Ci son poche parole da dire: una meravigliosa raccolta di filastrocche! “Filastrocche d’autore, da leggere con gli occhi…e ascoltare col cuore.”
Niente di più vero! Rime romantiche, sognanti, divertenti e musicali, in un tripudio di soli e lune e occhi e mani e frutti e fiori giganti. Tutto lo splendore della natura; colori vivaci e ambientazioni incantevoli.
E’ uno dei libri più gettonati da Attilio! Una cara amica ce lo ha regalato un anno fa e lo gnomo continua a sceglierlo con rinnovati stupore e curiosità. Ogni tanto cambia la classifica delle sue filastrocche preferite, ma quella dello zainetto rimane la prediletta:
Che cosa ci metto
nello zainetto?
Un po’ di profumo
di caffellatte
un bacio di mamma
due penne matte
penne per scrivere
e per volare
penne di inchiostro
e di gabbiano
per disegnare
un mare lontano.
(“Filastrocca dello zainetto”, Guido Quarzo)
Le rime hanno un forte potere educativo e svolgono un ruolo importante in abito cognitivo, rafforzando la memoria, stimolando l’apprendimento di parole e fonemi nuovi, facilitando il riconoscimento delle parole scritte e quindi la lettura. Riporto di seguito parte di un articolo letto su www.nostrofiglio.it:
“Non è necessario che il bambino sappia parlare per recitargli una filastrocca, perché questa è uno strumento fondamentale per il suo sviluppo cognitivo ed è di grande aiuto fin dai suoi primi momenti di vita” ci racconta Francesca Bianchi Bosisio, psicologa e psicoterapeuta infantile di formazione psicodinamica a Milano.
“Nei primi sei mesi di vita, infatti, si gettano le basi per le capacità relazionali del bambino che, è bene ricordarlo, nasce con una sensibilità per i ritmi naturali e i linguaggi gestuali uguale in tutte le lingue del mondo. La filastrocca viene recitata con un determinato ritmo, ma può essere anche cantata, è costituita da testi brevi, parole ripetute più volte, da una sintassi semplice e spesso da suoni onomatopeici. Insomma: il ritmo, il suono familiare, l’intonazione e la memoria sviluppano la capacità cognitiva del bambino, lo abituano all’uso del linguaggio e lo aiutano a formulare prima le sue parole”.
Le filastrocche, infatti, sono destinate ai più piccoli proprio per il loro linguaggio particolarmente semplice, per le rime ricorrenti e per la musicalità. Più che per i contenuti, si contraddistinguono per il ritmo cantilenante: un valido strumento per favorire la formazione del pensiero e crescendo concetti fantastici e creativi. I vari temi che affrontano le filastrocche, inoltre (animali, fiori, numeri, stagioni, ecc.), fanno sì che si trasformino in un gioco divertente ed educativo.
Dunque, questo libro è adatto a tutte le età! Elena ne va matta, anche perché può sfogliarlo con tranquillità, visto che è cartonato e resistente.
Leggere per e con i nostri bambini ci rende adulti migliori: più sensibili, più attenti, più disponibili. Basta poco. Ancora una volta, vale la pena rallentare, fermarsi, concedersi alcuni minuti per stare abbracciati e regalarsi uno spazio quieto in cui poter condividere sogni e fantasie. Buona lettura! Buona lentezza!
Robi
Vale è un sogno :*
naturalentamente
Eh, sì! Hai detto bene…e le illustrazioni sono incantevoli almeno quanto le filastrocche. 🙂