Sempre meno presente qui sul blog.
Di cose da scrivere ne avrei molte, di riflessioni da condividere, altrettante.
Ma rimando.
Perché intanto vivo il tempo della luce fino a tardi, delle giornate all’aria aperta, del mare, dell’orto, dei pic nic, dei bimbi con me 24 ore – 7 su su 7. Notti e albe di autoproduzioni e lettura (‘che troppi libri sono impilati accanto al comodino).
Una lettrice mi ha scritto proprio qualche giorno fa, chiedendomi quante volte al giorno controlli l’orologio e se avessi mai provato a trascorrere una giornata senza punto farlo.
Le ho risposto che, se durante l’anno scolastico l’orologio è un riferimento per la sveglia, l’orario di entrata a ed uscita da scuola dei figli, il pranzo e la cena, d’estate posso tranquillamente permettermi il piacere di perdere il conto dei giorni e delle ore. Non abbiamo orologi in casa, ma il pc (quando acceso) e il telefono (anche se da Natale non ce l’ho, a dire il vero) forniscono comunque l’ora al bisogno. E poi ci sono sempre le campane della vicina chiesa a ricordarmi il mezzogiorno e le otto di sera!
Vivere senza orologio nel 2017, a meno che non si conduca una vita da eremita, credo sia impossibile. E’ invece impresa facilmente realizzabile poter trascorrere il tempo senza dipendere dalle lancette. In queste settimane e per molte ancora per noi è la “normalità”.
Vivere con lentezza, seguendo i nostri bioritmi e la luce del sole è parte fondamentale del nostro cammino di decrescita felice. Il consumo critico, la sobrietà, la frugalità e il passo a ritmo di stagione. Le piante, i fiori ed i frutti dell’orto ci suggeriscono cosa mangiare; la temperatura, quando riposare. Ed è magnifico, ogni volta, osservare ed osservarsi negli innumerevoli cambiamenti che ci investono, con la rinnovata consapevolezza di essere creature mutevoli nella ciclicità della vita.
Lascio di seguito una serie di foto, che più di qualunque parola sanno raccontare il trascorrere del tempo e delle stagioni.
A presto!