Nei germogli è racchiusa l’essenza più pura della vita vegetale.
Il momento di massimo splendore di una pianta, a livello nutrizionale, risiede proprio nel germoglio. Un’esplosione di vitalità sottoforma di carboidrati, vitamine e sali minerali. Un dono della Natura alla portata di tutti, ma spesso dimenticato o addirittura sconosciuto.
Come coltivare i germogli in casa
Nei negozi di alimentazione naturale o negli stores on line, potrete trovare tantissimi tipi di semi da far germogliare: dal fieno greco al girasole,dalle lenticchie ai fagioli azuki, dall’erba medica al grano saraceno. Esistono degli appositi germogliatori in commercio, sia in plastica che in terra cotta, ma io ottengo ottimi risultati utilizzando semplicemente dei barattoli di vetro, dei recipienti per alimenti o un colino a maglie strette.
Non servono nessuna particolare abilità né il pollice verde:
- tenere in ammollo i semi per una notte (anche se il tempo di pregerminazione può variare da seme a seme)
- disporli in un recipiente che permetta il passaggio dell’aria
- sciacquarli (e scolarli) un paio di volte al giorno fino a germogliatura
- “raccoglierli” quando avranno raggiunto i 2-4 cm di altezza
- si conservano in frigo in contenitori ermetici, fino a 4-5 giorni.
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Quali germogli coltivare?
Fra i tanti, consiglio:
- lenticchia
- soia
- cavolo
- fieno greco (trigonella)
- girasole
- zucca
ATTENZIONE!!!
I germogli di solanacee come patate, peperoni e melanzane non vanno mangiati, perché tossici!!
A seconda del seme che sceglierete, avrete un germoglio dal gusto diverso…sperimentate e datevi il tempo di apprezzarli in tutta la loro freschezza ed unicità.
Uso dei germogli in cucina
I germogli si possono utilizzare nelle insalate, per la farcitura di panini, tramezzini e piadine, per arricchire qualunque piatto vi venga in mente, sia crudi che saltati velocemente in padella.
Probabilmente avrete già assaggiato i germogli di soia,molto usati nella cucina orientale, ormai facilmente reperibili anche al banco frigo dei supermercati.
Ma la cosa migliore resta sempre l’autorpoduzione, per avere la certezza della qualità di cosa andrete a mangiare e per risparmiare dannosi imballaggi all’ambiente.
5 buoni motivi per coltivare i germogli in casa:
- è semplice;
- è economico;
- non serve un’attrezzatura particolare;
- sono super nutrienti (i germogli fanno parte dei cosiddetti superfood);
- ci riconnettono al miracolo della vita.
Se non sei ancora convinta/o, ti invito alla lettura di questo post, scritto dall’amica Serena.
A presto, al prossimo consiglio veg!
Aga
é da un po’ che ci penso a cominciare a coltivarli (e mangiarli – il tuo post mi da una spinta in più).
lo faceva mio padre quando ero piccolina per cui il discorso dei germogli non mi è nuovo.
un bacio!:-)))
naturalentamente
Davvero?! Che bravo babbo!! 🙂 Vai, allora, cosa apsetti? 😉
Aga
A distanza di tempo posso permettermi di dire che mio padre era “avanti” in molte cose…;-)))
naturalentamente
Buon sangue non mente, direi… 😉
Serena di Enjoy Life
W i germogli!!!!
Condivido pienamente i tuoi 5 buoni motivi per farli in casa!
Grazie per aver indicato il mio post sui germogli ^_^
Ciao Vale, un grande abbraccio 🙂
Buona serata
Serena
naturalentamente
Era il minimo…ricambio di cuore l’abbraccio. baci!