Per mesi questo libriccino è stato il nostro tormentone. Attilio ne è stato letteralmente rapito: vuoi per l’essenzialità dei tratti e la sobrietà dei colori, che non affaticano e trasmettono freschezza, vuoi per il fascino dei personaggi.
Formiche formiche formiche. Operose formiche, instancabili formiche, caparbie formiche. Che entrano ed escono dai buchi del loro formicaio, per intrufolarsi nelle gallerie sotterranee e riempirle di provviste. E il bello è che i buchi sono veri!! I bambini possono infilarci le dita, girare la pagina del libro e provare la sensazione di esser scesi sottoterra con quei minuscoli animaletti.
Tanti amici cercano invano di distoglierle dal loro lavoro: la cavalletta le invita a saltellare, la cicala a cantare, il bruco a sgranocchiare, le coccinelle a dormire, le api a bere nettare…ma loro risposta è sempre la stessa. Come una nenia risuona il “non c’è tempo, non c’è tempo” delle formicuzze. E a chi legge viene proprio di pronunciare questa frase con la monotonìa di un mantra, avvolgendo in modo ancor più rotondo l’interesse dei piccoli in ascolto.
Molto piacevole anche il carattere corsivo del testo.
Leggere per e con i nostri bambini ci rende adulti migliori: più sensibili, più attenti, più disponibili. Basta poco. Ancora una volta, vale la pena rallentare, fermarsi, concedersi qualche minuto per stare abbracciati e regalarsi uno spazio quieto in cui poter condividere sogni e fantasie. Buona lettura! Buona lentezza!
Robi
Questo libro insegna una delle cose più preziose che c’è.. Un abbraccio ai tuoi bimbi :*
naturalentamente
Ricambiamo l’abbraccio in branco! 🙂