto gran profitto dalle abbondanti piogge. 🙂
Buoni raccolti e buona estate di luce anche a te!