Tante tantissime volte mi è capitato di sentirmi dire che l’allattamento è un privilegio di cui non tutti i bambini possono godere, che solo le mamme casalinghe possono permetterselo, che non è cosa per donne che lavorano, che è impossibile da realizzare quando si trascorrono molte ore fuori casa lontane dai figli.
Io sono una casalinga-mamma a tempo pieno e le mie risposte a riguardo non fanno testo.
Ma ho una sorella che lavora a tempo pieno e che allatta in tandem due bambini: uno di quasi 4 anni e uno di 1 anno. Una delle mie migliori amiche lavora a tempo pienissimo, facendo anche orario continuato fino alle 8 di sera, fine settimana inclusi: ha allattato il primo figlio fino a 5 anni e sta ancora allattando il secondo, di 2 anni e mezzo. Ci sarebbero tanti altri esempi che posso portare a dimostrazione del fatto che allattare a lungo si può, che seguire i tempi dei nostri cuccioli è possibile, e che l’unica condizione per farlo risiede nella nostra disponibilità ad accogliere le richieste dei bambini. Anche quando dobbiamo o vogliamo mantenere il nostro lavoro.
Vista la popolarità riscossa dall’articolo sull’ allattamento a termine, mi ritrovo a ricevere numerosi messaggi da parte di mamme lettrici del blog che mi chiedono consigli e pareri su come affrontare alcune questioni legate all’allattamento, come la stanchezza, le critiche degli altri, i commenti poco felici dei pediatri…e il ritorno a lavoro.
Qualche settimana fa, Giovanna mi scriveva:
Ti volevo chieder un consiglio se posso…
Io ho un figlio di 15 mesi che ancora allatto al seno.
Ora devo assentarmi per lavoro per due tre giorni, è la prima volta che lo lascio da quando è nato…
Secondo te come posso fare per non interrompere l’allattamento?Mi preoccupa sopratutto la nanna serale…ancora lui si addormenta con il seno e la notte ciuccia svariate volte…
Io non ho potuto che darle il mio sostegno esprimendole tutta la mia solidarietà e comprensione, cercando di tranquillizzarla, esortandola ad avere fiducia nelle competenze del suo bambino e nello speciale rapporto di fiducia e complicità instaurato in questi 15 mesi di vita insieme. Le ho consigliato di di fare una piccola scorta di latte da poter dare al suo bimbo col biberon quando lei fosse stata assente e comunque di prepararlo alla sua partenza, spiegandogli che sarebbe tornata presto e che lui sarebbe stato al sicuro con il babbo, nell’attesa del ritorno. Le avevo anche consigliato di continuare a tirarsi il latte con un tiralatte o manualmente, in modo da non interrompere bruscamente la richiesta, per evitare dolorosi ingorghi al seno.
Con immenso piacere, proprio ieri ho ricevuto un altro messaggio di Giovanna:
Ciao Valentina, scusa il disturbo, volevo aggiornarti sulla questione sopra. 🙂
Allora, la trasferta per lavoro è andata molto meglio di quanto mi aspettassi… Riccardo è stato solo con il babbo per 3 notti intere, durante le quali si è svegliato pochissimo e si è riaddormentato quasi subito senza la tetta. La sera, per addormentarsi, mio marito ha dovuto cullarlo una mezz’oretta, ma non ci sono stati grossi problemi. Io mi sono strizzata il seno per tutto il periodo in cui Riccardo non ha ciucciato in quanto mi si riempiva di latte facendomi un po’ male, ma sono riuscita a tenere la cosa sotto controllo.
Non mi ero tolta il latte, tanto sapevo che Riccardo il biberon non lo avrebbe preso e mi chiedevo se al ritorno avrebbe rivoluto ciucciare… Beh, appena mi ha rivista, è scoppiato in un pianto lamentoso, dolcissimo, come a dire ” ma dove sei stata mammina?”, povero cucciolo, e ha indicato immediatamente il seno. Inutile dire che è un poccione professionale! Mi ha svuotato le tette in un batter d’occhio, quando io ci riuscivo a mala pena in mezz’ora di spremitura! Insomma, la vedo ben lontana la fine dell’allattamento, ma va bene così. 🙂
Con il permesso di Giovanna riporto qui sul blog la sua esperienza, affinché possa servire da incoraggiamento e sostegno a tutte quelle mamme che, come lei, sono alle prese con un lavoro impegnativo che sembra inconciliabile con una genitorialità ad alto contatto. Non temete, mamme: volere è potere!! 😛
Riccardo sapeva bene che la sua mamma sarebbe tornata e che quel distacco non era frutto di un rifiuto ma solo un momento di passaggio. La comunicazione fra mamma e bambino è fondamentale, stabilisce una tacita intesa che durerà nel tempo e che farà da pilastro al loro rapporto anche a lungo termine. Finché ci sarà comunicazione, finché ci sarà questa tacita intesa nutrita da fiducia ed ascolto quotidiani, tutto verrà da sé. E non ci sarà bisogno di chiedersi se e quando dovrà finire l’allattamento: tutto è in eterno divenire, ed anche il rapporto col seno materno lo è… Lasciamo che i tempi maturino spontaneamente, fidiamoci delle competenze dei nostri cuccioli e del nostro istinto mammifero. L’Amore tutto può.
Buon allattamento, mamme!! 🙂
Se avete delle esperienze da raccontare, se vi fa piacere condividerle, scrivetemi. Potreste essere di grande aiuto ad altre mamme in difficoltà.
Dida
Post molto bello! 🙂 I miei complimenti a Giovanna!
naturalentamente
Ti aspettavo! 🙂
Grazie per esserci sempre, Dida cara… :*
grazia
Bello l articolo io ho un bambino di un anno che ho allattato poco e il secondo in arrivo tra tre mesi con il quale spero l allattamento vada meglio. Pensi che il primo possa richiedere il seno?
naturalentamente
Ciao Grazia, benvenuta!
Quanti anni il primo bimbo? La questione seno è delicata e imprevedibile, nel senso che ogni bambino la vive a suo modo, anche a seconda delle sensazioni che gli arrivano dalla mamma. So di bambini che hanno ripreso la tetta alla nascita del fratello o della sorella, quindi ritengo sia una cosa possibile e naturale, ma è possibile anche che non ci sia alcun ritorno al seno. Non farti aspettative, prendi quello che viene con serenità e sii fiduciosa sulle abilità del tuo corpo e sulle competenze del nascituro. Se dovessi avere dei problemi con l’allattamento o dei dubbi, non esitare a contattare una consulente della Leche League: ne trovi in tutta Italia, disponibili ad incontri gratuiti per il sostegno e la promozione dell’allattamento al seno.
Tanti auguri di cuore,
Valentina.
Cinzia
Che bel post!
Ne avevo proprio bisogno!
Sono mamma di una bimba di sette mesi e mezzo che allatto felicemente al seno, tra un mese e mezzo dovrò tornare al lavoro (non per mia “libera” scelta, né per carriera o gratificazione personale, ma per necessità), e sono molto angosciata al pensiero di lasciarla… noi siamo ad alto contatto, ho paura del distacco, anche se solo per qualche ora…spero di poter continuare ad allattarla finché lo vorrà, nonostante il lavoro!
Ogni tanto mi faccio prendere dallo sconforto, poi invece voglio pensare che sia competente, che ce la faremo!
naturalentamente
Ce la farete di sicuro, cara Cinzia!!! Quando comincerai a lavorare la tua bimba avrà 9 mesi e sarà pronta ad adeguarsi a piccoli cambiamenti. L’alto contatto aiuta molto nella costruzione dell’autostima, della sicurezza di sé e dell’autonomia. Stai facendo un ottimo lavoro, continua così!!! Non dubitare mai delle competenze della tua cucciola…parla con lei, spiegale quello che sta per accadere, falle sentire che tu ci sarai sempre e comunque, nonostante il distacco necessario che avrete per qualche ora. Avrete modo di vivere la gioia piena del ritrovarvi al tuo ritorno, vedrete il vostro rapporto da una nuova prospettiva, crescerete insieme!!
Ogni cambiamento è un arricchimento se vissuto in tutta consapevolezza e con il cuore aperto all’ascolto e all’accoglienza.
Brava mamma, Cinzia!! Buona fortuna e un grande abbraccio di luce <3
Cinzia
Grazie…le tue parole mi aiutano…mi danno forza…grazie davvero! Continuo a seguirti…il tuo blog é bellissimo, pieno di spunti e di idee!
Un abbraccio!
naturalentamente
Sono davvero felice che le mie esperienze e riflessioni servano da sostegno e “ispirazione” ad altre mamme, donne, persone alle prese con la famiglia e la vita tutta! Credo fermamente nel valore della condivisione e nella forza dell’unione di intenti.
Non siamo sole!
Shanti!
Cinzia
Hai ragione! A volte una pensa di essere la sola a vivere certe esperienze, poi quando si condividono le proprie emozioni con altre persone e si scopre di non essere sole é bello! Come sul tema dell’allattamento…
naturalentamente
Sul tema dell’allattamento ho intenzione di scrivere ancora molto e molto altro…ce ne è tanto bisogno.
Delia
Che bello leggere questa testimonianza, cade proprio a fagiolo… la prossima settimana dovrò lasciare due notti il mio tato di 16 mesi, felicemente tettofilo. Ho molta paura per le notti tanto da aver fatto la prima trasferta con marito e figlio a seguito 🙂
Ho paura della sua sofferenza e di non saper gestire un seno già di per sé molto portato ad ingorghi e mastiti… speriamo bene
naturalentamente
Andrà tutto bene!!
Fammi sapere…
Un abbraccio