Un freddissimo martedì di febbraio.
Fuori i cani abbaiano, di là lo gnomo appena alzato inciampa su qualcosa e poi viene a svegliare il resto della tribù. Buongiorno mondo!!
Qualche capriola sul letto e Marco sta già pescando nella cassetta fuori dalla porta le arance da spremere (rigorosamente bio, rigorosamente siciliane, rigorosamente del GAS Ciranda). Viaggiamo sul litro abbondante di spremuta freschissima per la colazione.
Ascoltare un po’ di musica, fare un disegno e prepararsi per scuola e lavoro. Maschi partiti.
Cambiare cd, sistemare la cucina, radunare i giochi preferiti sul tavolino. Femmine in forma.
Elena vuole salire di sopra dai nonni per andare in soffitta e salutare i cucciolini, ormai diventati delle vere pesti. Presto raggiungeranno gli altri cani del branco fuori in giardino, ma non prima che passi questo bel freddo. Intanto ce li godiamo a più non posso, coccolandoli come se non ci fosse un domani.
Io ne approfitto per lavare i pavimenti di cucina, salotto, bagno e corridoio, che proprio non si possono più affrontare e chiedono pietà in 7 lingue, implorandomi di conceder loro acqua calda e poco aceto.
Spalanco le finestre. L’aria fredda del mattino entra sfacciata senza chiedere permesso, perché tanto sa di essere la benvenuta. Con lei entrano il canto di un gallo, le grida di un contadino che chiama a squarciagola chissà chi, un po’ di cielo azzurro con la sua luce chiara. Temperatura in casa: 14°. Direi che posso chiudere tutto, accendere un incenso al sandalo e fare qualche ciclo di Surya Namaskara (il saluto al sole).
Prima, però, cambio di nuovo cd, ci vuole qualcosa che concili la pace interiore.
Dal saluto al sole scivolo in varie forme yoga, la sciandomi guidare dalle onde del respiro che attraversano il mio corpo. Trabocco di gratitudine. Sento crescere in me l’energia, il calore, la calma, il rilassamento.
Om shanti shanti shanti.
Hari Om.
Mi sento così bene, così liberata, così trasportata dal respiro e dal nuovo giorno, che sento forte il desiderio di andare fuori e muovermi al gelido sole. Chiamo Elena, che scende subito da me appena le dico che stiamo per uscire. Mentre lei smangiucchia mandorle e banana e prova a mettersi da sola scarpe, cuffia e giacca, io coloro un mandala. Ruota sacra. Cerchio magico. Guarigione. Meditazione.
Partiamo. La piccola guerriera si porta al seguito i suoi amati cane e gatto di peluche, io carico nel baule dell’auto il monopattino e il passeggino, perché il nostro programma è: parcheggiare a 2 km di distanza dalla scuola dello gnomo e andarlo a prendere a piedi.
La cucciola è in vena di passeggiare, come al solito del resto, così il passeggino funge da carrello per trasportare tutto il resto. Osserviamo le colline, la strada, gli alberi…i sassi, il muschio che cresce nelle crepe del marciapiede.
Atto esce da scuola bello carico e assetato. Felice di poter salire e sfrecciare sul suo monopattino. Sulla via del ritorno ci dissetiamo con alcuni succosi e profumatissimi mandarini (come le arance sopra: rigorosamente bio, rigorosamente siciliani, rigorosamente del GAS Ciranda). Arriviamo all’auto e tutti e due, in coro, mi annunciano che sono affamati.
A casa li aspettano gnocchi di polenta e farina semintegrale con asparagi, carote e piselli.
Per me, la quotidiana e tanto cara insalatona: freschissima, crudissima, vitale.
A sorpresa arriva anche il babbo poeta barbuto. Può restare un po’ con noi…quel tanto che basta a farsi qualche coccola e due risate. Poi torna a lavoro e ci rivedremo in tardissima serata, quando i piccoli già dormiranno.
Noi scegliamo i libri da leggere per il riposino pomeridiano. Elena crolla, io pure. Ma lo gnomo mi riporta alla realtà, strappandomi al sonno: “Mamma, facciamo un lavoretto insieme?!”. Cosa m’invento? Mentre ci penso metto sul fuoco i ceci in ammollo da stamattina…stasera, hummus.
La cucina porta sempre consiglio. Il lavoretto ricicloso di oggi è: autorpoduzione di coriandoli. Forbici, vecchie riviste e un contenitore. Pronti, partenza…via!!!
Pausa mela-mandorle.
Qualcuno di là si è svegliato.
Ci strusciamo tutti e tre sul divano come gatti. Gote rosse e bollenti, unghie sporche e visi sorridenti. Tutto regolare, direi. Pronti per la prossima missione.
Il tramonto ci lascia muti e consapevoli di essere dei privilegiati.
Ore 18.00, appuntamento con uno sconosciuto dietro la stazione delle corriere di Jesi. Cosa avete capito?!
Ho risposto ad un annuncio trovato su fb ed ho finalmente comprato una macchinetta per fare la pasta lunga. Ottima marca, ottime condizioni (praticamente nuova), ottimo prezzo: potrebbe tranquillamente essere l’affare dell’anno. E già qui fremono tutti per il collaudo ufficiale.
Si ritorna a casa canticchiando canzoni a random, con intensi filosofici intervalli.
“Mamma, cosa c’era prima prima prima? Prima di tutto? Prima delle case e degli uomini?”
Parliamo di boschi, di distese d’erba a perdita d’occhio, di fiumi e torrenti, di aria immacolata, di animali selvatici in ogni dove… Ci perdiamo un po’ sognando.
Elena recita a ripetizione l’antica filastrocca, diventata ormai quasi un tormentone, tramandata oralmente dalla nonna di mia mamma (e quindi nata chissà quando e dove) ed arrivata fino al 2015 con tutta la sua carica musicale e surreale.
Quando arriviamo a casa, infilo uno nella doccia e concedo all’altra un episodio della Pimpa. Confesso: la preparazione della cena a volte mi vede cedere al pc e ai cartoni. Frustatemi. Fatelo senza rimorsi.
In tre attorno al nostro amato tavolo rotondo ci sentiamo un po’ soli. La barbuta presenza manca eccome. Ci tocca consolarci con hummus di ceci su carote e finocchi crudi, per proseguire con peperone rosso, broccolo, porro e champignon saltati con un finto soffritto e salsa di soia (questa solo per me, però!).
Per smaltire la cena, i bambini sistemano la spesa ed io metto ad essiccare sui termosifoni le bucce di arancia, che diventeranno preziosa polvere per arricchire dolci e biscotti.
La notte chiama. Lo gnomo chiede la storia di Perseo e Medusa. Cucci cucci sul letto a leggere. Lui crolla appena finita l’ultima frase. Io e Elena ci attardiamo ancora un po’ in salotto a giocare e chiacchierare, ma anche lei dà segni di cedimento e dopo un’interminabile ciucciata di tetta depone le armi e si arrende al sonno.
Finalmente sento la chiave che gira nella serratura. Sento i suoi passi che entrano e vedo la sua ombra spuntare accanto al divano.
Finalmente la tribù è al completo.
Finalmente le nostre energie si sono riunite.
Finalmente la notte ci abbraccia tutti insieme.
Finalmente.
E domani, che è già oggi, è mercoledì.
Alice
Che meravigliose immagini. Mi hai fatto sognare. Ti abbraccio forte Vale!
naturalentamente
Graie tesoro!! un abbraccio forte anche a te! A presto :*
Almetta Zingaretti
E’ un mondo meraviglioso il tuo cara Valentina, voluto e creato dalla tua visione della vita positiva, basato sull’Amore e sul Rispetto verso tutto e tutti.
Voi ci insegnate che cambiare ed essere felici si può, basta volerlo. Vi auguro di continuare questo cammino sempre insieme e per lunghi lunghi anni…
P.S. ti leggo sempre con immenso piacere.
naturalentamente
Grazie Almetta!
E’ sempre una grande gioia sapere che mi leggi con piacere…
Un caro abbraccio di luce,
a presto! :*
labalenavolante
Ciao Vale, che meraviglia, una giornata ‘qualunque’ e al tempo spesso così ricca di momenti speciali, come gli occhi di chi li sa cogliere e dar loro il giusto valore.
Una spremuta, l’aria frizzante, momenti di condivisione ritagliando coriandoli… mi rivedo nella semplicità di certi gesti e nel godere di questo presente traboccante di doni, come diceva Kung Fu Panda (pure noi non abbiamo la tivù, per scelta, ma qualche cartone sul pc ce lo concediamo, e Kung Fu Panda è il mio preferito), ‘oggi è un dono, per questo si chiama presente’…
un abbraccio
naturalentamente
Che bello il tuo commento, Vale…o Luci (nonsomaicomedevochiamarti!!). Anche a noi Kung Fu Panda piace un sacco!!! <3 baci grandi
alessandra
Cara Vale prima di tutto complimenti per il tuo bellissimo blog,ogni volta che mi affaccio qui è come essere in famiglia.Ti seguo sempre e per me sei un balsamo per l’anima!Volevo chiederti se per colorare i mandala usi un criterio in particolare oppure il tutto è libero?Visto poi che sei una fonte infinita di saggezza hai da consigli armi qualche rimedio floreale per l’ansia?Grazie di cuore tanta luce.Alessandra
naturalentamente
Cara Alessandra, ciao!
Il rimedio floreale per l’ansia che posso consigliarti è una misceli di fiori che il dottor Bach aveva creato appositamente per combattere gli stati d’ansia o come rimedio di emergenza per traumi psichici e fisici. Si tratta del Rescue Remedy e contiene: Star of Bethlehem per assorbire gli shock, Rock Rose contro il panico e il terrore, Impatiens per diminuire la tensione e lo stress mentale, Cherry Plum contro la paura di perdere il controllo e Clematis per evitare di perdere la conoscenza. Queste gocce (4 sotto la lingua all’occorrenza) si possono usare in ogni momento di paura, ansia, rabbia, turbamento, smarrimento, tensione… Io ne tengo sempre una boccetta in casa: può sempre tornare utile, anche per curare scottature, piccole ferite o tagli. Sono ottime come rimedio di emergenza anche per bambini che siano stati scossi da una scena violenta o da una delusione, o nei casi in cui sono particolarmente agitati, intrattabili, “capricciosi”. Essendo un rimedio di emergenza, pur non avendo controindicazioni, va usato con parsimonia e non regolarmente. Tuttavia, puoi usarlo, se ti serve, per qualche giorno in periodi di particolare stress o preoccupazione, magari assumendo il rimedio 3 volte al giorno. E’ un ottimo aiuto per riarmonizzare il nostro organismo, la nostra mente e il nostro spirito.
Ottime contro l’ansia sono anche le lunghe passeggiate nella natura! 🙂
Un forte abbraccio e a presto
Serena di Enjoy Life
Bello questo racconto di una tua giornata…..mi è sembrato di essere lì con voi ^_^…….una giornata qualsiasi che, se vissuta consapevolmente, diventa speciale!
Un abbraccio
Serena
naturalentamente
Ciao cara!
Ricambio l’abbraccio col cuore.
A presto! :*
Gengyskenk
sembra di sentire odori, vedere colori e sentire rumori mentre si leggono le tue parole…grazie per condividerle con noi <3
naturalentamente
Tesora mia!!
Spero di rivederti presto prestissimo <3
Un caro abbraccio di luce
Robi
Mi hai strappato un grande sorriso 🙂 ti abbraccio
naturalentamente
Come sempre, ricambio l’abbraccio con immenso calore :*
Dida
Wow che giornata qualunque!!!!!Immagino come saranno gioiose quelle speciali! Mi rivedo molto nella tua routine e nelle tue parole di apprezzamento per la vita nelle sue più varie manifestazioni. Sono belle anche quelle giornate imperfette quando sai cogliere l’istante in cui diventano uniche per un gesto, una parola, uno sguardo, magari anche un silenzio.
Mi è piaciuto molto questo post e leggendolo ho sentito nel profondo che la vita sarà pur fatta di luci e ombre anche per te, la tua anima ti guida a vedere e valorizzare soltanto la luce!
Continua a illuminarci stellina!
naturalentamente
Sei sempre molto dolce, Dida cara.
Ho sempre avuto una forte propensione al pensiero positivo, ma devo dire che da quando ho trovato la mia anima compagna, il mio amor, ho imparato sul serio a guardare solo la luce, la sciando che il buio mi scivoli alle spalle.
Un fortissimo abbraccio a te e Soli, cara amica virtuale
Francesca
che bella questa giornata qualunque piena di emozioni, di calore, di colori, di profumi, di natura e di buon cibo sano….che meraviglia!!! Un giorno tornerò anch’io a vivere in campagna dove sono cresciuta…spero che quel giorno non si faccia attendere molto…Un abbraccio, è sempre un piacere venire qui a leggerti
naturalentamente
Ciao Francesca!
Il ritorno alle origini è sempre un’emozione forte e meravigliosa e sicuramente al momento più giusto arriverà! Che i tuoi sogni si avverino tutti! :*