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Home / Ricette / Dolci / La Beccùta

La Beccùta

3 Aprile 2014//  by Naturalentamente//  22 commenti

La Beccùta come poesia, come inno alla conservazione delle peculiarità e delle unicità.

Un dolce antico.
Un dolce contadino.
Un dolce povero.
Un dolce del riciclo.
Il mio dolce preferito.

La Beccùta rappresenta, nella mia memoria, calore familiare, unione, continuità, sicurezza. E’ qualcosa di fortemente radicato all’identità dei luoghi in cui sono nata e cresciuta, sconosciuta già a una manciata di chilometri di distanza dalla campagna di Santa Maria Nuova. E, nell’epoca della globalizzazione selvaggia, questo le conferisce un valore inestimabile.

beccuta
Ingredienti (per una comune placca da forno quadrata):
1,5 kg di polenta avanzata non condita
300 g di farina di frumento (io uso la tipo 2)
200 g di uvetta
100 g di zucchero di canna integrale tipo Dulcita (più una manciata per la guarnizione)
2-3 mele
4 cucchiai di olio evo (mi contengo: ce ne andrebbe di più!)

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Procedimento:
unire alla polenta la farina e lo zucchero integrale e impastare con un cucchiaio di legno; aggiungere l’uvetta precedentemente ammollata e ben strizzata, le mele sbucciate e tagliate a tocchetti, l’olio. Mescolare bene fino ad ottenere un composto umido e appiccicoso senza grumi di farina. Oliare la placca da forno o rivestirla di carta forno (che comunque va unta d’olio, perché mele ed uvetta tendono ad attaccarsi al fondo) e versarvi l’impasto. Stendere con le mani, con l’aiuto di un cucchiaio (la Beccùta dovrebbe essere spessa circa un dito) e cospargere la superficie di zucchero. Infornare a 200 ° (forno preriscaldato) per almeno 45 minuti, ma potrebbe volerci anche un’oretta. Decidete voi quanta crosticina vi piace!

Gustare esprimendo gratitudine alla ricchezza del Tempo Passato.

Se questa ricetta ti è piaciuta, condividila!
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Categoria: Dolci

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Interazioni del lettore

Commenti

  1. Robi

    4 Aprile 2014 alle 14:20

    Voglioooooooo 🙂

    Rispondi
    • naturalentamente

      4 Aprile 2014 alle 22:26

      Robi, prova a farla! Crea dipendenza, però, occhio!! 😉

      Rispondi
  2. Daria

    4 Aprile 2014 alle 17:44

    Beh, che meraviglia! Farò la polenta proprio per avanzarla per questa delizia!

    Rispondi
    • naturalentamente

      4 Aprile 2014 alle 22:26

      Fammi sapere poi se t’è piaciuta!! 🙂

      Rispondi
  3. loana

    7 Aprile 2014 alle 22:31

    Shanti…perchè non partecipi con questa ricetta al 1° Concorso di Cucina Veg?? Il tema è proprio questo…le ricette della tradizione veganizzate senza stravolgere completamente il gusto originale! Sembra davvero buonissima!! Dai! Se mi scrivi una mail ti invio tutto il necessario per partecipare! Così magari riusciamo anche a conoscerci! Loana

    Rispondi
    • naturalentamente

      10 Aprile 2014 alle 7:19

      Sono presa da mille cose in questo periodo…la tua inziativa mi è passata di mente, perdonami!
      Ma visto che sei stata così gentile da ricordarmelo con l’apprezzamento alla mia amata Beccuta (che tra l’altro è vegana di natura!), non posso non accogliere il tuo invito! Ti scrivo appena ho un attimo! Baci

      Rispondi
  4. Daria

    2 Aprile 2015 alle 15:03

    Ora mi accingo a farla, ho giusto giusto avanzato la polenta e mi sono ricordata di questa ricetta fantastica!

    Rispondi
    • naturalentamente

      2 Aprile 2015 alle 16:45

      Che bello, Daria!!!
      Non vedo l’ora di sapere se vi piace!!

      Rispondi
  5. xcesca

    22 Settembre 2015 alle 22:11

    Wow!
    Qui in trentino usiamo fare qualcosa di simile con il pane vecchio, si chiama la Becca. Questa versione polentosa mi ispira un sacco ed avrei giusto in frigo un pezzetto di polenta che mi hanno portato dalla montagna, di quella cotta lentamente sulla “fornasela” (il fornello a legna). Voi la polenta la usate piuttosto molla? Perchè la nostra è bella consistente quindi magari dovrei ammorbidirla con poco latte vegetale.
    Ma.. con questa delizia non ti andrebbe di partecipare al mio contest sulle colazioni?

    Rispondi
    • naturalentamente

      23 Settembre 2015 alle 1:43

      Ciao! Sì, qui da noi la polenta si fa morbida, da mangiare sulla tavola…ottima idea ammorbidirla con del latte vegetale. Se la farai, poi dimmi com’è venuta questa tua variante! 🙂
      Parteciperei volentieri al tuo contest, ma la ricetta è vecchia, dell’anno scorso… 🙁

      Rispondi
      • xcesca

        23 Settembre 2015 alle 20:51

        Ieri sera, tornato da allenamento il moroso si è divorato l’ultimo pezzo di polenta.. farò pressione sui parenti in modo che me ne portino ancora 😉
        Non avevo visto che era dell’anno scorso, me l’ero persa! Ma ora vado a leggere il post sulle merendine che mi interessa molto!!

        Rispondi
        • naturalentamente

          23 Settembre 2015 alle 22:35

          A presto!

          Rispondi
  6. Irene

    22 Settembre 2015 alle 23:09

    Abitiamo a 30 km ed io mai sentita nominare ! Appena arriva la farina nuova subito polenta !

    Rispondi
    • naturalentamente

      23 Settembre 2015 alle 1:41

      Mi raccomando, poi fammi sapere se v’è piaciuta! 😉

      Rispondi
  7. Grazia Cacciola - Erbaviola

    23 Settembre 2015 alle 12:48

    Che meraviglia di ricetta! *_* Domanda: hai mai provato a farla con una farina senza glutine, tipo riso o grano saraceno? Altrimenti provo al buio ^_^ grazie! om shanti

    Rispondi
    • naturalentamente

      23 Settembre 2015 alle 18:35

      Sì! Ho provato con quella di riso integrale ed è venuta comunque buona, anche se di consistenza diversa. Con quella di grano saraceno temo si copra troppo il gusto della polenta…
      Prova la versione senza glutine e dimmi se v’è piacuita!
      Un abbraccio.
      Shanti

      Rispondi
      • Grazia Cacciola - Erbaviola

        23 Settembre 2015 alle 20:37

        Grazie, sei un tesoro! Quella di riso integrale ce l’ho, la farò nei prossimi giorni pensandoti e intanto ti mando un grande abbraccio! ^_^ shanti shanti shanti

        Rispondi
        • naturalentamente

          23 Settembre 2015 alle 22:34

          Ricambio l’abbraccio col cuore.
          Buona beccuta!

          Rispondi
  8. Peanut

    23 Settembre 2015 alle 16:58

    Moolto interessante questa idea di recupero! Mia mamma ne fa sempre a quintalate e gli avanzi se li mangia per giorni semplicemente grigliati con olio sale e pepe e un po’ di parmigiano (almeno fino all’anno scorso), le piace da matti..io sinceramente in questo modo passo:D
    Vediamo se con questa riesco a convincerla a mollare il suo piatto di riciclo da ospedale!XD
    Bacioni Valentina!:)

    Rispondi
    • naturalentamente

      23 Settembre 2015 alle 18:45

      Ciao Nocciolina!
      Grazie per essere passata di qua.
      Un abbraccio di luce

      Rispondi
  9. liolina

    7 Aprile 2016 alle 14:24

    Che belle ricette <3
    Io ed il mio bimbo vorremmo provare a fare la tua torta, va gustata fredda o calda? Grazie!

    Rispondi
    • naturalentamente

      8 Aprile 2016 alle 15:47

      Ciao Liolina, benventuta!
      La beccuta è deliziosa anche fredda, anzi, io la preferisco così. 😉
      Baci e a presto.
      Fammi sapere se vi è piaciuta 😉

      Rispondi

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