Qualche giorno fa ho letto il carinissimo post di Aga nel suo blog MAMMAger, intitolato “Ho bisogno di 5 minuti per me!…quindi apro il mio armadio pieno di tesori!”.
Quante mamme usano lo stratagemma del gioco nascosto da tirar fuori nelle situazioni di emergenza per ammaliare i piccoli di casa e tenerli buoni per un po’?
Bhè, io sono una di quelle mamme e, devo dire, col tempo ho perfezionato l’arte del gioco specialissimo da sfoderare quando proprio ho bisogno di farmi una doccia o anche “solo” di due chiacchiere al telefono con un’amica. 🙂
Come promesso ad Aga, condivido volentieri alcuni dei miei assi nella manica, che non sono propriamente giochi, quanto piuttosto attività eco-logiche a costo (quasi) zero che impegnano le mani e richiedono una certa concentrazione, in modo da assorbire per bene (almeno per alcuni minuti! 🙂 ) l’attenzione di gnomi e piccole guerriere.
Tengo sempre in casa un sacchetto di farina non di eccelsa qualità, di quelle economiche insomma, da destinare solo ai pasticci dei bambini. Attilio è stato una appassionato impastatore sin da piccolissimo e pare che Elena stia seguendo le sue orme 🙂 . Fornisco ai bambini una ciotola larga dai bordi non troppo alti, un bricchetto con dell’acqua, la farina, un cucchiaio di legno, una forchetta, una spatola rigida (di quelle che si usano per pulire le spianatoie dopo la panificazione) e anche il mattarello. Vedendomi molto spesso maneggiare acqua e farina nelle mie autoproduzioni di pane, pasta e dolci & co. sanno come procedere…e comunque li lascio fare, in modo che si autoregolino sulle quantità degli ingredienti a seconda della consistenza che vogliono ottenere. Noi abbiamo un piccolo tavolo in legno con seggioline a loro misura, ma a volte Attilio preferisce mettersi in ginocchio su una sedia e lavorare sul tavolo grande per stendere le sue pizze giganti. 😀
Ovviamente questa attività richiede poi qualche minuto per la pulizia del pavimento e del tavolo, ma possiamo sempre sfruttare la cosa come occasione educativa per i piccoli: armateli di spugna e scopettina e sapranno stupirvi!!
TRAVASI
Quella dei travasi è un’attività montessoriana che stimola i bambini a familiarizzare con le consistenze dei materiali e le quantità. Utilissima per sviluppare la concentrazione anche in bambini molto esuberanti e poco portati al gioco statico (come Attilio), riesce a catturare l’attenzione anche per tempi insperati e può essere adattata a di verse età. L’occorrente necessario: un largo vassoio in cui disporre i diversi contenitori; barattoli di plastica, latta, vetro, legno di forma cilindrica con apertura larga e di varie dimensioni (tipo portapenne o i barattoli contenenti l’amido di riso per il bagnetto); scatolette; ciotole; bicchieri; tazzine. Il materiale da far travasare va scelto in base all’età: per i più piccoli, meglio pasta di grosso formato (rigatoni, mezze maniche); poi via via si può passare alle noci, ai fagioli, al riso, alla farina di mais…e all’acqua. In questo caso sarebbe utile e divertente dare anche imbuto e bottigliette). Il vassoio può essere omesso, ma io lo trovo di grande aiuto perché circoscrive l’ambito di azione del travaso e rende più facile al bambino l’organizzazione spaziale, oltre ad agevolare poi la pulizia post gioco (sempre da fare coinvolgendo i piccoletti!).
CESTO DEI TESORI
Ideato dalla pedagogista britannica Elinor Goldschmied, è un gioco molto educativo ed appagante per i bambini molto piccoli, di età compresa tra i 5-6 mesi e i 12 mesi circa, ovvero nella fase in cui riescono a star seduti da soli e ancora non camminano (quindi ormai noi siamo fuori tempo massimo!). Si tratta semplicemente di un cesto, appunto, meglio se tondo e senza manici e di materiale naturale (vimini, paglia) da riempire con oggetti e materiali naturali e diversi per natura, consistenza, forma, colore, dimensione. Pigne, ciottoli, grosse conchiglie, cucchiai di legno, mazzi di chiavi, pezzi di stoffa, pon pon, pettini in legno (con denti arrotondati), scatolette di cartone magari con coperchio, scatolette impagliate (tipo quelle del tè del commercio equo e solidale)…spugnette, gomitoli di filo, mollette per i panni in legno, noci, castagne, noccioli di avocado…e quello che la fantasia e la casa vi suggerisce. C’è da rimanere sbalorditi di fronte all’interesse suscitato nei piccoletti dal cesto dei tesori. Osservano, scelgono, afferrano, toccano, esplorano l’oggetto con tutti i sensi…lo abbandonano, ne scelgono un altro, riprendono il vecchio, scrutano… Il tutto si svolge sul pavimento, sopra un tappeto o una coperta, con qualche cuscino intorno per rendere l’ambiente più comodo ed accogliente.
Mai buttare scatole e scatoloni!!
Le varie facce di cubi e parallelepipedi di cartone si trasformano in grosse “tele” sulle quali far sbizzarrire i nostri artisti in erba! 🙂 Attilio adora disegnare, colorare e dipingere e Elena, che lo segue in tutto, non è da meno. Quando voglio stupirli e tenerli buoni per un po’, questo è uno dei miei assi nella manica preferiti. Si esaltano sempre di fronte alle dimensioni della superficie da colorare, visto che di solito usano dei normali fogli da disegno. Lascio che sguinzaglino la loro creatività con acquarelli, tempere o colori a dita sempre con la promessa che l’opera d’arte finale verrà esposta in casa (che ormai è una sorta di mostra permanente!) come gran pezzo d’arte contemporanea. 😀 Ne risultano sempre delle vere meraviglie e il cartone, piuttosto rigido, impedisce all’opera di sgualcirsi garantendone un’ottima durata nel tempo. Alcuni di questi bei quadri di cartone li abbiamo portati in dono ad amichetti o parenti per Natali e compleanni ed hanno fatto sempre una gran figura!SBUCCIARE CAROTE, PATATE E ARACHIDI
Qui è necessaria una certa manualità da parte del bambino, soprattutto per la sbucciatura di carote e patate che richiedono l’uso del determinato attrezzo. Dai due anni, secondo la mia esperienza, si può tranquillamente far fare questa attività. E’ importante che i bambini abbiano già visto svolgere queste operazioni da un adulto più volte, in modo che sappiano come muoversi e comprendano il corretto uso di un attrezzo come il pelapatate. Per le arachidi, invece, si può fornire uno schiaccianoci o una tazzina da caffè di ceramica spessa (tipo quelle del bar) con cui schiacciare le noccioline per facilitare la rottura del guscio. Quale che sia la scelta, dare sempre due recipienti: uno per mettere le bucce e l’altro per mettere il vegetale sbucciato. Si può cogliere l’occasione per chiedere ai bimbi di gettare le bucce nel secchiello dell’umido: in questo modo aumentiamo anche il valore educativo dell’attività, già di per sé importante per lo sviluppo dell’autonomia e della manualità.
NOTA:
in famiglia siamo tutti molto propensi (nonni inclusi) a far maneggiare oggetti di uso comune ai nostri bimbi sin da piccoli, in modo da farli familiarizzare con il peso delle cose e di far loro esperire in prima persona il corretto uso di ogni oggetto (sotto supervisione da parte di un adulto per le prime volte, naturalmente). Quindi non esitiamo a dar loro bicchieri di vetro o forchette, ma con le dovute accortezze e dopo le giuste valutazioni, poiché non tutti i bambini sono uguali. Ma generalmente, riponendo fiducia in loro e mostrando ripetutamente, con serenità e senza atteggiamenti da addestratori, come vanno usati gli oggetti, i bambini ci emuleranno e apprenderanno in fretta il da farsi, senza alcun pericolo.
Ecco, questi sono alcuni degli escamotages che uso nei momenti in cui non riesco più a contenere le mie due piccoli pesti e magari non è possibile mandarle fuori a raccogliere le fragole o a giocare coi cani o a lavare le biciclette 🙂 .
Rispettosi dell’ambiente perché eco-logici!
Alla portata di tutte le famiglie perché a costo (quasi) zero!
Anche io, come Aga-MAMMAger, sono curiosa di sapere cosa vi inventate quando avete bisogno dei vostri 5 minuti.
Quali sono i vostri giochi speciali, i vostri assi nella manica? Raccontatemi… 😉
Aga
Ciao Vale!
Ma sei una mattiniera tu!:-)))
Mi fa molto piacere che hai preso lo spunto dal mio post per scriverne uno meraviglioso, tutto a modo tuo; grazie che hai colto l’idea! E non poteva che essere uno con dei spunti eco…:-)))
Devo dire che mi ritrovo molto anche nelle tue idee, anche se non sono proprio i miei “assi nella manica”, in quanto alcune di queste attività preferisco ancora “sorvegliare”…;-))) Tipo preparare qualcosa da mangiare. O dipingere. Guardando il mio blog avrai forse visto che a casa nostra con i colori si pasticcia spesso e volentieri, abbiamo fatto anche i travasi che piacciono molto. Qualche tempo fa ho preparato per Adele anche il suo cestino di tesori:-))) Quella di cartoni è un’ottima idea di riciclaggio, poi ai bambini – chissà perché – giocare con i cartoni piacciono già da quando sono piccolissimi!
Per sbucciare patate credo sia ancora presto per Anastasia (per ora sbuccia mandarini e toglie noccioli alle ciliegie), ma sono della tua stessa idea: non abbiamo il timore di far maneggiare a nostra figlia gli oggetti più delicati come il vetro (anche su questo ho scritto un post;-))), o “pericolosi” come un coltello. Quindi condivido in pieno il tuo pensiero di dare fiducia ai bambini – sempre:-)))
Un abbraccio, buona domenica!
naturalentamente
Ciao Aga!! Benvenuta!!
Io sono nottambula e mattiniera…mi piace dormire nelle ore centrali della notte e poi magari farmi un pisolo dopo pranzo coi bimbi. 🙂
L’impasto di acqua e farina, quando lo fanno in autonomia, non lo cuociamo: al massimo lo facciamo seccare per continuare a giocarci nei giorni successivi. Se l’impasto è destinato alla tavola, allora usiamo farine giuste e anche io supervisiono. 😉
Mi piace sempre molto prendere ispirazione o collaborare in qualche modo con blog che hanno pensieri e intenti comuni al mio: credo che il camminare a braccetto doni un valore aggiunto al lavoro del singolo.
A presto, allora!! baci
Alice
Io purtroppo non sono ancora mamma, ma ritengo questo post semplicemente meraviglioso…mi hai dato dei bellissimi spunti per approfondire sul tema dei giochi ecologici, utili ed educativi, ai quali ricorrerò senz’altro molto di più rispetto ai giochi “commerciali”, che servono solo ad arricchire tasche altrui e ad impoverire la creatività dei bambini…che dire, grazie mille 🙂
naturalentamente
Ciao Alice! Ben contenta che questo post possa esserti d’ispirazione… In realtà i bambini hanno bisogno di un nulla per divertirsi e sperimentare universi sempre nuovi e creativi! Un’altra attività in cui mi piace coinvolgerli è innaffiare i fiori o raccogliere le foglie secche in giardino…si finisce irrimediabilmente per parlare delle forme e dei colori di queste meravigliose piccole creature vegetali, dei nomi delle piante, delle stagioni, dei cicli della natura. E così, una semplice attività quotidiana diventa spunto educativo importante per noi e per i nostri cuccioli. Un abbraccio
Marta
quante dritte Vale, grazie!! fra un po’comincero’ dal cestino dei tesori per poi passare ai travasi con Greta! 🙂 Linda invece ormai si fa strada da se in tutto prediligendo cucina e disegno :d a presto!
naturalentamente
A presto, cara! Un bacio a tutta la tribù! 🙂