Questo è un post speciale, dedicato alla magica torta della vita: la Placenta.
Entrambi i nostri bambini avevano una placenta grande, pesante e fiera. Avendo scelto la nascita Lotus (nascita integrale, senza taglio del cordone), ci è stato possibile condividere alcuni giorni con le loro compagne, cospargendole di sale, fiori e pensieri gentili e ammirandone gli arabeschi disegnati in superficie dalle venature.
La placenta di Attilio è stata essiccata e interrata per nutrire un ulivo, che tutt’ora cresce rigoglioso e che sfoggia già tantissime minuscole olive. Anche quella di Elena ha avuto la stessa felice sorte ma, prima di ricoprirla di sale, immediatamente dopo la nascita ne abbiamo fatto prelevare un pezzetto dalla nostra ostetrica-angelo, dal quale poi sono stati ricavati dei preziosissimi rimedi omeopatici. Come?
Purtroppo il Decreto Ministeriale del 2.9.1998 “vieta l’utilizzo di derivati da placenta di origine umana per la produzione di medicinali ad uso umano” in Italia, quindi abbiamo dovuto spedire il campione di placenta in un laboratorio tedesco (Mentop Pharma e. K. – Georg-Ohm-Str. 6 – D-24837 Schleswig) che, nel giro di due settimane, ci ha fatto recapitare un intero kit di rimedi omeopatici. Trattasi di 5 flaconcini di granuli in diverse diluizioni (D6, D8, D12, D20, D30) e di una soluzione liquida dalla quale poter ricavare altri rimedi in diverse potenze. I rimedi placentari sono destinati al trattamento dei più disparati disturbi e possono essere assunti da tutti i membri della famiglia. La scadenza è a 5 anni dalla data del confezionamento, ma alcuni medici omeopati sostengono che i rimedi “secchi” come i globuli (granuli) siano efficaci per 15 anni. Il kit è accompagnato da una tabella in cui sono elencati i disturbi più frequenti con le relative diluizioni e posologie consigliate. Come per ogni rimedio omeopatico, tutto varia a seconda dell’individuo, della sua esperienza, della sua emotività, del momento storico e ambientale in cui è inserito. Non esistono regole fisse e uguali per tutti. Le somministrazioni dei rimedi placentari vanno fatte in maniera molto intuitiva, magari andando per tentativi, con la certezza che tanto non si presenteranno effetti collaterali di alcun genere. A questo proposito, suggerisco di prendere nota del rimedio che usate per un certo disturbo, delle quantità e dei tempi di assunzione, delle reazioni dell’organismo: così potrete creare la vostra personale tabella, il vostro foglietto illustrativo familiare. 🙂
Noi di solito usiamo le diluizioni basse (D6, D8, D12) con i bambini e le due più alte su di noi adulti. Abbiamo trovato molto efficaci i D6 e i D8 per arrestare tosse e raffreddore ai primissimi sintomi; i D12 per curare in pochi giorni una forma acuta di stomatite che ha colpito Elena a 10 mesi, dandole anche febbre molto alta; ancora i D12 per riprendere le forze dopo un fastidioso disturbo intestinale durato una settimana (e curato con semidigiuno a base di frutta e latte di tetta). Con i granuli in diluizione D20 ho curato un brutto ascesso dentale e un doloroso ingorgo mammario (più di uno, in verità!), mentre Marco (il mio compagno) si affida ai D30 quando deve combattere contro le cefalee causate dalla sinusite. Queste sono solo alcune delle situazioni in cui è possibile ricorrere ai rimedi omeopatici placentari, ma risultano ottimi anche in situazioni di particolare stress e stanchezza fisica, per placare l’ansia, per la cura della psoriasi e dell’alopecia e molto altro.
“I rimedi placentari che vengono usati dalla persona stessa a cui appartiene la placenta godono del privilegio di non essere contaminati da germi patogeni estranei, di essere adeguati nella loro composizione allo stato di salute del singolo individuo a cui sono stati destinati e soprattutto di essere disponibili per l’intera durata della vita. I legittimi proprietari possono risparmiare, per molti trattamenti, sull’impiego di medicine prodotte artificialmente. Finché nasceranno bambini, anche se in un ambiente sempre più inquinato e carente di risorse idriche, i rimedi placentari saranno rimedi puliti. Inoltre si possono combinare bene con latri medicamenti e procedimenti terapeutici dato che si rafforzano a vicenda. I medicamenti tratti dalla placenta sono rimedi prodotti per il futuro.[…] Questi rimedi rappresentano un vero tesoro per il “medico di casa”, termine in uso fino alla fine del secolo scorso per indicare ogni madre e casalinga, in virtù dei compiti di cura da lei svolti in ambito domestico. Anche ai nostri giorni, pur con i cambiamenti in atto nei rapporti familiari, questo sapere antico non dovrebbe andare perduto.” (Cornelia Enning, “Rimedi placentari per l’autocura”)
Rimango sempre sbalordita di fronte al potere di questi rimedi, che fungono da forte stimolo per le potenzialità di autoguarigione del nostro organismo. Mi commuove pensare che dentro quei granuli sia conservata, e ancora attiva, l’energia magica e primordiale della placenta di Elena. E che placenta poi!! La sua era proprio una placenta singolare: aveva un gran pezzo di membrana in più, un vero e proprio fazzoletto, con cui probabilmente la piccoletta si trastullava nella pancia! 🙂
Sono infinitamente grata alla Placenta: organo rosso sangue, organo caldo come il sole, pizza che nutre, albero della vita, sorella gemella troppo spesso dimenticata, violata, trattata come rifiuto, ignorata, oggetto di disgusto. Le sono grata per la forza che continua a darci, per il profondo legame che ci permette di conservare con le radici della Vita. Rimpiango solo di non aver potuto conoscere la mia…
“La Placenta è la nostra seconda madre. E’ Madre Natura che ci nutre con la sua perfezione”. (Marjan de Jong, una madre olandese)
Dida
Che belle cose che sto imparando….. Grazie Vale, per condividere il tuo sapere, sei come la placenta!
naturalentamente
Tesoro, è un immenso piacere condividere le nostre esperienze e sapere che potranno servire da aiuto o ispirazione ad altri. Bacioni
Daria
Molto interessante, non sapevo che si potesse inviare per farne dei rimedi omeopatici… anche noi nel caso di Elena abbiamo piantato la placenta sotto al suo albero. Per questo bimbo che nascerà a breve mi stavo informando sulla possibilità di seccarla per farne rimedi casalinghi: ne sai qualcosa?
naturalentamente
Nel libro che cito proprio in questo articolo, ci sono molte ricette di rimedi fatti proprio con la polvere di placenta essiccata. ti consiglio vivamente di procurartelo, Daria. E’ un librino piccolo ma molto ben fatto e ricco di preziose informazioni altrimenti impossibile da reperire. Il titolo è “Rimedi placentari per l’autocura”…io l’avevo acquistato su Macrolibrarsi.
Moira
ciao ! ti ho inviato un’email per chiederti info sull’argomento 😀
naturalentamente
Ok, cara! 🙂
Eva
Ciao, vorrei chiederti info specifiche sul laboratorio che ti ha fatto i rimedi e sulla spesa che hai sostenuto. Grazie mille, Eva
naturalentamente
Ciao Eva! Benvenuta.
Il laboratorio è questo Ti metto anche l’indirizzo): Mentop Pharma e. K. – Georg-Ohm-Str. 6 – D-24837 Schleswig.
La spesa complessiva, compresa la spedizione, è stata sui 100 euro (poco meno) ed abbiamo pagato tramite bonifico dopo aver ricevuto il kit dei rimedi.
Mi fa piacere che tu sia interessata alla questione…è una gran bella cosa che vale la pena fare. 🙂
A presto! Valentina
Sabrina
Ciao, anche noi saremmo interessati al kit… ma non capisco nulla di tedesco!! per capirsi voi avete ordinato
je 10g Globuli D6, D8, D12, D20 und D30 (komplett 85,61 €)
e poi 50 ml di soluzione liquida a che diluizione? sarebbero 7,18 e più spedizione arrivi a 100€?
intendi così? grazie mille!
Sabrina
naturalentamente
Ciao Sabrina!! Esattamente così!:)
vincenzo
Primo: la validità dell’omeopatia non è mai stata dimostrata mediante esperimenti o ricerche.
Secondo: Alla base vi è l’INDIMOSTRATO “principio di similitudine del farmaco” (similia similibus curantur), concetto privo di fondamento scientifico enunciato dallo stesso Hahnemann, secondo il quale il rimedio appropriato per una determinata malattia sarebbe dato da quella sostanza che, in una persona sana, induce sintomi simili a quelli osservati nella persona malata. Tale sostanza, detta anche “principio omeopatico”, una volta individuata viene somministrata al malato in una quantità fortemente diluita; la misura della diluizione è definita dagli omeopati potenza.
Pertanto i rimedi omeopatici non sono altro che quantità infinitesimali di una sostanza X…..in pratica acqua! E ovviamente non ha alcun effetto sul nostro organismo se non l’EFFETTO PLACEBO.
Sul fatto di usare la placenta…..vabbè lasciamo perdere!!!
naturalentamente
Ciao Vincenzo! Vedo che i miei articoli suscitano il tuo interesse e non può che farmi piacere! Ho quasi tutte lettrici donne e il punto di vista di un uomo è davvero il benvenuto! 🙂
Hai ragione su tutto ciò che dici, mi trovi perfettamente d’accordo! L’effetto placebo è molto importante…in ogni tipo di terapia!
Usare la placenta per l’autocura è una pratica antica che andrebbe onorata e riscoperta.
A presto!
vincenzo
ma ti rendi conto che affermi cose senza alcuna valnza scientifica? Dal tuo articolo dici che impieghi rimedi omeopatici a base di placenta x curare…..un pò tutto! Biochimicamente parlando significa che la sostanza o le sostanze contenute nella placenta interagiscono aspecificamente con le proteine e/o altre macromolecole del nostro organismo. Sai cosa significa un’interazione aspecifica? Che la sostanza in questione dove potrebbe beneficiare ad un determinato organo va allo stesso tempo ad agire e quindi ad alterare la fisiologia di altri organi. Ossia è pericoloso! Sinceramente il preparato omeopatico che tu vanti non ha alcuna valenza biochimica e/o farmacologica.
naturalentamente
Bentornato tra noi caro Vincenzo!
Questo blog non è un sito di divulgazione scientifica ma un luogo di condivisione di esperienze di vita e “pacifiche rivoluzioni”, come cita il sottotitolo. 🙂 Io non ho bisogno di quintali di dimostrazioni scientifiche per sapere quanto bene facciano i rimedi placentari in casi di emergenza: li ho sperimentati su noi membri della famiglia e non mi sono mai trovata delusa. Questo mi basta per rendere grazie e per consigliare, a chi volesse provare, di fare il nostro stesso percorso. Consiglio non è sinonimo di prescrizione medica. 🙂
Ti dirò di più!! Quando ho avuto l’ascesso dentale di cui parlo nell’articolo, il dentista omeopata che mi ha visitata, dopo un accurato test energetico, ha decretato che i rimedi placentari che stavo usando di mia sponte e di cui avevo scelta la posologia in maniera istintiva, stavano facendo un ottimo lavoro ed ha ritenuto opportuno non consigliarmi altri rimedi…ha solo modificato leggermente la posologia.
Devo comunque specificare ( e qui tieniti forte!! 😉 ) che sono solita curare i miei disturbi e quelli dei bambini seguendo le linee guida dell’Igienismo Naturale, quindi in genere non intervengo affatto sui sintomi e lascio che il corpo metta in moto il suo meccanismo di autodifesa e autoguarigione. 🙂 Noi siamo vegani, tendenzialmente crudisti, nel senso che facciamo almeno 3 pasti a base di frutta fresca al giorno (colazione e merende) e che mangiamo una grossa porzione di verdura cruda prima dei due pasti principali. Consumare tanto cibo vitale, semi oleosi, alimenti naturali e non elaborati ci permette di prevenire molti disturbi e di superare al meglio quelli che si presentano.
Infine: i rimedi omeopatici non sono pericolosi. Quelli poi fatti dalla placenta di un membro della famiglia sono il top, secondo me. Ma ognuno è libero di fare le proprie e scelte e di affidarsi ciecamente alla scienza come meglio crede: l’importante è essere guidati dalla consapevolezza!
A presto! 🙂
carlotta
ciao,mi maderesti l’indirizzo mail del laboratorio che produce i rimedi?
grazie carlotta
naturalentamente
Mentop Pharma e. K. – Georg-Ohm-Str. 6 – D-24837 Schleswig…non ho l’indirizzo e-mail, ma credo che cercando in rete lo troverai.
A presto!
V.
chiara
carissima
ho letto con attenzione il tuo articolo…sono agli sgoccioli come giorni della gravidanza e sto cercando di realizzare tutto al meglio per l’arrivo della mia piccola.
Per fortuna avro la placenta…ma per caso avresti voglia di spiegarmi come hai fatto a conservarla e a inviarla a mentop?
ho mandato loro una mail…ma temo non mi basti il tempo…mi sento vicina alla scadenza…
secondo te basta congelarla subito poi portarla nel freezer di casa e poi mandare loro cio che chiedono…visto che sara poi arrivato il kit?
tu come hai fatto??
c ‘ e rischio che si deteriori??
per altro..tu dici che poi da li puoi avere rimedi per tutta la vita,cioe??
cosa intendi?
ti ringrazio molto e spero proprio di riuscire a fare tutto in tempo, per me bimba e la placenta!
ciaooooo
p.s se rispondi in privato forse è anche meglio!grazie di tutto
chiara
naturalentamente
Ciao Chiara!
Ti rispondo anche quei perché le info possono essere utili ad altre mamme lettrici, magari…poi ti mando anche una mail.
Io, avendo partorito a casa e avendo già il kit, ho prelevato il campione di placenta dopo qualche ora dal parto e spedito tutto il giorno successivo. onestamente questa operazione di prelievo l’ha fatta l’ostetrica quindi non so dirti se dentro la provetta sterile in cui mettere il campione ci sia un qualche liquido che conservi la placenta.
Sono certa, però, che, qualora non avessi ancora il kit per quando nascerà la bambina, potrai congelare la placenta e prelevare il campione a tempo debito. Ma se partorirai in ospedale, non puoi aspettare di tornare a casa per congelarla, devi farlo subito, altrimenti, sì, si deteriora.
I rimedi che mandano hanno durata di 5 anni, dicono loro, ma i rimedi omeopatici solidi (granuli) hanno di fatto una validità di 15 anni. Considera che si sono 5 boccette con tantissimi granuli ognuna (molti più degli 80 standard dei rimedi della Boiron, per esempio, almeno 4 volte tanto) e ognuna con diversa diluizione. Considera anche che si usano saltuariamente (almeno noi, che abbiamo la fortuna di non ammalarci quasi mai)… per questo dico che durano una vita! 😉
Io ora sono in attesa per la terza volta e non avevo intenzione di far fare ancora rimedi con la nuova placenta, visto che il nostro kit di 3 anni fa non è nemmeno lontanamente dimezzato ancora. Ma mio marito dice che vorrebbe un altro kit, tanto si è appassionato all’efficacia di questi granuli che, tra l’altro sono 100{1cb9e49070c7ea47a30e983aa42d2438c398569dec77b84b253952f15e6e2316} vegani, poiché rivestiti non di lattosio (come la stragrande maggioranza di quelli in commercio) ma di zucchero di barbabietola. 🙂
Stavolta, però, oltre a questi, faremo anche la polvere di placenta da cui poi ricavare creme e altre pozioni magiche per la salute di mamma e bambino. <3
Baci e tantissima luce a te e alla pancia.
Tieni aggiornata sull'andamento delle vostre vicende...una nascita mi mette sempre tanta gioia addosso! 🙂
A presto!
Valentina
Irene
Ciao Vale, partorendo in ospedale si può comunque prelevare la placenta? Dove posso trovare il kit? Il tuo libro mi ha molto incuriosito … spero di trovarlo in biblioteca … ma ne dubito !
naturalentamente
Ire, il libro te lo presto moooolto volentieri!!
Quando sei in zona fai un fischio che te lo passo!
Il prelievo in ospedale penso proprio che si possa fare se li avverti in anticipo: la placenta è di tua proprietà per legge, quindi puoi decidere cosa farne…chiedi a Manu per sicurezza!
Jessica
Ciao, ti ho mandato messaggio privato ma provo a scriverti anche qui!!
Volevo sapere dove si può trovare il kit per la spedizione.
Se sai se bisogna richiederlo direttamente alla Mentop o se si può richiedere in farmacia….
Grazie mille
Articolo interessantissimo
Jessica
naturalentamente
Ciao! In farmacia non credo proprio…puoi richiederlo direttamente alla Mentop oppure all’ostetrica di fiducia che ti segue in gravidanza: a me, lo ha fornito lei.
A presto!
silvia
Ciao, anche la mia ostetrica me ne ha parlato ed è molto interessante per noi che già usiamo rimedi omeopatici, ma trovo difficoltà nel sito tu mi sai dire come si ordina, bisogna madargli una mail o cè un link apposito? e grazie per l’articolo chiarificatore
naturalentamente
Non so aiutarti, purtroppo…a noi ha sempre fornito il kit per prelievo e spedizione la nostra ostetrica…
Grazie a te per essere passata di qua.
Valentina
maria luisa
Ciao grazie al tuo articolo ho contattato la mentop pharma x il kit xò nob sono riudscita ad avere alcune infoemazioni pratiche importanti. magari me le puoi dare tu…entro quanto tempo bisogna prelevare il pezzetto di p
lacenta…e se ne taglio un pezzetto sanguina? Lo chiedo xché dovrei fare il lotus in ospedale ma loro non ne hanno.nessuna esperienza quindi devo essere preparata e ben organizzata…grazie infinite
naturalentamente
Cara Maria Luisa,
Il campione di placenta deve essere prelevato subito dopo il secondamento, ne basta un pezzetto piccolo, come l’unghia di un pollice. Usa delle forbici. Tranquilla, perché non sanguina…solo, magari, prima del prelievo, chiedi permesso alla tua creatura neonata di cedere un pezzetto di placenta, non farlo senza preavviso, perché i neonati avvertono tutto e la placenta è loro. Infine, rendi grazie 😉 Felice di esserti stata in qualche modo d’aiuto. Auguri di luce per la nascita!
Valentina
maria luisa
Grazie infinite per la risposta…farò come dici….con rispetto e gratitudine…mi preoccupavo del sanguinamento xche sarò in un ospedale dove il lotus non è mai stato fatto…e anche xché mi dispiace turbare l integrità della placenta anche se effettivamente ne serve un pezzettino proprio piccino…e grazie x gli auguri, il kit mi è arrivato oggi…ora aspettiamo la nascita….x le mamme interessate basta inviare la richiesta del kit via email, a me è arrivato in 4 giorni. i inviano delle spiegazioni in italiano il.flaconcino in cui mettere la placenta la busta x spedirla già. i.dirizzata a liro e il modulo x ordinare è in inglese. se volete contattare la mentop potete scrivere in inglese e francese x telefono non danno spiegazionite i
naturalentamente
Wow! Utilissimo questo tuo feedback! Sarei proprio curiosa di sapere come procederà la tua esperienza Lotus in ospedale…magari, se ti va, ti scrivo in privato e se sei d’accordo potresti raccontare la tua storia di nascit’a per condividerla qui sul blog. Che ne dici?
Un forte abbraccio
stefania albertini
che meraviglia vale…che esperienza meravigliosa la lotus birth. mi spiace che chris sia vasectomizzato (mi sono pentita di avere appoggiato questa scelta cosi radicale la scorsa estate) ma se per qualche miracolo dovessi mai avere un quarto figlio , non avrei dubbi : parto in casa , possibilmente in acqua , e lotus….e ho trovato interessantissimi i rimedi e i giovamenti che si possono trarre dalla placenta! per me che sono appassionata di fito e omeopatia e cerco di curare sia me che tutta la mia famiglia con rimedi naturali, la lotus birth sarebbe stata il massimo!!! shanti cara vale, sei sempre fonte di ispirazione …❤
naturalentamente
Grazie per aver lasciato il tuo pensiero! Tanta luce a te, anima bella <3
stefania albertini
carissima vale, che esperienza meravigliosa la lotus birth…avessi mai un quarto figlio non ci penserei un solo istante…sei una continua fonte d’ispirazione…attendo con trepidazione un altro dei tuoi post sweet soul..shanti <3 xx
naturalentamente
Io sogno già il quarto…sarò pazza? O solo follemente innamorata?
stefania albertini
ups!! scusami vale, non mi sono ancora rimbambita 😉 ma mi sono accorta di avere commentato due volte il tuo post perche’ il primo commento non mi risultava pubblicato e allora ti ho riscritto…oh well, poco male hahahah 😉 ps e cmq hai tutta la mia approvazione riguardo al quarto figlio !! le mie amiche quando dico che ne farei subito un altro mi guardano stralunate ma io credimi ( anche se ora la vedo un po dura) , non ci penserei un secondo!!!!! shanti e sogni d’oro sweet soul <3 xx
Maria Luisa
ok sentiamoci in privato…un abbraccio!
naturalentamente
Magnifico! baci
Alizee
Ciao! Che bellissime informazioni! Ho dato un occhiata al sito….ma è tutto in tedesco… c’è qualche modo per contattarli in italiano?
naturalentamente
Prova a scrivere loro in Italiano, vedrai che ti daranno risposta in qualche modo. Altrimenti in Inglese…
Sono felice che il post ti sia stato utile.
A presto!