Che cos’è il sambuco?
Il sambuco è una pianta selvatica commestibile, che cresce spontanea sottoforma di arbusto o alberello nei fossi, nei campi, nei luoghi incolti e nei boschi radi, fino a 1200 m sul livello del mare. Può arrivare a misurare fino a 5 m, ha foglie composte da foglioline ovali oblunghe che emanano un odore sgradevole se strofinate, mentre i fiori bianchi piccolissimi, disposti in ombrelle larghe anche 20 cm, hanno un profumo forte e dolcissimo. Quando sono maturi, i frutti hanno l’aspetto di piccole bacche tondeggianti di colore viola scuro-nero.
Nelle tradizioni pagane antiche il sambuco era considerato una pianta magica e sacra, dimora delle fate, e veniva piantato in prossimità delle abitazioni per proteggerle dalla negatività.
ATTENZIONE: il sambuco “buono” (Sambucus nigra L.) non va confuso con il Sambucus ebulus L., dai fiori simili ma con foglie lunghe e strette, che invece non è commestibile.
Fiori di sambuco fritti o frittelle di fiori di sambuco
Da fine aprile a giugno il sambuco esplode nella sua fioritura profumatissima ed è possibile raccoglierne i fiori per varie preparazioni culinarie, una delle più ghiotte delle quali sono le frittelle.
I fiori di sambuco fritti possono essere consumati in versione dolce o salata, aggiungendo dopo la cottura zucchero a velo o malto di riso oppure sale marino integrale.
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Ingredienti:
fiori di sambuco freschi
farina di riso (o farina di grano semintegrale)
acqua gassata freddissima
olio di semi di arachide o di mais
Procedimento:
una volta raccolti, lavati delicatamente e asciugati i fiori, immergerli in una pastella densa fatta di acqua gassata e farina. Friggerli in olio caldo fino a doratura e aggiungere poi sale marino integrale o malto di riso a piacere a seconda dell’uso che se ne voglia fare.
Un piatto sfizioso e a costo quasi zero, che porterà in tavola tutto lo spirito allegro e vivace della Primavera.
Buona raccolta!
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