Una delle cose belle bellissime del nostro matrimonio è stata non aver compilato nessuna lista nozze in nessun negozio e aver lasciato piena libertà agli amici e parenti di regalarci quello che sentivano, a seconda del’ispirazione, delle possibilità, della creatività di ognuno. Abbiamo ricevuto tanti regali originali,che hanno saputo stupirci.
Il libro che sto per presentarvi è uno di quei regali.
E’ un libro dedicato ai piccoli di casa, con filtro e sostegno da parte dei grandi, poiché tante sono le domande che potrebbero sorgere strada facendo.
Premetto che questa mia presentazione è un poco provocatoria, perché provocatorio e a tratti sfacciato è il libro in questione. In parole povere, è una storia che dimostra come essere atei e felici sia possibile! 😛
La morale della storia è:
Chi non conosce Dio, significa che non ne ha bisogno!
Io e Marco abbiamo ricevuto tutti i sacramenti, siamo cresciuti in famiglie cattoliche e praticanti, ma siamo atei. Abbiamo deciso di non battezzare i nostri figli ma, al tempo stesso, di non precluder loro la conoscenza delle religioni che, a parer nostro,sono una componente importante della cultura e della storia dei diversi popoli.
La scuola dello gnomo, pur affrontando tutte le feste in modo laico, ha nel programma un’ora di religione a settimana e non abbiamo ritenuto necessario non farlo partecipare. Così come non vietiamo alla nonna di portarlo ad accendere una candela in chiesa ogni tanto. Noi stessi ci rechiamo con i bambini al cimitero, di tanto in tanto, per portare un fiore ai bisnonni “che hanno lasciato qui i loro corpi e sono volati via verso altre vite” (questa è la spiegazione che noi diamo della morte). In casa nostra può capitare di parlare di Gesù, specie in prossimità del Natale o della Pasqua, ma il nostro approccio è…narrativo. Ossia, raccontiamo la storia del personaggio Gesù così come raccontiamo la storia di Perseo e Andromeda.
Ma torniamo a “Mi scusi, per trovare Dio?”domandò il piccolo maialino.
Lo abbiamo letto con tanta tanta curiosità.
Attilio è stato completamente preso,sia dalle illustrazioni, coloratissime e molto molto espressive, che dal testo.
Si narra la storia di una maialino e di un riccio, amici per la pelle, che vivono insieme felici e spensierati fino al giorno in cui decidono di andare alla ricerca di Dio, di cui tanto han sentito parlare.
Ben presto si accorgono che non c’è un solo Dio, ma che gli uomini litigano per far valere la fede degli uni su quella degli altri. Così i due amici si dirigono verso gli enormi templi costruiti dai fedeli, decisi a trovare Dio e scoprire chi esso sia.
Fuori dalla sinagoga trovano un rabbino che impedisce loro di entrare perché non sono ebrei e che li terrorizza con il racconto del Padre iracondo che punisce gli uomini sommergendo la Terra intera con un diluvio universale e risparmiando solo Noè, la sua famiglia e una coppia di ciascuna specie di animali. Il maialino e il riccio se la danno a gambe levate.
I due entrano allora nella chiesa cristiana e rimangono impressionati dalla statua di quell’uomo seminudo crocifisso e sanguinante, con una corona di spine attorno al capo. Un grasso vescovo spiega loro che quello è Il Figlio di Dio, che ha versato il suo sangue per liberarci dai peccati e che con le ostie ogni fedele può mangiare il corpo di Cristo. Disgustati da cotanti cruenti dettagli, fuggono anche da qui e raggiungono il terzo tempio.
Alla moschea c’è un vecchio muftì ad attenderli e a spiegare loro che, per essere musulmani e conoscere Allah, occorre pregare per 5 volte al giorno dopo essersi ogni volta lavati accuratamente. In caso contrario si è destinati a bruciare nelle fiamme dell’inferno per l’eternità.
Increduli e scioccati, i due amici scappano, mentre i tre servitori di Dio (il rabbino, il vescovo e il muftì) li accusano, gridando, di essere degli infedeli, dei blasfemi, dei bestemmiatori…e litigano fra loro ognuno tentando di far prevalere il proprio Dio sugli altri.
Il maialino e il riccio tornano a casa e realizzano che la loro vita senza un dio è così serena e spensierata perché libera dalla PAURA.
Lo so, forse questo libro non è “politicamente corretto”. Il racconto presenta solo i lati peggiori delle tre religioni (o meglio, solo alcuni dei lati peggiori), tralasciando i messaggi positivi di amore, solidarietà e comunione che vogliono trasmettere…ma è anche vero che, a mio avviso, questi ed altri importanti valori vanno insegnati ai bambini al di là di un credo religioso. Spetta ad ognuno di noi aiutare il prossimo o provare compassione per i più deboli, non deve certo esserci un dio a suggerirlo, con la minaccia di una punizione eterna se non si rispettano i patti!
Quanto al sottotitolo Un libro per tutti quelli che non se la bevono…ecco, a me suona un po’ eccessivo, anche se (confesso) mi ha anche divertita.
C’è da dire che le reazioni del maialino e del riccio non fanno una piega, però eh! 😉
Leggere per e con i nostri bambini ci rende adulti migliori: più sensibili, più attenti, più disponibili. Basta poco. Ancora una volta, vale la pena rallentare, fermarsi, concedersi alcuni minuti per stare abbracciati e regalarsi uno spazio quieto in cui poter condividere sogni e fantasie. Buona lettura! Buona lentezza!
L’appuntamento con i consigli di lettura per i più piccoli è di sabato, ma ho voluto pubblicare questo post oggi per partecipare al Venerdì del libro del blog homemademamma.com.
Mi piacerebbe partecipare a questa bella iniziativa con più costanza…ma stare dietro a tutto talvolta è complicato e da qualche parte bisogna pur tagliare. 🙂
Dida
Che bello! E’ davvero molto interessante! Anche io e mio fratello non siamo stati battezzati perchè i nostri genitori sono atei ed ovviamento non ho battezzato Soli, pur lasciandola libera di ascoltarsi e suguire ciò che le suggerisce il cuore. Quando ero piccola, nella realtà del mio paese ero considerata un’eretica e i miei compagni mi dicevano che non ero figlia di dio, facendomi sentire triste ed esclusa. Poi, crescendo mi sono accorta, ed oggi ne la conferma ogni dì sotto gli occhi, che il rispetto per il prossimo, la comprensione e la carità non sono un’abitudine neanche di chi frequanta la chiesa tutti giorni. Non serve essere praticante per avere un cuore….
E per citare Guccini : “Se c’è come voi dite un dio dell’infinito, guardatevi nel cuore, l’avete già tradito.”.
Io sono felice di onorare la natura e la vita in ogni modo in cui si manifesta, così: a piccoli passi, ma che siano certi; mi conforta vedere che molti altri hanno questo dentro.
Un bacione
naturalentamente
Ciao cara!
Sono contenta che tu abbia apprezzato… Avevo paura che si scatenassero commenti di altro tipo. 🙂
Un abbraccione
Paola HMM
Un libro davvero interessante. Andro’ a cercarlo!
Anche io e mio marito abbiamo fatto il vostro percorso e la vostra stessa scelta: PF non è stato battezzato, ma parliamo con lui di religioni, di Dio con molta libertà e rispetto. Sono contenta poi della scuola qui a Zurigo che propone 1 volta a settimana un’ora di “religioni e culture” in cui si trattano le varie religioni in modo approfondito, facendo riflettere i bambini su cio’ che le accomuna e le differenzia.
Grazie per il tuo prezioso suggerimento. Buon fine settimana!
Paola
naturalentamente
Ciao Paola, benvenuta!
Che bello avere una scuola in cui la lezione di religione non tenti di essere una sorta di catechismo, ma un viaggio culturale e storico attraverso le varie filosofie religiose.
Grazie a te per esser passata di qua e per dare l’occasione ogni venerdì di condividere le nostre letture. Cercherò di partecipare con più costanza…di libri ne avrei così tanti da proporre!
A presto!
stefania
Una segnalazione molto particolare. Provocatoria, perchè no… ma anche questo ci vuole….
naturalentamente
Ciao Stefani!
Hai ragione…ogni tanto ci vuole una provocazione per smuovere le acque e rimettersi tutti in discussione. 😉
silvia
Questo libro fa per noi! Non lo conoscevo e da tempo cerco qualcosa sull’argomento. Anche noi non abbiamo battezzato i ns bimbi e cerchiamo di affrontare la questione religione con una visione, come dire, più ampia!
Grazie del suggerimento, non è che ne hai altri dello stesso tema?
naturalentamente
Ciao Silvia, benvenuta!
Purtroppo non ho altri suggerimenti sul tema…non ancora, almeno! Ma dovessi scovare qualcosa non mancherò di segnalarlo. 🙂
labalenavolante
Ciao Vale, questo libro è geniale! Non lo conoscevo, come sempre sai stupirmi! Me lo segno.. io e il mio compagno siamo cresciuti in famiglie cattoliche, poi io a 18 anni ho incontrato il buddismo e da allora ho iniziato ad approcciarmi a questa pratica quotidiana.. così diversa da quanto avevo incontrato fino a quel momento! Soprattutto ancora oggi mi scontro con la tendenza a ‘chiedere’/’pregare’ rivolto all’esterno con cui sono cresciuta (accendi la candela per quella verifica di matematica..!), anzichè attingere all’infinito potenziale che è in me, come in tutti gli Esseri Viventi.. eh, il discorso è molto lungo, il rischio qui in un breve commento sarebbe banalizzare, comunque discutiamo spesso di come vorremo educare i nostri figli a tal proposito, e mi ritrovo molto con la vostra scelta di far partecipare Attilio all’ora di religione e nello stempo spiegargli di Gesù come di altri personaggi storici/mitologici.. prendo appunti!!
un bacione
naturalentamente
Ciao tesoro! Come va?
Segui il buddismo di Daisaku Ikeda? Io condivido tanto di questa filosofia-religione, in particolare lo spirito di compassione verso tutti gli esseri dell’Universo e il cercare risposte e soluzioni dentro di me, senza delegare ad entità superiori il compito di sciogliere nodi e preoccupazioni.Ma non riesco proprio ad entrare nel “meccanismo” (perdonami il termine) della pratica quotidiana di fronte ad un oggetto di culto… Ho partecipato tante volte ai meeting di un gruppo di cui fa parte una mia cara amica, ma forse non è ancora il mio momento.
Grazie per essere passata di qua ed aver lasciato la tua bella testimonianza. :*
labalenavolante
Ciao Vale! Sono giorni un po’ di trambusto, infatti non riesco a essere molto presente sul pc, tra imminente trasloco e una nuova alluvione che sabato ha devastato il posto dove lavoravo.. penso ai miei colleghi ora disoccupati.. c’è molta sofferenza, proprio per questo credo sia arrivato il momento per tutti noi (gente comune) di cambiare direzione e ricercare più profondamente di vivere nel Rispetto di questo meraviglioso Pianeta. La Natura ci sta offrendo una grande opportunità. Ecco, riuscire a scorgere il lato positivo nelle difficoltà, utilizzarle come crescita, è uno degli aspetti che mi affascinano di più di questo buddismo (sì, proprio quello di Daisaku Ikeda!). I giapponesi in questo sono facilitati rispetto a noi occidentali, basti pensare che l’ideogramma per la parola ‘problema’ contiene in sè anche ‘opportunità’. Spesso invece qui in Occidente tendiamo a suddividere tutto per dicotomie, ‘mio’/’tuo’, ‘buono’/’cattivo’, ‘io’/’gli altri’.. non è per nulla facile cambiare la nostra forma mentis! Negli anni ho approfondito molte discipline spesso diverse tra loro, pur riconoscendone la validità di alcune, ho trovato in questo buddismo la filosofia che più rispecchia i valori in cui credo. Inoltre è quella che riesco ad applicare più concretamente alla vita di ogni giorno. In molte valide discipline che ho sperimentato facevo fatica poi a trovare un sostegno pratico alla quotidianità.
L’oggetto di culto all’inizio ha fatto effetto anche a me, soprattutto perchè ero abituata a concepire l’oggetto di culto come qualcosa di ESTERNO! All’inizio a dire il vero pensavo che tutti i buddisti venerassero le statuette del Buddah. Quando ho approfondito che in questo buddismo l’oggetto di culto è la nostra vita, che è una cosa sola con la vita dell’Universo e di tutti gli Esseri Viventi, l’ho accolto con entusiasmo. Tuttora spesso faccio fatica, perchè come scrivevo prima è un cambio di mentalità pazzesco.. poi mi piace pensare di avere un angolino di casa con questo promemoria ‘fisico’, che mi ricorda che la mia vita è una cosa sola con quella dell’Universo e in essa sono contenute tutte le funzioni ‘positive’ e ‘negative’.. mi aiuta a concentrarmi e giorno dopo giorno a sentire questa consapevolezza con ogni cellula! La ricerca non finisce mai!!
un bacione Vale
naturalentamente
Che amarezza… Ma, come dici tu, occorre prendere questi drammi come opportunità per crescere e cambiare e abbracciare una visione della vita più ampia, che contempli il Tutto, l’Uno cosmico. Ammiro molto la pace interiore che detta le tue parole…stai facendo un percorso importante e profondissimo. Io sono certa che il buddismo sia la mia strada…da adolescente ho letto molti libri a riguardo, ma seguivo e studiavo il buddismo tibetano del Dalai Lama. Poi 5 anni fa ho incontrato sulla mia strada il buddismo di Daisaku Ikeda e da allora ho conosciuto molte persone che lo praticano, e ad alcune di queste ora sono legata da una grande amicizia. Nulla avviene per caso… Continuo ad imbattermi in membri della SG e a rendermi conto di condividere totalmente i principi e i valori di questa pratica. Forse devo solo superare i miei retaggi mentali e le mie paure…
Ti abbraccio e buona fortuna per tutto!!
Tnata luce per il trasloco nella nuova casa! :*
Robi
Ciao Vale, premetto che io sono credente.. La mia fede è un continuo diveNire e assume sfumature diverse spesso tra loro contrastanti.. Anche io come te ho ricevuto tutti i sacramenti e continuo ad andare in chiesa.. Questo però si accosta al mio essere molto vicina alla filosofia buddhista e al panteismo.. So che chi leggerà questo penserà che sono solo una confusa.. Probabilmente è così, ma io ho trovato la mia dimensione che non si identifica precisamente in una disciplina o religione.. Credo nella mia morale, nel mio pormi agli altri e nel l’amore che nutro verso gli altri e ciò che mi circonda.. Io mi emoziono quando vedo un prato, o un fiore e credo che quella sia la massima espressione dell esistenza di Dio visto in senso universale..
Quando avrò dei figli cedo che li educherò esattamente come te: insegnare a vivere secondo ideali che sono alla base di qualsiasi religione e del nostro essere uomini ma anche con la conoscenza.. Dovranno essere liberi, se vorranno, di scegliere.. Ti adoro :*
naturalentamente
Robi cara…se pensi di essere confusa tu, ti dico un paio di cose di me. Sono vicinissima alla filosofia buddista fin da quando ero adolescente, ne condivido gli ideali di compassione e amore universale. Credo nella Natura come Dea Madre e creatrice, sento forte il richiamo dell’antica tradizione pagana. Pratico yoga e credo nella potenza dei mantra. Ultimamente una persona a me molto vicina, che canalizza gli angeli, mi ha avvicinata a questo nuovo (per me) mondo…e martedì prossimo io stessa mi farò canalizzare. La mia parte spirituale è molto viva e necessita di continuo nutrimento, solo che a volte faccio fatica a trovare la strada giusta…seguo il mio istinto e continuo a vivere nella consapevolezza di essere in perenne divenire. Prendo il buono e il meglio di ogni cosa o persona che incontro. Prima o poi arriverò ad una conclusione, ma intanto traggo tanti insegnamenti e sono sempre alla scoperta di qualcosa di nuovo. 🙂
Ti abbraccio