“Se un bambino a 4 anni ancora cerca la tetta, evidentemente gli manca qualcosa”
cit. una mamma che ha deciso (su consiglio della ginecologa) di interrompere l’allattamento dopo 7 giorni dalla nascita del suo cucciolo causa ragadi ai capezzoli, prendendo delle pastiglie per “mandare indietro” l’abbondante latte.
*Gli mancano le forzature.
*Gli mancano le imposizioni.
*Gli manca un entourage impreparato a difendere e sostenere la mamma dal peso dei condizionamenti sociali che la spingono ad abbandonare l’allattamento.
*Gli mancano due genitori che vogliono adultizzarlo a tutti i costi.
*Gli manca una madre che si sente defraudata della sua autonomia di donna moderna.
*Gli mancano i denti permanenti: denti da latte = autorizzazione ad essere un lattante.
*Gli mancano anni trascorsi a succhiare un tappo di gomma, detto ciuccio o succhiotto.
*Gli mancano biberon di camomilla per placare il pianto notturno.
*Gli mancano integratori vitaminici.
*Gli mancano insicurezza e scarsa autostima.
*Gli manca la fretta.
*Gli manca il senso di abbandono.
*Gli manca il latte di crescita.
*Gli manca una famiglia circondata da soli cattivi consiglieri.
Una mamma che allatta un bambino ormai “grandicello” è spesso considerata una mamma egoista, morbosa, che non sa staccarsi dalla sua creatura, che non vuole lasciar andare dal nido il suo uccellino, che non stimola all’autonomia, che vizia, che opprime.
Le mamme che allattano a lungo sono delle clandestine, operano in sordina, di soppiatto, come ladre. Peccano di impudicizia, sono eccessive, esibizioniste, carenti d’affetto.
Si sentono sole, ma io voglio gridare ad ognuna di loro che NO, NON SONO SOLE!!!!
Sono mamme guerriere di Pace, partigiane di un istinto mammifero naturale che la modernità sta cercando di strapparci via. Sono mamme che meritano di camminare a testa alta e a tette al vento, perché dai quei capezzoli sgorgano Amore e nutrimento per l’anima dei loro cuccioli.
Tra mille fatiche, tante peripezie, nottate turbolente, poppate estive sudate, posizioni improbabili, dita puntate, sguardi curiosi, commenti infelici, magliette sformate e seni provati, l’allattamento resta sempre e comunque il più grande dono che possiamo fare a noi stesse, ai nostri figli e al mondo intero.
Latte materno come linfa vitale per un futuro sano e pieno di luce.
“Ma perché ancora ciucci, ‘che ormai sei grande?!”
“Comunque io sono solo un bambino, e i bambini ciucciano la tettina!”
“La tettina di mamma mi piace tanto perché profuma come un fiorellino…è calda calda, ma non c’ha la febbre! E quando voglio una coccolina posso anche fare merenda con il latte!”
Con questo post partecipo all’iniziativa “Io allatto alla luce del sole 2014”
Dida
Bel post!Mia figlia fa 3 anni ad ottobre e canta la canzone di Heidi dicendo “…neve bianca, sembra latte di …. TETTA…!!!”(invece che NUVOLA!). E’ proprio vero, la difficoltà di allattare a lungo termine è trovare la tranquillità di poterlo fare in pace, invece non c’è persona che non dica la solita frase sterile e ritrita “Ma ancora ciucci? Adesso basta che sei grande.” qualcuna ha anche osato dire “Che vergogna.” , mi è anche stato chiesto “Ma la vuoi allattare fino a 20 anni?”.
Che dire….forza mamme, coraggio!!!
naturalentamente
L’insensibilità di certa gente mi lascia basita… Grandi Dida e Solidea!!! 🙂 Vi abbraccio
vincenzo
Ma quante cavolate! un bambino di 4 anni ancora con la tetta in bocca!!!??? Sinceramente i bambini allattati a lungo che io conosco sono tutti un pò isterici. Dovunque si trovino, appena qualcosa non gli garba, cominciano a chiedere la tetta e se la mamma dice “no, magari dopo” iniziano le crisi isteriche….una volta uno (aveva all’epoca poco più di 3 anni) ha cominciato a mordersi le braccia e a prendersi a schiaffi in testa! E questo sarebbe l’equilibrio psicologico che il tanto vantato allattamento prolungato dona ai bambini? Diciamo la verità per cortesia!
naturalentamente
Benvenuto Vincenzo! Grazie per il tuo contributo… Onestamente credo che un bambino isterico a 3 anni e che si prenda a schiaffi o a morsi abbia problemi ben più seri di una tetta concessa. La verità è che sono poche le famiglie disposte a mettere come priorità i bisogni dei bambini. Shanti.
Lara
Scusa vincenzo…..non ti commento neppure perche’probabilmente tu sei uno di quelli che avrebbe voluto la tetta ma la tua mamma ha detto no… Basta sei grande
naturalentamente
Un applauso a te, Lara!
Serena
Come ti capisco.. La mia bimba fa 4 anni a luglio .. Ma noi duece ne freghiamo di questi commenti! Anzi più ne fanno e più ci esibiamo! Non hanno una briciola di umiltà e di buon senso queste persone che si permettono di criticare, senza neanche documentarsi prima…sono degli ignoranti in materia e qualcuno dovrebbe spiegare a questi impostori che tra i tanti benefici per il bambino, l allattamento prolungato protegge anche la donna dal tumore al seno!
Serena Pennacchia
naturalentamente
Grazie per la tua testimonianza, Serena. Un abbraccio
Daria
Come ti capisco! Le mie si sono staccate autonomamente con l’arrivo del fratello – sorella successivo, ma finchè hanno voluto io ho continuato ad allattarle anche in gravidanza… Purtroppo la maggior parte delle persone è decisamente poco informata o mal informata e non perde occasione per elargire consigli non richiesti. Io non sopporto proprio quando si rivolgono al bambino, una volta una signora ha detto ad Elena (che aveva circa 2 anni e mezzo) che era “brutto da vedere” una bambina così grande che ciucciava…
naturalentamente
Lasciamo stare… Qui da noi c’è gente che si è permessa di dire ad Attilio “Zozzone!”…stavo per scatenare una rissa… 😉
Dida
Io talvolta temo che questi sgraditissimi commenti influiscano negativamente sul suo rapporto con il seno. Forse vi farò ridere, ma Soli ha una vera e proprio relazione con il seno, e ho paura che non lo viva serenamente ma che provi lei stessa vergogna o che senta che sia sbagliato, insomma che perda la spontaneità e la naturalezza. Purtroppo anche chi “approva” o accetta che prenda ancora il seno non manca di intromettersi, vuoi anche scherzosamente, ironizzandoci sopra con frasi del tipo: ” Adesso ciuccio io la tetta” oppure “E’ mia quella tetta lì” che se pur senza cattive intezioni io lo vivo sempre come un’invasione dei fatti miei. Vio che ne pensate? Come se due persone che stanno insieme fossero interrotte o commentate tutte le volte si danno un bacio o si abbracciano…
naturalentamente
Wow! Qui interpreti alla perfezione il mio pensiero…anche io ho questa sensazione-timore. Ma credo sia più una questione nostra di mamme adulte e razionali. I bambini, almeno Attilio, non ne vengono scalfiti. Se la disponibilità della mamma rimane intatta, la complicità resta, il piacere anche, e i bambini se ne fregano delle pressioni esterne, perché tanta è la potenza del rapporto intimo stabilito con la tetta. All’uscita della scuola Attilio mi si fionda al seno e sono io quella che si “vergogna” degli sguardi di tutti i genitori e nonni, non certo lui che, anzi, se ne vanta. L’ideale sarebbe che l’allattamento fosse vissuto da tutti (anche da chi “guarda”) come qualcosa di talmente naturale e spontaneo da non suscitare clamore. Ma ormai è così raro e appannaggio di pochi (soprattutto dopo i 2 anni) che è impossibile non destare stupore. Non ci resta che proteggere questo legame con tutto l’amore e la delicatezza che abbiamo, ricordando sempre ai nostri cuccioli che ci saremo finché lo vorranno.
Dida
Grazie tesoro per condividere i tuoi pensieri e darmi/ci forza!
naturalentamente
Love Love Love :*
Una mamma qualunque
Dai, non giriamoci intorno: dare il seno a bambini troppo grandi, che parlano e camminano, addirittura di 3 o 4 anni (!), è un comportamento malato, morboso, disturbato, e come tale dovrebbe essere visto invece di essere incoraggiato. Cercate di legarli morbosamente e ostacolate attivamente la loro naturale acquisizione di indipendenza, pur di sentirvi indispensabili e al centro dell’attenzione, fregandovene dei grossi danni psicologici che infliggete. E poi diventano frignoni, mammoni, debolini, dipendenti, sviluppano la tendenza a mettere le mani addosso a chiunque perché pensano che i rapporti umani normali funzionino così, non riescono mai a dormire da soli… ma è amore materno questo? Questa è voglia di protagonismo a spese altrui. Un bambino che conosco allattato fino a 6 anni ha sviluppato problemi comportamentali al limite della patologia mentale per colpa della sua mamma che gli voleva tanto bene. Se in pochi hanno il coraggio di dirvi la verità, è per colpa della moda di allattare fino a 20 anni, e poi anche perchè del bene dei vostri figli, in fondo, non frega niente a nessuno.
naturalentamente
Ciao mamma qualunque. Potrei sentirmi offesa per le accuse insensate che muovi e per i toni arroganti che usi, ma invece provo dispiacere. Per te. Per le gioie che ti precludi pensando in questo modo totalmente snaturato. Seguire il proprio istinto di mamma mammifera e quello del bambino, permettendogli di autoregolarsi nei suoi bisogni come Natura ci insegna da tempi remoti, non è certo un comportamento morboso. Le certezze che si costruiscono con un allattamento che dura fin quando mamma e bambino, in un tacito amorevole accordo, lo desiderano sono tante e fondamentali per la maturazione di una personalità salda e definita e lo sviluppo di autostima ed autonomia. Quanto più il bambino sentirà la disponibilità della mamma ad offrirsi come rifugio sicuro ed accogliente senza compromessi dettati dal conformismo sociale, quanto più si sentirà incitato a spingersi lontano nelle sue avventure alla scoperta del mondo. Il bambino che tu conosci, purtroppo, avrà senz’altro avuto un’esperienza particolare e non conoscendo né lui né la mamma non posso esprimere giudizi a riguardo: ogni caso è a sé.
Io parlo per mia esperienza personale e so quanto bene stia facendo a me, ad Attilio, alla sua sorellina e anche al babbo la nostra scelta serena e spontanea di continuare l’allattamento. I miei bimbi sono così vivaci, due veri terremoti!!! 🙂 Non devo certo rendere conto a nessuno delle nostre scelte, ma visti i toni che hai usato nel tuo commento, che pubblico con piacere (poiché l’opinione contraria è sempre un grande stimolo al dialogo per me), ci tengo a rassicurarti sul fatto che i miei cuccioli non sono né “frignoni” (la piccola, soprattutto, è una selvaggia impenitente che non teme proprio nulla), né “debolini” (non sono nemmeno vaccinati e non hanno mai preso un farmaco né un integratore…eppure scoppiano di salute!!), né dipendenti (hanno praticato la EC dalla nascita, quindi sul piano cacca-pipì sono invece moooolto indipendenti già dai 14-15 mesi e Attilio è così indipendente che a nemmeno 3 anni è partito da solo con la bici senza rotelle di un suo cugino più grande! 🙂 L’indipendenza di Elena, invece, si misura con le volte che apre il cancello dell’orto per andarsi a raccogliere da sola i pomodori della merenda: ed ha appena 18 mesi!). Quanto al “mammoni” cosa intendi? Se mammoni sono i bambini che abbracciano la propria mamma guardandola negli occhi e chiedendo col sorriso “tettina?” o i bambini che dopo mezza giornata con i nonni saltano addosso alla mamma al suo ritorno a casa pretendendo una super coccola di almeno mezz’ora o i bambini che accarezzano la mamma e le dicono che è la più bella del mondo o quelli che amano condividere il lettone con mamma e babbo per stare sempre vicini…allora, sì! I miei bimbi sono due mammoni!!
E con “mettere le mani addosso a chiunque” cosa intendi? Intendi forse abbracciare, accarezzare, baciare, prendere per mano…dimostrare fisicamente l’affetto e l’emotività in genere? Io credo che questa sia una bellissima cosa auspicabile per ognuno di noi.
Ti lascio con il pezzo di un articolo che ti suggerisco di leggere…ma con serenità e abbandonando l’astio che contraddistingue il tuo commento: l’aggressività fa male soprattutto a chi la manifesta! 🙂
Ciao, mamma qualunque (spero comunque che le mamme qualunque siano più dolci e sensibili di te sul tema allattamento!), a presto!
“A volte l’allarmismo si indirizza sulle conseguenze di tipo psicologico del cosiddetto “allattamento prolungato”, non esistono però dati che dimostrano conseguenze negative sul rapporto madre-figlio o sullo sviluppo del bambino. Alcuni psicologi specializzati in psicologia perinatale sostengono proprio l’opposto, ovvero che l’allattamento prolungato fortifica il legame di madre e figlio e ne promuove l’autonomia. I bambini nei loro primi 3 anni crescono ad una velocità disarmante e, soprattutto dopo il primo anno, questa crescita li può disorientare e spaventare, in tutto questo il seno che il bambino conosce dal suo primo giorno di vita ha tutte le caratteristiche per essere la sua base sicura durante la crescita nei primi anni. Un punto che deve far riflettere è il fatto che l’allattamento soddisfa un bisogno reciproco, nessuna mamma può costringere suo figlio al seno e a non crescere, ma è proprio l’acquisizione dell’autonomia anche nell’allattamento che porterà il piccolo ad allontanarsene autonomamente nel momento opportuno. Allattare a lungo è un bellissimo modo per insegnare al proprio bambino a riconoscere ciò di cui ha bisogno.” (tratto da http://ostetrichelibereprofessioniste.blogspot.it/2012/10/lallattamento-oltre-il-primo-anno-dalla.html)
Stella
Io ho allattato fino ad un anno e mezzo ed è stata un’esperienza bellissima. Ma non mi sento un’eroina o una mamma-mammifera (scusate,io non mi paragono ad un animale) come quelle che scrivono i commenti qui. Sembra che per il solo fatto che allattate fino a 4 o 6 anni ,vi consideriate migliori delle altre.Poi ho letto tante banalità stile new age ,che fanno tanto moda-A me piace la sostanza,non il contorno . Mi sembrate quelle che dicono di parlare con gli angeli solo perché hanno letto un libro di Paolo Coelho.Non sapendo che la spiritualità è ben altra cosa e si basa sulla meditazione . Faccio una provocazione:ma chi allatta fino a 6-7 anni,concede il proprio seno al marito nei momenti di intimità? Se lo fa succhiare? Oppure il seno è solo per il figlio e il marito si troverà un ‘amante? Non scandalizzatevi se ho unito sacro e profano. Io rispetto tutti,basta che chi fa una scelta non la imponga agli altri,sentendosi superiore. Una volta ad un matrimonio a cui ho partecipato,un’invitata ha tirato fuori il seno per allattare il bimbo di 5 anni.Tutto questo a tavola.Molti non hanno detto niente,qualcuno è rimasto perplesso. La signora in questione (poco equilibrata) ha bottato: “vi scandalizza una tetta? io sono madre e nessuno mi può guardare male se allatto . e le mie tette le tiro ori,se non vi piace lo spettacolo,voltatevi dall’altra parte”. Siccome eravamo a tavola e per non innescare discussioni ulteriori,è intervenuto il marito.Le ha chiesto di allattare altrove.In tutto ciò,la donna aveva la camicia aperta e le si vedevano entrambi i seni…Lei non si faceva problemi e sembrava volesse fare un’esibizione,più che allattamento come rapporto privilegiato madre-figlio. Alla fine i 2 si sono messi quasi a litigare (davanti al bimbo di 5 anni e agli invitati) e lei ha concluso così:”ma tu ti vergogni perché allatto e gli altri mi vedono le tette? che male c’è? almeno qualcuno le guarda…a differenza tua” “allattare mi da soddisfazione,visto che con mio marito non ho più dialogo né rapporti sessuali”. ALLATTAMENTO CONSAPEVOLE PROLUNGATO O MAMMA INFELICE CHE RIVERSA SUL FIGLIOLE PROPRIE FRUSTAZIONI? Aggiungeteci un padre assente. Insomma,non tutte qulle che allattano fino a 5 anni lo fanno soloper il bene del figlio…mumble mumble.
naturalentamente
Ciao stella, benvenuta!
Io mi sento molto animale, invece. Ed è anche e soprattutto per questo che sono vegana, ad esempio, ma questo è un altro discorso e, in questo contesto, non c’entra.
Ti dirò, mio marito è molto felice per il mio seno triplicato da quando allatto…e ci “gioca” parecchio. 🙂 Ha anche assaggiato il latte svariate volte…ma non scendo in ulteriori particolari intimi. 😉 Quanto a Coehlo, è un autore che proprio non mi piace….lo trovo scontato, banale, maestro dell’ovvietà. Ma è solo un mio personalissimo pensiero… Sono perfettamente d’accordo con te sul fatto che la spiritualità vada vissuta quotidianamente e concretamente, soprattutto per raggiungere piena consapevolezza della propria natura e del tutto che ci circonda e di cui facciamo parte. Io pratico meditazione e yoga anni…
Sono molto dispiaciuta per la famiglia protagonista del tuo triste aneddoto: una famiglia che non comunica e due genitori che discutono di fronte ai figi hanno certamente grossi problemi radicati da risolvere. Altrettanto dispiaciuta lo sono per i commensali che si sono scandalizzati o infastiditi per un seno nudo a tavola durante l’allattamento: devono avere molta confusione circa il concetto di pudore e un rapporto poco spontaneo e consapevole col proprio corpo. Poi magari son gli stessi che portano perizomi in spiaggia o guardano le vallette diciottenni scosciate alla tv.
Qui nessuna si sente superiore alle altre…non mi sembra almeno…mi pare solo di leggere tanta amerezza e, ancora una volta, un po’ di astio in chi, come te, lancia giudizi e provocazioni un pelino acide.
Buona vita cara Stella! Che il tuo nome ti sia di buon auspicio, sempre.
Valentina
Giulia
Mi chiedo perchè in questo blog, come in tutti gli altri, quando qualcuno esprime un parere e un “pensiero diverso dal vostro” come Stella o una mamma qualunque ad esempio, vi animate dicendo che è acida piuttosto che frustrata o triste? e allo stesso tempo anelate e professate la pace e l’importanza del dialogo e del confronto….un controsenso se poi definite quanto descritto sopra a seguito di un ragionamento diverso dal “vostro”. Magari Stella e Una mamma qualunque sono solo persone con una consapevolezza diversa, quindi altrettanto rispettabile, in fondo a me gli estremismi non sono mai piaciuti e crescere un figlio è una cosa talmente personale che non esiste un “modo migliore” o “peggiore”, ovviamente ci sono delle modalità sia fisiche che psicologiche che implicano e dettano un determinato tipo di atteggiamento in un determinato tempo e contesto dell’infante, ma siamo persone libere e come tali, libere di comportarsi. Qualsiasi problema che qualsiasi figlio avrà in infanzia o adolescenza o da adulto, sia lui stato allattato fino a 20 anni o fino a 2, state tranquilli che la responsabilità sarà sempre e solo del genitore. Quindi da mamma, auguro a tutti, di fare del proprio meglio per i propri figli, di essere presenti e di ascoltarli sempre, insegnando la tolleranza e l’accettazione della diversità in qualsiasi forma, di pensiero, intellettuale, fisica, mentale e sessuale.
Naturalentamente
Ciao, giuliana, benvenuta!
Sono pienamente d’accordo con te. Tuttavia, credo che per esprimere qualunque pensiero o opinione, siano essi divergenti o in accordo con quelli dell’interlocutore, sia sempre buona cosa usare termini rispettosi e non scadere nell’offesa o nel giudizio.
Un abbraccio,
Valentina
La Ila Acida
Ciao mamma qualunque, io sono Ilaria, non mi reputo per niente una mamma qualunque, perché per il mio cucciolo sto scegliendo il meglio (dal mio punto di vista ovviamente)… Se comunque parli di moda, penso che tu sia rimasta indietro di qualche decennio perché ormai la moda é svezzare a 3 mesi e dare “la giunta” perché il latte non è abbastanza o non è abbastanza nutriente: ROBE DA MATTIIII!!!!!!! L’allattamento é la cosa più naturale che ci sia, protegge il bimbo ed anche la mamma da tante patologie.. Ed un altra cosa, come mai secondo te i bimbi fino a 5-6 anni hanno i denti da latte? Te lo sei mai chiesta?
Ps. Mi piacerebbe tanto conoscere la tua storia e capire da dove viene tutta questa tua superficialità!
Per il resto ti ha riposto benissimo Valentina, una mamma più unica che rara. Ce ne fossero così. ❤️
naturalentamente
Già, i denti da latte…l’evidenza della Natura.
Dalila Ruvolo
Cara mamma qualunque, quanta rabbia e rancore nelle tue parole.
Hai una voglia di sputare fuori un sacco di rabbia e non sapendo come fare sei capitata in questo luogo, un luogo dove ci sono persone che la rabbia la sanno trasformare in amore puro.
Un bimbo allattato a lungo è un bimbo deboluccio, che non sa dormire da solo e che mette le mani addosso a tutti? Quindi tutti i nostri nonni e le nostre nonne sono dei deviati… visto che all’epoca si allattava fino a 7 anni. Anche i bimbi africani sono dei bimbi disturbarti perché le loro mamme li allattano a lungo?
Mi spiace per il bimbo della tua amica, mi spiace per la tua amica che per il resto dei suoi giorni dovrà portarsi dietro questo senso di colpa enorme che voi, gente dei luoghi comuni ( il tuo nome è davvero azzeccato) gli avete etichettato addosso.
Vivete la vostra vita e lasciatela vivere agli altri e fatevi i fatti vostri, evitando di fare i tuttologi.
E comunque è brutto essere una mamma qualunque, perché ogni mamma è una mamma unica.
naturalentamente
Condivido il rammarico per il peso ingiusto che dovrà sopportare la mamma citata, colpevolizzata da una società adultocentrica impazzita. Grazie per il commento, cara Dali.
David
Sorprendente come lei, dalla sua alta conoscenza della persona che scrive (l’ha mai incontata? Ci ha mai parlato? Quante volte? Può dire di conoscerla?) giudica il operato.
Mamma qualunque (mai nome più azzeccato, qualunque… anonima) del bambino di 6 anni di cui parla, può dare spiegazioni più sicure della sua parola? Ha dei referti medici che attestano che la madre è la causa dei problemi comportamentali?
Prima di parlare (e giudicare) è sempre meglio documentarsi e conoscere, cosa che, molte volte (inclusa questa) non viene mai fatto.
Impari a rispettare le persone che ha intorno, e faccia qualcosa per se stessa.
Ci sono genitori che fanno cose molto più atroci e cattive ai propri figli, che dare una tetta.
naturalentamente
Benvenuto Dvid! Grazie per l’appoggio! 🙂
Felicia
Non sono mamma, e non lo sarò mai….. ho letto con interesse il tuo post e tutti i commenti. Se fossi mamma ora con la conoscenza e la maturità acquista negli anni, mi comporterei esattamente come te e tutte le mamme che allatano i loro bimbi naturalmente.
Se fossi diventata mamma a 20 con alle spalle un’educazione e una famiglia con idee tradizionali forse avrei smesso con lo svezzamento… Dico forse…. Ammiro te e tutte le mamme che fanno questa scelta….
naturalentamente
Grazie cara Feli! Un abbraccio :*
katiuscia
ciao a tutte le mamme. quando mi fu parlato dell’allattamento al seno integrale prolungato e a richiesta, ero incinta di daniele. Ora dani ha 6 anni,ha smesso di ciucciare a 4 x far posto al fratellino. Il “mammone” la notte va in bagno da solo anche al buio. X motivi di lavoro sono assente tante ore da casa. Lui mangia con i nonni,gli zii il papà. si addormenta spesso senza di me. questo x me vuol dire: indipendenza! sono sua mamma, il porto sicuro in cui tornare,quando lui vuole, ma lo vedo forte,coraggioso,allegro,positivo,curioso. non dipende dalla tetta, non ha alcun bisogno morboso,ne di me ne della tetta.
La famosa generazione dei bamboccioni, a cui io appartengo, mi sembra che è cresciuta con altri principi. zero tetta, avanti latte artificiale. ciucci di gomma, non dovevamo piangere e dovevamo imparare a non stare sempre in braccio e quante altre sciocchezze di questo genere che ci avrebbero fatto diventare…..bamboccioni!
Abbraccio i miei figli tutte le volte che voglio sono fiera di dormire con loro, perchè quando loro avranno 20 anni non penso che avrò la possibilità di farlo. tutti dicono che i nostri figli sono costretti ad andare via dall’italia se vogliono un futuro. x questo adesso rispondo ai loro bisogni e non devono imparare a pochi mesi ad arrangiarsi a far da soli.
un abbraccio vale sei grande
naturalentamente
Kati, mi hai fatto venire i brividi! Ricambio l’abbraccio con tutto il cuore, mamma dolcissima e saggia. a presto, tesoro!!
Moira
Io sono mamma da cinque mesi e mezzo, ho tanto desiderato allattare e desidero allattare, ogni volta che la mia cucciola vuole la tetta penso che tutto il latte che ho nel seno rappresenti l’abbondanza che c’è nell’universo. Ringrazio Dio e la Natura per questo. Un bimbo che può accedere al seno pacificamente e abbondantemente è un bambino che riceve un regalo senza valore, a mio avviso è un bimbo ricco nell’anima e nel cuore è un bimbo che cresce in pace con il mondo perchè il fatto che la tetta della mamma ci sia sempre ogni volta che vuole, rappresente la fiducia che il mondo sarà sempre abbondante nel dargli ciò che desidera, è un’impronta che si lascia nei bambini fondamentale perché crescano fiduciosi nell’universo. La mia pochissima esperienza di mamma e quello che ho compreso fino ad ora mi ha fatto lasciare con molta umiltà questo messaggio che mi esce direttamente dal cuore. Un abbraccio a te cara Vale, sei speciale e dalle tue parole esce un amore infinito.
naturalentamente
Moira, grazie infinite per la tua testimonianza, preziosissima! Un abbraccio a te e alla cucciola
Sara Massaccio Ostetrica
Mi sento di scrivere il mio pensiero da professionista che sostiene la salute dei bambini e delle mamme..l’articolo citato da Valentina, scritto da una mia collega, contiene tutti i migliori riferimenti scientifici sul tema dell’allattamento a richiesta oltre l’anno. Mi preme sottolineare il fatto che non ci sono studi validi che documentino conseguenze psicologiche o comportamentali negative per i bambini che ciucciano al seno oltre i due anni. Questa mi sembra una base importante per avviare qualsiasi discussione. Credo fermamente nella libertà di scelta di genitori e bambini e trovo che ogni donna dovrebbe avere il sostegno adeguato per mettere a frutto le sue risorse. E’ altrettanto necessario, a mio avviso, prendere coscienza di quanto sia difficile per una donna della nostra società allattare il suo bambino serenamente, al riparo da giudizi e regole immotivate. E’ una difficoltà sottile, troppo spesso silenziosa, ma dolorosa, che rimane dentro e impatta nella relazione mamma-bambino. Compito di ogni membro della società è preservare questa relazione, in qualunque modo essa si manifesti. Non esiste un modello materno. Il dono più bello che potete fare a voi e a vostro figlio è sentire con il cuore quale è la scelta buona per la vostra famiglia in questo momento di vita, proteggere questa scelta come la cosa più intima e amarvi per questo. Non mi sembra questo il luogo per confrontare bambini allattati al seno o meno. Mi sembra un luogo dove confrontarsi serenamente, accogliere le diversità, accogliere ogni modo di essere mamma. In un mondo rispettoso non dovrebbero esserci pressioni o giudizi nei confronti di chi allatta sei anni nè nei confronti di chi allatta sei giorni.
naturalentamente
Grazie, Sara! Il tuo intervento è illuminante e saggio…come sempre! Credo che commenti come quello lasciato da “una mamma qualunque” siano il sintomo di questo disagio e dolore che tante donne devono soffocare per adeguarsi ai dettami della società. Io continuerò a portare la mia testimonianza di mamma mammifera che allatta alla luce del sole e mi farò sostenitrice dell’allattamento sempre, come sempre ho fatto! Un abbraccio
Daria
Io ringrazio questa mamma qualunque che lasciando il suo messaggio che rappresenta proprio il qualunquismo di tanta gente ha permesso una così bella discussione… Avete già detto tutto, a me viene in mente solo da aggiungere che la natura ci ha fatti al meglio e non ci avrebbe dato la possibilità di allattare oltre l’anno se questo non servisse, se questa semplice riflessione non bastasse c’è anche questo documento del tavolo tecnico per Tavolo Tecnico Interministeriale sulla promozione dell’allattamento al seno: http://www.mami.org/sito/wp-content/uploads/C_17_pubblicazioni_2113_allegato.pdf
naturalentamente
Grazie per il tuo contributo, Daria cara! 🙂
Annaluna
Ciao a tutti! Velocemente ho letto il post di Vale su fb in risposta ad una critica dura all’allattamento prolungato al seno… Ho allattato il primo bimbo fino a tre anni e mezzo, quando già erano nate le sorelline (gemelle) che oggi hanno quasi tre anni e che allatto ancora al seno… dico solo questo: mia zia quando il primo bimbo aveva un anno e lo vedeva attaccarsi al seno mi ripeteva .”Basta! e’ grande! Diventerà troppo dipendente!!!”. Io non rispondevo ed evitavo di allattarlo in sua presenza per non risponderle in malomodo, per rispetto! Quando non mi ha più visto allattare, ha smesso di dirmi quelle cose, poi dopo ha iniziato a commentare: “Brava! Complimenti! Si vede che Francesco è un bimbo educato, sicuro e independente!!!”
Forse la madri che smettono di allattare presto non conoscono tutti i vantaggi dell’allattamento prolungato, che è una delle cose più naturali del mondo, o forse sono frustrate perché non hanno potuto allattare…per esempio io non ho potuto partorire naturalmente, ma in entrambi i casi ho fatto il cesareo…non mi sento inferiore a chi ha partorito a casa o comunque naturalmente, però c’è qualcosa che mi manca…ma non per questo me la prendo con chi c’è riuscita!!!
E poi come facevano gli uomini tanti tanti annia fa prima che fosse inventato il latte formulato?! e come fanno in Africa tutt’oggi? Mio marito c’è stato, lì si allatta al seno fino a 5 – 6 anni… Qui da noi la cultura ci crea dei problemi in questo!!!!
Baci a tutti a buona luna di latte a chi inizia ad allattare!!! Annaluna
naturalentamente
Ciao Annaluna! Grazie per la tua bella testimonianza! :
Dida
Cara mamma qualunque, leggendo le tue parole ho l’impressione che tu veda in modo sbagliato l’allattamento prolungato perchè non ne hai colto la vera essenza: non è la madre che obbliga il figlio a prendere il seno! La madre asseconda consapevolmente e amorevolmente il bisogno innato e del tutto naturale del figlio di succhiare e ne condivide il piacere. Il neonato ha un istinto di sopravvivenza scritto nel dna chiamato riflesso di suzione, senza il quale sarebbe davvero difficile potersi nutrire perchè la natura ha messo il suo nutrimento nel seno e ne prevede la fuoriuscita tramite quel gesto. Perchè devi considerarlo così osceno? Hai forse dei tabù?
I biberon e i succhiotti imitano la forma del seno nel tentativo di sostiuirlo, ma perchè volerla sotituire se la natura te lo ha dato?
Non provi gioia nell’accudire tuo figlio assecondando i suoi bisogni primari in modo diretto? Perchè pensi che delegare il nutrimento e l’affetto per il tuo cicciolo a degli oggetti sia psicologicamente vantaggioso?
Sempre la nostra creatrice Natura prevede anche una regressione spontanea (se vissuata senza intralci o traumi precoci) di questo riflesso; ovvero il bambino perde naturalmente il bisogno di succhiare. Ognuno ha i suoi tempi, ma generalmente avviene tra i 3 e 6 anni, che coincide con la perdita dei denti da latte (appunto) e con una maturità digerente.
Questo è scritto nel dna, che è ancora lo stesso di quando vivevamo nelle caverne e giravamo per le foreste; forse tu non ascolti più il tuo isitinto ma un neonato sì!Ha “solo” quello! In un contesto naturale un bimbo svezzato precocemnte avrebbe dei gravi propblemi a nutrirsi, perchè senza frullatori e cucchiaini non ci sono tanti cibi che potrebbe mangiare salvo qualche frutto o verdura premasticato da un adulto. Inoltre fino ai 4-5 non sarebbe comuqnue in grado di girovagare per le foreste e procurarsi da solo il cibo e quindila natura gli dona quell’istinto di rimanere vicino ai genitori per imparare a stare al mondo godento intanto della loro protezione.
Perchè pensi che forzare questo passaggio renda il bimbo più indipendente?
Condivido l’obiettivo di rendere i figli autonomi, è ciò che la natura prevede per l’età adulta, che si conquista passo dopo passo in modo garduale.
L’indipendenza, a mio avviso, deve essere raggiunta partendo da una solida base di sicurezza e fiducia in sè stessi, non per abbandono o ricerca di sopravvivenza. C’è differenza secondo te? Se un bambino impara a nuotare perchè è stato buttato in acqua e per non affogare impara a stare a galla; da un bambino che viene condotto per mano nell’acqua dove tocca, poi gradualemente arriva in acque profonde con il sostegno della madre e infine si sente sicuro di provare da solo?
Da ciò che scrivi sembrerebbe che tu auspichi un rapporto madre-figlio privo di contatto, che non tolleri il pianto (unico mezzo che hanno per comunicarci il loro malessere e poi…più avanti…putroppo per attirare l’attenzione quando siamo troppo presi da “cose più importanti”), che non hai piacere che dimostri affetto ad altre persone con coccole e carezze, che se tuo figlio ha un problema deve risolverselo da solo senza poter contare su dite, e che sopprima il suo istinto di tenrsi vicino ai genitori durente il sonno. Ribadisco che in un contesto naturale un figlio lasciato dormire in solitudine è in grave pericolo perchè alla mercè di animali, insetti, freddo e altre intemperie.
Io sarei lieta di leggere la tua esperienza di madre, non per giucarla, ma per arricchirmi di nuove conoscenze. Potrei trarre insegnamenti anche dai tuoi pareri.
Spero che ripasserai di qui per poter fare altrettanto con le nostre storie.
Un saluto a tutti e un abbraccio forte e caldo a Vale, un buoquet di gemme preziose incastonato nel piombo di questa società.
naturalentamente
Ciao cara Dida…speravo tornassi a lasciare un tuo pensiero sulla questione. Grazie per il commento garbato. 🙂
Ricambio il tuo forte abbraccio. Tanta luce, tesoro!
Manu
Mi sento di dire che davvero allattare dopo i due,tre anni mi sembra eccessivo e secondo me potrebbe creare qualche problema nonostante non sia un’esperta in materia ma so che una volta, ai tempi dei miei nonni quand’erano giovani, durante la guerra si allattava piú possibile perchè erano molto poveri e non c’era abbastanza cibo ma…… ai giorni nostri non vedo la neccessità di allattare così a lungo rischiando problemi che se anche non sono stati provati potrebbero sorgere. Ci sono molti modi di dare amore e affetto, non è l’unico modo per sentirsi mamma . Scusate se mi sono permessa , non voglio comunque giudicare nessuno.
naturalentamente
Benvenuta Manu! Non devi chiedere affatto scusa…il blog vive dei commenti dei lettori e delle lettrici, guai se non ci fossero pareri discordanti sui quali poter riflettere e grazie a quali mettersi in discussione! 🙂
Ci tengo a sottolineare il fatto che l’allattamento al seno non si riduce a soddisfare i bisogni nutrizionali del bambino. Il latte di mamma è un nettare d’amore, un infuso di gioia e complicità, un respiro simbiotico che rasserena, una coccola che riappacifica gli animi. Io non allatto i miei bambini per sentirmi mamma, ma è proprio perché sento e rispetto profondamente il mio essere mamma che allatto!! 🙂 La Natura ci ha fatte donne, ci ha donato il seno, ci ha fornito l’istinto di protezione e di continuazione della specie…io rendo grazie e seguo la via che la Madre ci ha indicato nei secoli, cercando di fare del mio meglio per lasciarmi confondere e corrompere dall’insensibilità moderna e da opinioni distorte su un atto che solo può esser considerato puro e prezioso (per mamma e per bambino).
Inoltre:
“Studi più recenti, concentrati sui vantaggi dell’allattamento rispetto alla durata, hanno rilevato che ulteriori effetti protettivi, quali la prevenzione dell’obesità e di altre patologie, aumentano anch’essi con la durata dell’allattamento al seno. I ricercatori hanno scoperto che i vantaggi di natura immunitaria dell’allattamento di fatto aumentano con l’avvicinarsi dello svezzamento. Alcuni hanno definito questo incremento di anticorpi, al volgere dell’allattamento, un “dono d’addio” al bambino, che gli assicura salute e resistenza immunitaria durature.
L’allattamento a termine continua a garantire vantaggi fisici alla madre attraverso il rilascio,a ogni poppata, di ormoni tranquillizzanti e rilassanti nell’organismo. Oltre a questi benefici immediati, la madre che allatta riceve protezione a lungo termine dal cancro della mammella premenopausa ( ancor di più con l’allattamento prolungato) e delle ovaie, nonché dell’osteoporosi. Uno studio stimò che gli alti tassi di cancro al seno registrati attualmente nei Paesi occidentali si ridurrebbero di quasi la metà se nella nostra vita aumentassimo la durata dell’allattamento.”
da “Partorire e accudire con dolcezza”, Sarah J. Buckley (medico e autorità di fama internazionale in materia di gravidanza, parto e genitorialità)
Un caro saluto.
Dida
Ciao Vincenzo, vorrei invitarti a riflettere facendoti una domanda: non hai mai visto la protesta di un bimbo che vuole il ciuccio negato?
Hai mai messo a confronto la reazione di un bimbo che vuole il seno e quella di uno che vuole il ciuccio?
Se ci pensi bene un bimbo col succhiotto è ancora più dipendente di uno che poppa al seno, perchè il ciuccio è sempre a disposizione, ce n’è più di uno: uno per la macchina, uno dai nonni, 3 nel letto ecc… addirittura alcuni lo legano al bavaglio o al colletto della maglia, così che sia sempre a disposizione.
Hai mai badato ai bimbi che vanno ai giardini e stanno tutto il pomeriggio con il ciuccio in bocca? Un bimbo allattato non può farlo per ovvie ragioni! Deve scegliere se andare sullo scivolo oppure accoccolarsi per succhiare, se non è indipendenza questa!
Per i nostri bimbi il seno è la prima forma d’amore che hanno conosciuto, è il nostro calore, il nostro sapore, il profumo, la protezione; il succhiotto è un tappo che viene prima paradossalmente imposto per non sentirli piangere, poi viene sottratto, (spesso con manipolazioni tipo “è passato un cane e l’ha portato via”) sempre in nome di questa famigerata autonomia, perchè ormai sono grandi. Ma che voglia avranno questi bimbi di crescere se la connotiamo sempre con la perdita di qualcosa?
Ma sto andando fuori tema…
Vorrei solo ribadire che succhiare è un bisogno fisiologico importante del bambino, che sparisce naturalentamente 🙂 che non ha nulla di osceno o scabroso; il ciuccio non si trova sugli alberi, l’ha inventato l’uomo per sotituire il seno e il fatto che sia socilamente più diffuso e accettato è solo una manovra ben riuscita di un giro di businnes.
naturalentamente
Serve che aggiunga altro? Grazie, cara Dida! Non fa una piega… 🙂
Una mamma qualunque
Che dire, le risposte sono sconsolanti, sia per i contenuti, che per i toni melliflui. Ma non mi aspettavo niente di diverso.
Siamo alle solite: alla donna non si danno opportunità di autentiche soddisfazioni, sociali e professionali, e di autentica partecipazione sociale; per zittirla facendole incanalare (leggi: sprecare) le proprie energie altrove la si assoggetta a mode hippy di pseudorealizzazione domestica, richiedendole sforzi non solo inutili ma addirittura controproducenti.
Mi fa un po’ pena la vostra Natura con la N maiuscola, che sembra quasi sostituire un Dio un po’ sadico ma con un sorriso mieloso sulle labbra, che dà agli esseri umani comandamenti di vita. Perché andare dal dentista allora? Lasciatevi marcire i denti come Natura vuole. Perché lavarsi, leggere, studiare o curarsi quando si è malati? Tornate nelle foreste tra lo sporco e gli animali e lasciate le vostre case. Creperete a 25 anni e la maggior parte dei vostri figli non supererà l’infanzia, ma avrete obbedito alla Natura. Vuoi mettere.
Alla male informata qui sopra: no, i nostri nonni non facevano assolutamente dormire i figli con sé, salvo gravi malattie o famiglie in stato di grave povertà che non avevano spazio; ma in Italia fino a qualche generazione fa lo spazio non mancava. E nelle civiltà contadine, quelle che avevano mucche perlomeno, la maggior parte degli allattamenti si facevano con il latte di mucca dopo le primissime settimane.
Certo che non è la mamma a imporre il seno al bambino. Dando a un figlio, ad esempio, soldi ogni volta che ne chiede, o scuse facili per togliersi dalle situazioni di responsabilità, non siamo noi mamme a imporgli di prendere i soldi o di accettare la scusa che gli offriamo su un piatto d’argento. Lo stiamo viziando, non costringendo. Lo stiamo facendo entrare in un circolo vizioso che lo danneggerà psicologicamente e socialmente.
Secondo me se avete tempo da buttare fareste bene a trovarvi un lavoro che vi soddisfi veramente, iscrivetevi a associazioni che promuovono ideali sociali veramente alti, non datevi a questa banalità domestiche per sentirvi realizzate. O provate a studiare, o a imparare a fare qualcosa davvero bene, come suonare uno strumento musicale, o a viaggiare. O almeno, chiedetevi onestamente perché create questo rapporto morboso con i figli: cosa cercate veramente? Cosa volete dimostrare, a voi stesse e agli altri? Perché vi piace così tanto che una persona sia così patologicamente dipendente da voi? Perché nell’allattamento a oltranza, non c’è il bene del bambino, c’è solo il piacere dell’adulto egocentrico che ha anche la presunzione di fare il bene del bambino.
naturalentamente
Bentornata mammaqualunque!
Noto con dispiacere che, nel tuo caso, né l’istruzione né la soddisfazione professionale hanno sortito il loro effetto in termini di serenità e di equilibrio. Questo è ciò che traspare dai toni del tuo commento, che continuano ad essere aggressivi e polemici. Questo è uno spazio di pacifico scambio e confronto e mi spiace l’atmosfera gioiosa che si cerca di diffondere non sia arrivata fino a te. Ma finché c’è dialogo c’è speranza, e questo mi rincuora! 😉
Dopo anni di studio, di lavori diversi e di opportunità professionali lasciate andare “per scelta o per destino” (come canta Guccini) ho preso le mie decisioni di donna cresciuta, di compagna (quasi moglie!) e ora di mamma. Credo che la scelta di allattare a richiesta e a termine non escluda affatto la possibilità di lavorare o di studiare o di suonare uno strumento musicale…anzi lo so per certo, per esperienza diretta ed indiretta.
Io sono una mamma e casalinga a tempo pieno che preferisce “realizzarsi” nell’autoproduzione e nella cura della casa e della famiglia senza delegare ad altri queste occupazioni…ma ognuna di noi è diversa e vive a modo suo.
Ti auguro tanta luce.
Buona vita e a presto!! 🙂
Una mamma qualunque
Non mi è mai capitato di vedere una persona realizzata professionalmente che approda all’ideologia dell’allattamento a oltranza. Dici che è un caso?
Non credo che le donne si chiudano mai in casa per scelta o perché non sono brave abbastanza, ma sempre perchè non vengono loro offerte opportunità sufficienti.
naturalentamente
Mi dispiace che nella tua vita tu abbia incontrato solo persone conformiste ed omologate. Mia sorella è una “donna in carriera” che lavora da 15 anni nel settore del turismo e dello scambio interculturale. Viaggia in tutta l’Europa da anni. Ha due figli. Uno di 3 anni e uno di 6 mesi. Li allatta ancora entrambi a richiesta. E’ non è un caso isolato: io conosco molte mamme che lavorano e che hanno persino un’attività in proprio che allattano a richiesta senza problemi. Liberati da certi schemi: qui l’unica che non si concede e non si è concessa delle opportunità sembri essere proprio tu!
Scriverò presto un post sulla felice e consapevole mia scelta di essere casalinga e mamma a tempo pieno…grazie per l’input che mi hai dato! 🙂
Dida
L’esempio più lampante di una donna in carriera che allatta è….la consulente in allattamento! Una figura professionale in forte crescita che lavora e mette in pratica le sue competenze in ogni campo!
Quella che mi ha seguito in luna di latte (i primi 40 giorni dopo il parto) ha 35 anni e 6 figli, l’ultima la portava con sè ai corsi, a domicilio, ai flash mob che organizzava. E’ una donna fantastica, piena di spirito, organizza moltissimi eventi eppure è vicina ai sui figli come una chioccia.
Cara mamma qualunque, comicio a pensare che cerchi delle scuse per giustificare il fatto che tu non sia stata in grado di allattare. Magari mi sbaglio, ma sembra quasi che tu tema l’impegno della famiglia e in particolare della maternità, che tu lo viva come un peso non piacevole.
Hai rifutato l’allattamento perchè crea legami forti e duraturi tra mamma e figlio? Ho capito bene?
Sarà pure capitato che i nostri antenati abbiano affidato la’llattamento ad altri mammiferi per la sopravvivenza dei cuccioli, ma non credo che delegassero mucche o altri animali perchè ritenessero il proprio ruolo materno un impiccio alla propria realizzazione.
Infatti non lo è. I figli e la loro cura non sono un vincolo limitante che impedisce alla donna di dedicarsi alle proprie attitudini, anzi ne sono di ispirazione ed è grave e triste che tu abbia questa percezione della famiglia.
Perchè non hai voluto raccontare la tua vita di mamma e la tua meravilgiosa esperienza di allattamento artificiale?
Perchè non accetti lo scambio di esperize invece di sparare a vista su una nostra scelta libera e condivisa?
Se vorrai sarò/saremo liete di leggerti.
Ti auguro tanta luce, che rischiari la tua via.
naturalentamente
Dida, non so come ringraziarti per questo splendido commento.
Prima di tutto, grazie per la testimonianza riguardante il tuo angelo dell’allattamento: deve essere davvero una donna speciale!
Grazie poi anche la conclusione, che interpreta perfettamente lo spirito di accoglienza, comprensione e tolleranza di questo blog…che non è solo il mio blog, ma è il blog di voi tutte-i che lo arricchite con i vostri commenti e punti di vista.
Un fortissimo abbaraccio! :*
Una mamma qualunque
Se poi vogliamo rimanere sul tema Natura aggiungo anche che, facendo la veterinaria, so con certezza che i mammiferi, con pochissime eccezioni, non allattano mai a oltranza. I cuccioli cresciutelli (cresciutelli, ma ancora cuccioli) continuano sempre a cercare il seno della mamma, e la mamma li allontana in malo modo. Cosa che si può osservare sistematicamente, ad esempio, nei gatti; eppure le mamme gatte sono protettivissime e possessivissime nei confronti dei loro piccoli; e anche una volta finito l’allattamento continuano a proteggerli. Però sanno quando fermarsi. A differenza degli esseri umani a cui è stata farcita la testa di idee strampalate.
naturalentamente
Ah, benissimo! Quindi saprai altrettanto bene che nessun mammifero si nutre del latte di altri mammiferi! 🙂
Dida
Ammetto la mia ignoranza in merito, ma qualcosa stride: il gatto è un felino! Noi discendiamo dai dalle scimmie, siamo primati, se dobbiamo fare paragoni è ad essi che dobbiamo riferirci, giusto?
E che comportamento hanno gli scimpanzè, che hanno il dna più simile al nostro? Loro che fanno?
naturalentamente
…indipendentemente da quello che fanno gatti e scimpanzè, ad ogni modo, io mi fido della competenza dei miei bambini che sono stati rispettati dal concepimento, alle gestazione, alla nascita. 🙂 E vedo due bambini sani, testardi, dolci, indipendenti, curiosi, vivaci…Uno gnomo di 4 anni che in campeggio prende, esce dalla tenda e se ne va in bagno per conto suo e di sera prende la torcia e va a leggere nel prato con la vicina di tenda. Una piccola guerriera di un anno e mezzo che si mette i sandaletti da sola e gioca con qualunque cane veda in giro mettendosi a quattro zampe per comunicare in piena parità. 🙂 Saranno mica patologicamente liberi di esprimersi) 😛
Una mamma qualunque
Esistono eccome mammiferi allattati da altri mammiferi. Prova un po’ a mettere un gattino accanto a un cane femmina che ha partorito da poco e guarda cosa succede se il cane lo prende in simpatia.
Dida ha fatto un’osservazione molto intelligente; vi dirò allora che abbiamo prove concrete che esistessero forme di allattamento surrettizio negli ominidi, noatri antenati. Perché? Perché erano intelligenti. Piuttosto che lasciar morire di fame il cucciolo, le mamme ricorrevano al latte di altri animali.
Aneres
Ciao, vorrei fare una puntualizzazione sull’allattamento dei gatti…per prima cosa le gatte smettono di allattare i cuccioli quando essi non si possono più definire tali, quindi non è corretto rapportarlo al cucciolo umano,che acquisisce piena autonomia in tempistiche molto differenti. Inoltre le gatte,se rimangono con i cuccioli dopo i tre mesi(periodo in cui di solito i cuccioli vengono ceduti) continuano ad allattare saltuariamente i gattini. la mia gatta è stata con la madre fino all’età adulta e lei ha succhiato il latte fino ai 5 mesi,in seguito la stessa gatta dopo una gravidanza andata male ha adottato un cucciolo che è stato allattato fino ai 6 mesi. La natura,se si osserva attentamenteha tanto da insegnare. Poi per quanto riguarda l’allattsmento “prolungato”(che è già sciocco definirlo così in quanto non ha una scadenza fissa) credo debba essere vissuto come una scelta libera riguardante mamma e figlio,dove non c’è bisogno dell’intervento di estranei con i loro commenti. Poi mamma qualunque mi può spiegare come mai se l’allattamento prolungato è così dannoso l’organizzazione mondiale della sanità raccomanda l’allattamento fino ai due anni e dopoafferma esplicitamente che è una scelta della madre scegliere di proseguire ij quanto non è dimostrato che possa nuocere al bambino? si documenti mamma qualunque. Le persone come lei spesso hanno il giudizio facil parlando su luoghi comuni e senza basi concrete…può cortesemente riportarmi uno studio attendibile che dimostra ciò che lei afferma?Stando a ciò che dice la stessa comunità medica internazionale sta omettendo i grossi danni dell’allattamento prolungato…non credo sia possibile.È così difficile evitare di dare giudizi così spietati a chi fa scelte diverse dalle sue?Quanto vorrei che tutto questo discutere sull’allattamento finisse con un semplice “ognuna faccia cio che si sente,siamo tutte donne e mamme sosteniamoci”.personalmente allatto mio figlio che ha quasi tre anni, purtroppo tendo a nascondermi a causa dei giudizi intorno. Ho sostenuto amiche mamme che hanno deciso di non allattare e ho incoraggiato le amiche che hanno smesso presto per svariati motivi dicendogli che mamme si è in tanti modi,non solo con l’allattamento,e che sarebbero sicuramente riuscite a dare tutto l’amore di cui avevano bisogno i loro cuccioli. Non capisco perché persone come lei mamma qualunque, fanno così tanta fatica ad accettare un gesto che per prima cosa è privato,fa parte del rapporto tra mamme e figlio,e poi è semplicemente un gesto d’amore…una scelta spesso anche spontanea,derivante dalle circostanze,dal rapporto intimo tra madre e bambino. Davvero faccio fatica a capire da dove nasce questo suo astio,sinceramente è un pò limitante,oltre che qualunquista,dare delle morbose,pazze,egocentriche e problematiche alle mamme che allattano dopo i due anni.Si ricordi che può anche danneggiare la sensibilità di qualcuna meno arrogante di lei…spero per lei che si fermi a questo argomento e che non lo riversi in tutto ciò che esce dalla sua sfera di esperienze personali…
naturalentamente
Grazie per questo bellissimo commento educato e sensato . Grazie per aver condiviso la tua esperienza e per aver ricordato a tutte che l’amore materno non passa solo dall’allattamento.
Io credo che cotanto astio verso persone che fanno scelte diverse, tanto da sfociare nella maleducazione e nell’offesa, sia frutto di un vuoto d’amore, di una ferita, di una mancanza che ha segnato il passato della mamma qualunque. Tanta arroganza denota certamente sofferenza.
Buona notte!
Valentina
Sara Stradi
Cara mamma qualunque,
esiste il libero arbitrio, ed ogni donna è libera di seguire il proprio istinto . Non siamo tutte uguali. Ma credo che ognuna di noi sappia che il regalo più bello che possiamo fare ai nostri figli sia l’ indipendenza. Io ho smesso di allattare a otto mesi i miei gemelli, a sei mesi Leonardo, a 12 mesi Alice, per motivi diversi ogni volta… con qualche dubbio ma senza rimorsi.
Non so cosa sia meglio. Forse, semplicemente, è ciò che una mamma si sente di fare,con amore, libera dal giudizio e dalle opinioni del mondo circostante.
Non per niente l’istinto materno è istinto e non pensiero.
Questo non vuol dire essere tribali, barbari o incivili. Forse un po’ aborigeni… 🙂 ed è una bella magia che regala libertà.
Auguri a tutte le mamme. Anche a quelle qualunqui. Siamo uguali in una cosa sola: cerchiamo di dare ed essere il meglio che possiamo per i nostri bambini.
Cara Vale, hai tutta la mia stima. Ogni giorno regali bellezza ai tuoi bambini. Io resto sempre ammirata.
naturalentamente
La libertà…già, la Libertà.
Grazie a te per aver lasciato anche qui il tuo pensiero. Ti abbraccio, super Sara! :*
ale
Questo post e’ meraviglioso….alla mamma qualunque volevo solo chiedere se la sera quando si corica nel letto dorme sola…….o con qualcuno accanto. Rifletta su questa domanda. E capira quanto tempo prezioso ha perso cercando di far dormire i propri figli nel letto da soli!
naturalentamente
Ciao Ale, benvenuta!! 🙂
Una mamma qualunque
Dormo sola o con mio marito e dormo benissimo!
Stella
Insomma,qua le mamme no fanno sesso per i primi 3 anni di vita del figlio…visto che lo vogliono far dormire con sé fino a tale età. Ma siete solo mamme oppure donne a 360 gradi? Poveri mariti…si consoleranno in altro modo.
naturalentamente
Scuami, Stella, ma tu fai sesso con tuo marito solo di notte e solo a letto? Che triste…mi spiace, abbiate dei paletti così rigidi nel vostro rapporto di coppia. Noi facciamo l’amore in doccia, sul tavolo della cucina, sul pavimento del salotto, di mattina, dopo pranzo, quando ci pare, insomma… La notte è solo uno dei tanti momenti possibili ed il letto uno dei tanti luoghi… 🙂
Stella
ahah,sei brava a rivoltare la frittata. ora fai la donna fatale esperta di kamasutra che lo fa in ogni dove,tranne che a letto perché è troppo banale? per controbattere al mio precedente messaggio (e per dimostrare che sei una donna,non solo una mamma) hai scritto che tuo marito beve pure il tuo latte. beh,sei intelligente ,ma si capisce che ciò che hai scritto è più una provocazione che la verità. altrimenti non avresti avuto bisogno di usare un ‘ironia scontata e forzata .lo facciamo qua,là…tranne che a letto.povero marito…non l’hai mandato ancora a dormire sul divano ,perché non hai il coraggio di dire no a tuo figlio? e se tuo figlio a 6 anni volesse ancora dormire con voi lo assecondereste ? a me sembra che si passi da un eccesso all’altro.negli anni ’70 alle madri si consigliava subito l’allattamento artificiale e il pargolo era meglio che si abituasse a dormire nella sua cameretta già a 15 gg di vita (non parlo di me). ora mi pare che voi non assecondiate le necessità dei vostri figli,ma le vostre. e si evince,in alcuni messaggi,una grande paura a dire anche un solo no al figlio. si preferisce essere deboli,per paura che il figlio pianga o possa avere un piccolissimo trauma.magari piangerà sempre all’asilo,vedi messaggio sopra…ma meglio così,piuttosto che aiutarlo a crescere anche con un no. ovviamente siete buone e sante,invece chi ha i figli che a 2 anni dormono in stanza da soli sono madri meno affettuose di voi.
naturalentamente
Devi essere davvero una donna molto sola ed incompresa. Mi spiace sinceramente per te. spero tu posa trovare pace nella tua vita.
P.S. mio marito ha davvero assaggiato il latte di tetta e sì, lo facciamo anche a letto. 😉 Lo gnomo quasi cinquenne dorme nella sua cameretta sereno e felice: ha scelto lui quando andarci e noi, come sempre, abbiamo rispettato le sue scelte.
Buona giornata!
serenmente
Credo che ogni mamma dovrebbe essere libera di regalare ai propri figli il proprio seno finché vuole senza essere giudicata. L’allattamento è uno dei lavori più duri che si possa fare nella vita che va oltre a qualsiasi realizzazione professionale. Io ho allattato fino a nove mesi della mia piccola e non nascondo che non vedevo l’ora di smettere perché dopo appena un mese dalla sua nascita ho avuto la mastite che non auguro nemmeno al mio peggior nemico. Poi continui ingorghi e di nuovo mastite dopo tre mesi. Allattare con le lacrime agli occhi con un dolore allucinante che nessuno può descrivere se non si è provato, mi ha fatto capire molto sull’allattamento. Soprattutto quando sofferente guardavo la mia vita dolcissima negli occhi e capivo che le stavo facendo un dono per la sua crescita. Ho pensato di smettere un milione di volte e ho fatto davvero fatica a non impazzire tra impacchi freddi e caldi e tiralatte sempre pronto. Prima di essere mamma quando mi capitava di vedere un bimbo “grande” al seno pensavo che fosse “sbagliato” , ora penso che solo la mamma di quel bimbo e il suo pa
Una mamma qualunque
Ma perché mai insistere?
Capisco chi allatta per procurarsi piacere, come quelle che allattano i figli fino a 4 anni. Non giustifico, ma capisco cosa c’è dietro.
Ma quando non è un piacere, perché sconfinare nel masochismo? E’ uno sforzo completamente inutile. C’è il latte artificiale, il neonato cresce bene uguale, anzi è anche meglio perché probabilmente dormirà di più; e sfido qualunque, veramente qualunque pediatra, ostetrica o esperto ad accorgersi quali neonati sono allattati al seno e quali no sulla base di una visita medica. Non se ne accorge nessuno, perché sono indistinguibili, identici. L’allattamento non produce nessun effetto.
naturalentamente
Ciao mamma qualunque! Vedo che l’argomento ti interessa molto e sicuramente nutri tanti rimpianti quante insicurezze se perseveri sulle tue affermazioni ormai diventate assurde. Non so che pediatri, medici o ostetriche abbia incontrato nella tua vita, ma quelli che sono giunti sulla nostra strada avrebbero parecchio da obiettare leggendo il tuo commento.
L’allattamento non produce nessun effetto… Che tristezza vivere con cotanta amarezza.
Rinnovo il mio augurio di luce per te.
A presto! Spero di leggere in futuro tuoi commenti più sereni e più umani.
Shanti.
simo
No adesso dire che con l’artificiale crescono anche meglio è ignoranza pura e il fatto che dormano di più non è indice di miglior nutrimento ma di digestione più impegnativa. Ricordo che l’oms raccomanda di allattare almeno fino ai due anni di età. Inoltre l’artificiale è da maneggiare con una certa cautela perchè i rischi di contaminazione sono molti e pericolosi. Poi se una donna sceglie di non allattare non entro nel merito perchè rispetto le scelte altrui ma non si usi come scusa che con l’artificiale stanno meglio ecc perchè queste non sono verità e qualunque personale medico competente (che non prende marchette per sponsorizzare l’artificiale) può confermarlo. Che si discuta pure sul fatto di allattare a lungo (che come è già stato fatto presente non comporta nessun tipo di deviazione fisica o psicologica stando agli studi attuali) ma evitiamo la cattiva informazione medica per favore.
naturalentamente
Ciao Simo e benvenuta!!!
Grazie infinite per il commento! Sostenere che l’allattamento al seno è inutile e che non porta alcun beneficio rispetto all’allattamento artificiale, come dici tu, è fare cattiva informazione. Ed è un’affermazione grave oltre che infondata. Sono perfettamente d’accordo con te su tutto ciò che dici.
A presto.
serenmente
Papà possono sapere cosa è il meglio per lui… perciò non vedo perché non si possa esser liberi di decidere senza esserne giudicati. Soprattutto se non si conosce quanto sforzo quella mamma abbia fatto il suo vissuto.
naturalentamente
Benvenuta serenmente! Grazie per il tuo contributo…testimonianze come le tue sono molto preziose. Hai ragione, l’allattamento non è tutto rose e fiori e spesso mette a dura prova l’equilibrio mentale ed emotivo della mamma. A questo proposito ho scritto qualche mese un post, proprio dedicato alla stanchezza di allattare, ai momenti difficili (http://www.naturalentamente.it/allattare-in-tandem-quando-la-pedalata-si-fa-dura/). Quando poi si allatta in tandem, cioè due bimbi contemporaneamente, quei momenti possono arrivare più spesso…ma anche l’amore e il benessere che si riceve è raddoppiato. La consapevolezza e la libertà di esprimersi, la comunicazione profonda con i figli e la fiducia sono imprescindibili per gestire nel migliore dei modi la situazione.
A presto!!
Una mamma qualunque
Non è proprio assurdo, anzi…
Fai un esperimento.
Prova a portare da un pediatra, o da un’ostetrica, due bambini.
Uno allattato esclusivamente al seno a richiesta da sempre, l’altro che non ha mai visto la tetta da quando è nato.
Chiedi loro di dire quale dei due è allattato al seno, semplicemente visitandolo, sulla base del comportamento, del fisico, dello stato di salute. (Non provando a farlo attaccare al seno: così sarebbe troppo facile).
Secondo te, riescono a dire quale è allattato al seno?
naturalentamente
Bentornata, mammaqualunque!
Esperimento fatto: ma si vede che le ostetriche che conosciamo noi e la nostra pediatra sono “speciali”. 🙂
Una mamma qualunque
Sarei allora curiosa di sapere in base a cosa sono in grado di dirlo: cosa vedono, esattamente, di diverso nei due bambini, con una semplice visita.
Stefy
Grazie a tutte le mamme che sostengono l’allattamento e che credono nello svezzamento naturale! (cioè quando il bambino è pronto).
Vi trasmetto alcune impressioni dell’estate appena trascorsa su varie spiaggie, da Nord a Sud non ho trovato grandi diffferenze. Allatare la mia bimba, che nel corso dell’estate ha compiuto “ben 2 anni”, è stata un’esperienza chiarificatrice di come la pensi la maggior parte delle persone. Ho allattato alla luce del sole, ovviamente, ma senza esibizionismi, anzi cercando di non esporre troppo il seno con l’aiuto di magliette e foulard, assumendo posizioni più “discrete” (distesa). Ho negato il seno a mia figlia al ristorante per non “imbarazzare” i commensali (che stavano appunto nutrendosi), per poi lasciarla libera di poppare ed esplorare con la manina l’altro seno, una volta sole. Tutto questo per evitare di incrociare sguardi di rimprovero, di sorpresa, di incredulità e ridurre al minimo gli inevitabili commenti di giudizio. . . perchè una bimba di 2 anni che ancora ciuccia al seno di sua madre non è ben tollerata dalla società, mentre accettiamo culturalmente di buon grado di obbligarli ad interrompere questo “sano” vizio precocemente . . .per poi attaccarli ad un “meno sano” succhiotto di gomma, che molti si portano fino a 4 anni! Perchè i bimbi hanno comunque l’esigenza di ciucciare!
Una nota curiosa . . . un venditore ambulante seneglese mi ha riferito che 2 anni sono troppi per stare ancora al seno, da loro è tradizione svezzare le femmine a 16 mesi e i maschi a 18. . . . io e la mia piccola andremo ad libitum . . .
naturalentamente
Grazie a te Stefania, per la tua preziosa testimonianza.
E benvenuta!! 🙂
Una mamma qualunque
Sì, è una leggenda metropolitana è che in tutta l’Africa si allatti fino ai 5 anni. Però non sapevo che in Senegal ci fosse addirittura un’età tradizionale per lo svezzamento, e diversa per femmine e maschi. Questa è un’informazione interessante, grazie per averla fornita.
naturalentamente
Che bello!!! Anche una mamma qualunque ha trovato qualcosa di interessante qui!!
grazie per essere tornata! 🙂
A presto!!! :*
Eleonora
Buonasera, sono incappata in questa discussione per caso in quanto stavo cercando delle testimonianze o articoli che parlassero dell’ allattamento prolungato. Premetto che non ho più latte da parecchio e che non ne ho mai avuto molto: quando mio figlio è nato avevo 20 gr di latte a poppata e quindi il mio piccolo è cresciuto con il latte artificiale, anzi ricostituito. Io, però, l’ ho sempre attaccato e questa voglia a lui è rimasta ancora oggi che ha quasi 4 anni. Quest’ anno ha iniziato l’ asilo e parlando con la maestra le avevo detto che il mio piccolo si attacca ancora x addormentarsi e a volte solo perché ha voglia di PUPPA, come la chiama lui. Siccome l’ inserimento all’ asilo non è stato dei più facili, ho pensato di non toglierla per ora, ma di aspettare un po’, sperando, a dire il vero, che si stacchi lui senza dover forzare io. Ma proprio oggi la maestra mi ha detto che, essendo un bimbo emotivo, e questo purtroppo è carattere e non credo si possa cambiare, e visto che è ancora molto attaccato a me, forse troppo, di trovare un modo di togliere sto seno perché deve esserci questo distacco prima o poi. Io sinceramente penso che già il fatto che lui vada all’ asilo (fino alle 12 perché per ora non vuol mangiarci) significhi aver dato inizio a questo distacco che voglio sia graduale e il fatto che lui a volte piange perché sente la miia mancanza è normale visto che è stato sempre con me!! Non so, mi sento confusa anche perché in passato ho provato a togliere la PUPPA, ma vedevo proprio un disagio in lui e mi chiedo non è forse peggio fargli una violenza (togliendogli il seno senza che lui sia pronto) piuttosto che assecondarlo? Come avrete capito non sono io che l forzo a prendere il seno, ma lui ha ancora questa esigenza
naturalentamente
Cara Eleonora, benvenuta!
Grazie per aver condiviso la tua esperienza. Io penso che ogni forzatura sia deleteria. E penso che quando ci sono dei cambiamenti importanti, come l’inizio della scuola per un bambino, sia importantissimo garantire al piccolo il nostro sostengo, la nostra complicità. Non credo che togliere la tetta ora possa essere di grande aiuto…anzi! Credo che potrebbe contribuire solamente a destabilizzarlo ulteriormente.
Il mio gnomo, da un mesetto a questa parte ha fatto grossi cambiamenti. In questo post che ho scritto di recente potrai leggere come ci stiamo avviando con serenità e naturalezza verso l’abbandono del seno da parte sua http://www.naturalentamente.it/mamma-non-voglio-dormire/. Sto lavorando su di me, sul piano dell’inconscio, affinché possa riuscire ad accompagnarlo nei migliori dei modi in questo grosso salto verso l’indipendenza. Spesso noi mamme tendiamo, senza rendercene conto, a trattenere a noi i nostri cuccioli per spirito di protezione. Nel mio caso, forse non ho sùbito colto i segnali dello gnomo che mi avvisavano del suo essere pronto ad andare… Sta di fatto che, finché ci sono equilibrio e serenità fra mamma e bambino, il seno non può che far bene. E’ uno scambio reciproco di amore e fiducia e accoglienza. Io la vedo così…
Spero di esserti stata in qualche modo di aiuto.
Se hai bisogno di consigli o anche solo vuoi continuare a condividere con noi la vostra storia, non esitare a lasciare altri commenti. 🙂
Un abbraccio di luce a te e al tuo bambino.
Valentina
Eleonora
Buonasera Valentina e grazie della risposta. Ho letto il tuo articolo tutto D’ un fiato. Il tuo bimbo ha fatto passi da gigante direi!! Anche a me non piacciono le forzature e per questo vorrei aspettare che il mio Nicholas si stacchi da solo. Ti assicuro che io sono pronta, prontissima, ma vedo che non prendere il seno x lui è ancora un grosso problema, un disagio direi! Lui il pomeriggio non dorme già da un annetto e anche se è un bimbo scatenato, lui sta molto a giocare da solo con le costruzioni o quello che al momento attira la sua attenzione!! Per il dormire da solo nella sua cameretta ancora ci vorrà del tempo perché volendo la PUPPA per dormire, è nel lettone con noi e anche quando poi lo sposto nel suo lettino, ad un certo punto torna nel lettone, ma il seno la notte non lo prende più da un pezzo!! Questa settimana all’ asilo è andata piuttosto malino, ha pianto spesso e spero che questa piccola regressione sia causata dal fatto che ha fatto una settimana all’ asilo e una a casa malato poi di nuovo all’ asilo e ancora a casa! Quando si tratta dell’ asilo diventa un bimbo che faccio fatica a riconoscere e a casa anche a volte ha degli atteggiamenti che non sono, o forse non erano, i suoi …ma spero che il tempo ci aiuti a fargli trovare il suo equilibrio. Ho sentito parlare dei fiori di Bach e vorrei approfondire l’ argomento, hai dei suggerimenti o consigli da darmi?
Grazie mille ,
Eleonora
naturalentamente
Peri fiori di Bach devi rivolgerti ad un esperto, ad un naturopata. Io posso solo dirti che con noi hanno fatto un gran bel lavoro.
Quanto all’asilo: ti capisco e hai tutta la mia solidarietà. L’anno scorso Attilio ha fatto molta fatica ad inserirsi e infatti ha iniziato ad andarci regolarmente solo in novembre. Visto il suo violento rifiuto della scuola, con comportamenti irriconoscibili, proprio come il tuo bimbo, abbiamo deciso di farlo stare a casa finché non fosse stato pronto. E devo dire che assecondare le sue tempistiche ha funzionato. Lui di notte aveva iniziato a digrignare i denti, era molto nervoso e arrogante con noi…quando di solito è un bambino molto dolce, anche se testardo e cocciuto. Stare chiuso per tanto tempo in una scuola per lui è tutt’ora faticoso: è abituato a stare molto tempo all’aria aperta, a fare giochi in libertà, senza troppe tabelle…
Quest’anno, tuttavia, va meglio, perché c’è anche il suo cuginetto a scuola, quindi si sostengono a vicenda.
Ma mentre l’anno scorso qualche volta ci mangiava, quest’anno non ne vuol punto sapere…ed io, dico la verità, non insisto, visto che il menu a scuola lascia molto a desiderare (pur avendo ottenuto quello vegan).
Io non lavoro, quindi ho la possibilità di tenerlo a casa ogni tanto, quando lo vedo stanco e bisognoso di un giorno di pausa, o quando è proprio lui stesso a dirmi che vorrebbe stare a casa per fare delle cose con me e sua sorella. Non posso biasimarlo…nemmeno io ho mai amato andare a scuola! 😉
Non disperare…i fiori non sbocciano tutti nello stesso momento…ogni bambino è un fiore ed ha i suoi tempi, che vanno onorati e rispettati.
Un abbraccio e scrivi quando vuoi…
Eleonora
Buongiorno Valentina, le tue parole mi hanno fatto commuovere!!!
naturalentamente
Un sincero abbraccio…
Eleonora
Il mess non è arrivato completo!! Dicevo che anche io stavo pensando di lasciar perderevper quest’ anno, ma ho paura che poi andare all’ asilo sarà ancora peggio di quest’ anno. Fino a che non è stato male, vedevo Nicholas, quando andavo a prenderlo alle 12, tranquillo e invece ora spesso piange e lo fa anche durante le lezioni!! Anche il mio compagno, che è uno ligio al dovere, che va sl lavoro cascasse il mondo, che diceva che era giusto che andasse alla scuola dell’ infanzia, ieri mi ha detto, un po’ preoccupato, che non vuole che il nostro bimbo si ammali per questo asilo!! Non mi piace vedere Nicholas che piange quando vado a riprenderlo, anche se poi a casa, torna il mio ometto…un po’ cambiato..ma sempre lui! ❤️ Ah, questo asilo, che disperazione!! Spero che andrà sempre meglio, ma voglio subito informarmi per trovare un buon naturopata! Ti ringrazio Valentina, le tue parole mi hanno fatto bene all’ anima!
Buon weekend a te e famiglia!
naturalentamente
Sono certa che con due genitori attenti ed empatici, come mi pare di capire che siete voi, la situazione migliorerà. Credete in lui e siate sempre i suoi migliori complici! 😉
Stella
Mio Dio,quante pare! Hai viziato tu figlio e TI FAI TIRANEGGIARE DA LUI.Scusami,ma se è un bambino difficile,nonlo stai aiutando molto.Si evince che non hai un marito che ti dia il giusto supporto ,se muori dalla paura che il piccolo dorma da solo a 4 anni. Sii dolce,ma risoluta.Qui troverai solo donne che alimenteranno la tua insicurezza,tra sorrisi di luce e consigli da puericultrici fai da te.
naturalentamente
Stella, il tuo ingresso in questa discussione è davvero un dono per tutte!
hai una saggezza una buona grazia invidiabili! 😉
Tu sei una puericultrice professionista? Illuminaci, ti prego…sono certa, dopo aver letto i tuoi commenti , che hai una storia professionale e familiare degna di nota.
Eleonora
Buongiorno Valentina, volevo aggiornarti un po’…oggi ho portato Nicholas all’ asilo ed è stata una vera e propria tragedia!! La maestra continua a dire che sono capricci, ma io non sono D’ accordo e anche il mio compagno è D’ accordo con me che bisogna fare qualcosa è qualcosa che sia il meglio per il piccolo. Stamattina ho contattato una dottoressa naturopata per cercare un aiuto, visto che la situazione è peggiorata. Nocholas continua a dire che non vuol andare perché sente tanto la mia mancanza e sono sicura che sia così e non ci siano altri motivi, a parte il fatto che vedo le maestre più rigide rispetto all’ inizio. Spero proprio che i fiori di Bach ci aiutino a passare questa fase che a molti sembrerà una stupidaggine, ma che per noi è molto importante per il bene del piccolo. L’ unico dubbio è: iniziando ad utilizzare i fiori di Bach per aiutarlo nel distacco da me e nell’ inserimento all’ asilo , non è che poi per superare altre difficoltà, anche quando sarà grande, avrà sempre bisogno di utilizzarli e non riuscirà a superare le sue paure da solo?
Grazie mille delle tue parole sempre D’ incoraggiamento.
naturalentamente
Ciao cara Eleonora, buongiorno!
Rispondo subito alla tua domanda sui fiori di Bach. I fiori non risolveranno le paure di tuo figlio…non risolveranno i problemi al posto suo, ma lo metteranno nella condizione di risolverli da solo, faranno sì che il suo atteggiamento cambio e si sciolgano certi nodi. Quindi non preoccuparti sulla sua capacità di superare gli ostacoli da solo in futuro. 🙂 Quello che è importante, però, secondo me, è essere consapevoli che il comportamento dei nostri figli rispecchia sempre quello dei genitori. I blocchi emotivi che hanno i cuccioli derivano da un disagio (concedimi il termine, prendilo in senso lato) che vivono nell’ambiante circostante, nella famiglia, nel rapporto con i genitori. Nel tuo caso la parola disagio è troppo forte, da quanto capisco, meglio parlare di mancato equilibrio. Mi spiego: il fatto che tu non sia convinta della validità della scuola di tuo figlio, che non apprezzi appieno l’offerta didattica, che ti senti frustrata perché vorresti di meglio per lui (non sai quanto ti capisco!!!!!!!) incide tantissimo sulla reazione di Nicholas. I bambini, a maggior ragione quelli cresciuti ad alto contatto come i nostri, avvertono con grande sensibilità gli stati d’animo dei genitori e si comportano di conseguenza. Anche Attilio, quando percepiva il mio scontento per l’asilo aveva violenti rifiuti (per lui ha giocato un ruolo importante anche il fatto che ci fosse la sorellina neonata a casa con me)…io stavo davvero male per la questione dell’offerta didattica non adeguata, per il menu a mio parere assolutamente non sano, per la cattiva abitudine di dare caramelle…e lui, che prende per vero (come tutti i bimbi della sua età) ciò che dice e pensa la mamma, senza se e senza ma, era andato in crisi totale. Come poteva andare volentieri in un posto che il suo punto di riferimento più grande non apprezzava? Come avrebbe potuto essere sereno in un luogo di cui la sua mamma non aveva affatto fiducia e che credeva anzi potesse essere deleterio per lui? Ho lavorato molto su questo punto nei due mesi in cui abbiamo deciso di farlo stare a casa. In quel periodo mi sono impegnata a risolvere tutte le mie ansie cercando la soluzione ai problemi: 1) ho fatto di tutto per ottenere un menu vegano che rispettasse le nostre abitudini alimentari; 2) ho chiesto ed ottenuto che non gli venisse dato nulla contenente zucchero bianco e portato a scuola malto per dolcificare il tè e barrette di frutta essiccata per rimpiazzare le caramelle; 3)ho concordato con lo gnomo i giorni in cui si sarebbe fermato a pranzo, rispondendo al suo desiderio di tornare a casa prima in certi giorni; 4) mi sono detta che avrebbe continuato con me a casa, come sempre, i giochi didattici e costruttivi che amiamo tanto fare…e che la scuola non lo avrebbe diseducato, ma anzi gli avrebbe offerto un’occasione nuova di confronto con una realtà tanto diversa da quella di casa. Appena mi sono messa nell’ordine di idee che Attilio sarebbe stato felice anche a scuola, seppur quella non sia la scuola dei miei sogni, lui si è sbloccato ed ha espresso la volontà di riprendere ad andarci. 🙂
Continua a sostenere il tuo bambino e a credere in lui. Soprattutto fidati del tuo istinto e non la sciarti condizionare dalle maestre e dai loro sguardi pieni di incomprensione…
Scusa se mi sono dilungata, ma sono argomenti che mi stanno molto a cuore…
Un abbraccio di luce,
a presto
Eleonora
Grazie Valentina, sei sempre di grande aiuto!! Ho letto e riletto la tua risposta e capisco benissimo cosa intendi. All’ inizio ero convinta della scelta fatta riguardo all’ asilo, poi forse, vedendo che Nicholas non aprrezzava molto e ci stava malvolentieri, e ultimamente ancora peggio, forse ho perso un po’ di fiducia nella scuola è un po’ anche nelle insegnanti che un giorno sembrano ben disposte e il giorno dopo no. Ma certo, anche loro hanno altri 23 bimbi a cui dedicarsi e quindi non è facile. Cercherò di essere più aperta nei confronti della scuola e di trasmettere al mio cucciolo solo influssi positivi! Ti terrò aggiornata su come va, domani pomeriggio, intanto, abbiamo appuntamento con la naturopata…speriamo bene!!
Un abbraccio forte
naturalentamente
In bocca al lupo!!! 😀
Eleonora
Buongiorno Valentina,
Eccomi di nuovo a scriverti. Martedì sera siamo stati dalla naturopata e, dopo un lungo colloquio, ci ha preparato i fiori di Bach. Mi ha detto la dottoressa che qualche segnale di miglioramento si dovrebbe vedere dopo alcuni giorni e sono a chiederti, tu che sei mooolto più esperta di me, dopo quanto si sono visti miglioramenti nel tuo bimbo. Al momento Nicholas piange ancora quando lo porto e, da dietro la porta dell’ aula, ho sentito che diceva alla maestra se poteva chiamarmi…ed ero uscita dalla classe da due secondi!!! Piange il mio cucciolo, anche se però non fa più le tragedie e non si dispera come qualche giorno fa. La naturopata mi ha detto di dargli una cosa mia che lui può portare con se e allora gli ho messo al collo una mia catenina che mi è stata regalata per la sua nascita. Ieri l’ ha mostrata tutto fiero alla maestra…ma sembra che già oggi la magia non funzioni più!!
Spero che piano piano riusciremo a superare questo ostacolo e che per Nicholas il distacco non sia più così traumatico. Sono fiduciosa..
Un saluto affettuoso
Eleonora
naturalentamente
Noi abbiamo visto i primi cambiamenti da subito. Ma anche il tuo cucciolo, come scrivi tu, ha già cambiato reazione. Dagli tempo, non avere fretta e non fare confronti con le esperienze altrui, perché ogni individuo è a sé, ha la sua storia, le sue peculiarità. Continua a d avere fiducia in tuo figlio e nel cammino che avete scelto di intraprendere.
Grazie per tenermi aggiornata…ormai ho preso molto a cuore la vostra vicenda. 🙂
Spero di avere vostre notizie presto…
Un sincero abbraccio di luce.
Sara
Buonasera a tutte!
Sono approdata qui cercando testimonianze sull’allattamento prolungato.
Mia figlia ha più di 4 anni e non abbiamo ancora smesso.
E’ una bimba sana, libera e indipendente, socievole e affettuosa con tutti.
Lavoro a tempo pieno da quando aveva poco più di due anni, ma questo non ha interrotto questa nostra abitudine: puppa per addormentarsi la sera e nei momenti di relax. La cosa tenera è che quando la chiede la chiama “am”, come quando aveva otto mesi.
Dice che “il latte della mamma è la cosa più buona che ci sia”, ed è una cosa nostra, che non facciamo in pubblico da quando aveva poco più di un anno.
Un giorno smetterà e io sarò felice che sia stata lei a deciderlo, senza imposizioni.
Quanto a me, non sono una hippie fricchettona bio, ma una donna soddisfatta, senza ansie da prestazione e che non ha mai imposto nulla per quanto riguardava le tappe di crescita.
Peace and love a tutti!
naturalentamente
Sara carissima,
che meravigliosa testimonianza! Grazie per essere intervenuta!
Dida
Rassegnamoci: C’è una hippie fricchettona bio in ogni cuore di mamma!!! 😉 🙂
Volevo anche io contribuire aggiornandoti/vi dei cambiamenti della mia cucciola, che ora ha pocco più di 3 anni. In modo molto sereno mi chiede ancora il seno, ma con molta meno frequenza. L’unico must è il risveglio, in cui vuole la coccola morbida, ma spesso è solo una scusa che adotto per rimanere a letto qualche minuto di più, perchè poi mi chiede di scendere per la colazione! Per il resto della giornata di solito non la cerca, soprattutto se è impegnata in giochi o attività. La sera si addormenta con una storiella, grattini sulla schiena o massaggini e la tetta non la chiede più,però resta quel fascino nel vederle e toccarle e mi chiede ciucciare mentre conto fino a tre, poi è a posto!
Hanno acquistato molta importanza gli abbracci,i baci e le classiche coccole e ciò mi piace tanto perchè io sono una creatura ad alto contatto e le effusioni di questo tipo mi piacciono da matti!!! A volte come attività pomeridiana dopo la merenda le dico: “giochiamo a fare i gatti che si coccolano? ce ne facciamo fino a stufarci!”
Credo che i seno rappresentaeranno per lei sempre qualcosa di forte,un attaccamento viscerale che forse la mente prima o poi rimuoverà, ma l’anima non la cancellerà mai. Finalmente, osservandola ho capito perchè anche io ho sempre avuto una “passione” per i seni. Senza perversioni, ho sempre adorato il seno e con alcune mie amiche molto “dotate” in confidenza chiedevo di poter avere una coccola appoggiata al petto. Non sapevo perchè, sapevo solo che per me era una sensazione di pace e accoglienza, per me il seno era latte e io me ne ricordo ancora l’odore. Sono stata allattata fino ad un anno ( quando poi il pediatra ha consigliato a mia mamma, pur avendone ancora, di passare a quello vaccino), per poi riprendere per qualche settimana un anno dopo, alla nascita di mio fratello. Mia mamma racconta che vedendola allattare ero “gelosa” dei seni e così mi ha concesso di riprendere fino a che, spontamenante un dì le ho detto “Mamma, chifo!”.
Ho sempre pensato che allattare fosse importante, ma non ero consapevole del grande potere che ha.
Solo dopo il parto mi si è aperta la mente su cosa sia l’allattamento, e difenderò questo angolo di Nirvana sempre!
Bacio
naturalentamente
Sono commossa dalle tue parole…non posso aggiungere altro. Solidea è davvero fortunata!
Ti abbraccio forte
Terram79
Ciao a tutte le mamme e ciao Valentina,
sono nuovissima nel sito ma l’ho gia trovato super interessante!
Sono mamma di Amelie (3 anni ad aprile) tetta-dipendente dal primo giorno di vita! 🙂 Lavoro da quando lei ha 8 mesi, ho tanti hobby, viaggiamo molto e in tutto questo prendiamo sempre la tetta 🙂
Devo ammettere che, per quanto adori i nostri momenti di allattamento, piu volte recentemente ho avuto attimi di scoraggiamento dovuti alla stanchezza. Amelie dorme nel lettone con noi e la maggior parte delle notti si sveglia di continuo per attaccarsi e quindi, per quanto il dormire insieme aiuti in quel senso, mi sveglio spesso con il mal di schiena e non del tutto ripostata dato i continui risvegli.
In quei momenti mi ripeto che ora basta, da domani smettiamo, ma poi vedo la felicita dei suoi occhi quando si attacca e poi leggo blog come questi che mi fanno andare avanti. Sono a favore dell’allattamento prolungato ma non sono un’estremista e ogni mamma deve fare quello che crede meglio per lei e il proprio cucciolo; non mi sto forzando una cosa che non mi piace, al contrario sono combattuta dai miei sentimenti contrastanti, il piu delle volte causati dall’allattamento notturno.
E mi chiedo, ma sono l’unica a non dormire da quasi 3 anni o anche le altre mamme hanno dei bimbi attaccati tutta la notte? perche’ sento spesso dire di mamme che allattano ancora ma “la notte dorme” o “si sveglia solo una volta”…come fate???? la mia si sveglia un trilione di volte!! :))))
Grazie per le risposte che vorrete darmi
Teresa
naturalentamente
Ciao Teresa, benvenuta!
Anche io sono nel club delle mamme che non dormono da anni (4 e mezzo), non sei sola e tua figlia non è un’aliena! 🙂
Io allatto in tandem Attilio ed Elena e fino a qualche mese fa si svegliavano entrambi innumerevoli volte, e mai una volta che lo facessero insieme! Poi finalmente Atto ha preso a dormire tutta la notte e ora mi sveglio solo per la piccina (ha 2 anni), che dorme con noi nel lettone. Seppur il sonno non venga mai completamente spezzato, non si può certo dire che dormire allattando sia riposante e confortevole. Ci sono mattine che i sveglio con collo e spalle devastati, come se mi fosse passato sopra un autotreno. Notti in cui, se mi alzo 30 secondi per andare a fare la pipì. Elena si mette in un pianto disperato che nemmeno a 2 mesi ne faceva così… In certi momenti mi guardo allo specchio e mi chiedo se ne vale la pena: “Ma chi me lo fa fare?”. Ma la verità è che gli acciacchi, la stanchezza e il sonno sono nulla di fronte al flusso di amore e pace che scorre fra di noi durante le poppate. Io non mi sono mai sforzata di tirare avanti…mi è sempre venuto spontaneo continuare nonostante le difficoltà e credo che sia merito dei bimbi, delle certezze che sanno trasmettermi. Io seguo loro e so di non sbagliare, perché credo che quello che è meglio per loro sia il meglio anche per me. Chiamalo istinto, chiamala empatia…è qualcosa che non riesco a spiegarmi razionalmente, che investe il mio essere profondo.
I sentimenti contrastanti ci sono e ci saranno. Mi è capitato di pensare che le mamme che non crescono i propri figli ad alto contatto, armandosi di ciucci, biberon, culla, baby sitter, tata, nido e quant’altro siano mamme più libere e indipendenti di me. Ma, semplicemente, questo è il mio modo di essere Vale, di essere donna, di essere mamma. Il contatto, il respiro, l’affetto, la passione, per me sono fondamentali.
Cara Teresa, grazie per la tua testimonianza. Continua il tuo viaggio nella certezza che seguendo lo sguardo saggio della tua bambina e il tuo cuore non potrai mai sbagliare. Avremo notti intere da riempire dormendo nell’attesa che rientrino dalle loro scorribande adolescenziali!
A presto,
Valentina
Terram79
Grazie tante per la tua risposta Valentina.
Non conosco altre mamme che stanno attraversando il mio stesso percorso quindi leggerti mi incoraggia parecchio. Sono convinta anch’io che questa sia la strada giusta, ho solo paura di crollare a volte ma poi penso che smettere sarebbe dieci volte piu difficile che continuare (oltre che sbagliato)
ti capisco per la storia del bagno! la mia e’ uguale! 🙂
dormira’ prima o poi…devo solo avere pazienza…:)
grazie ancora e a presto
Terram79
Scusami, sono di nuovo io 🙂 quindi succede che all’improvviso inizino a dormire tutta la notte?? so che ogni bambino e’ diverso, ma posso chiederti che eta’ aveva il tuo quando ha cominciato?
grazie
naturalentamente
Allora, con Attilio la faccenda è stata un po’ strana. All’improvviso, un mese prima che compiesse 2 anni, una bella notte ha fatto tutta una tirata. Era il nostro primo giorno di vacanza al mare, avevamo preso una casetta in affitto. Avevo dato il merito di quella nottata di sonno alle energie consumate, all’emozione, all’euforia che lo avevano scosso durante la giornata. Sta di fatto che per le due settimane che siamo stati al mare ha sempre dormito per tutta la notte, svegliandosi al massimo una volta per andare a fare la pipì o per chiedere un bicchiere d’acqua. Io non ci potevo credere!!!!
Ero certa che al ritorno a casa avremmo ripreso le vecchie abitudini, e invece ha continuato a dormire tutta la notte!!!! 🙂 Io allora ero incinta di Elena…che sarebbe nata da lì a 6 mesi. Per le tre notti dopo la nascita della sorellina, Attilio ha continuato a dormire tutta la notte nel suo lettino singolo attaccato al nostro lettone, poi è tornato a svegliarsi. :/ All’improvviso, così come aveva iniziato a dormire, ha ripreso a svegliarsi 4-5 volte per notte: più spesso di quanto non facesse la sorellina neonata. Per il primo anno abbiamo continuato con questo ritmo, poi ha cominciato a vegliarsi meno (2-3 volte), ma intanto Elena aveva preso a svegliarsi più spesso, quindi i miei risvegli notturni erano sempre sulla media dei 7-8 per notte. Il ritorno alla nottata intera da parte di Attilio è avvenuto a ottobre scorso, quindi due mesi dopo il suo quarto compleanno. Eravamo in viaggio e naturalmente tutti gli orari erano sballati. In quei giorni ha saltato spesso il pisolo pomeridiano o comunque si stancava tanto, così si è fatto delle nottate intere fino alle 7 del mattino. Tornati a casa dal viaggio ci ha detto che non avrebbe più voluto dormire il pomeriggio, perché preferiva giocare, andare in bici o fare altro e noi l’abbiamo assecondato. In questo modo la sera crolla prima (intorno alle 20.30-21.00, ma a volte anche prima, se riesco a farlo cenare presto) e piomba in un sonno profondo fino al mattino seguente senza alcun risveglio. Prima di addormentarsi prende la tetta (non sempre,a volte vuole addormentarsi abbracciato al babbo) e poi se ne riparla il giorno successivo, quando di solito vuole farsi una ciucciatina dopo pranzo, a mo’ di digestivo 😉
Insomma, i cambiamenti arrivano quando meno ce lo aspettiamo…
Spesso i bambini sono più pronti di noi e magari vengono trattenuti da nostre paure o premure inconsce, che magari noi non avvertiamo razionalmente, ma che a loro arrivano dalle nostre vibrazioni e dagli ormoni del nostro latte. Su questo mi ha fatto riflettere tanto la mia naturopata, che ci ha supportati in un momento delicato in cui mi sentivo molto stanca fisicamente e psicologicamente per l’allattamento in tandem. Con trattamenti di riflessologia plantare e digitopressione e con i fiori di Bach sono riuscita a rilassarmi e ad alleggerirmi…e il tutto si è riversato anche sullo gnomo. Anche lui sta prendendo i fiori di Bach, in modo da essere accompagnato e supportato in questa sua importante fase di crescita…ha un grosso slancio verso l’indipendenza e l’autonomia, ma al tempo stesso ha molto bisogno del nido e del seno per trovare incoraggiamento e conferme: soprattutto perché vede la sorella più piccola ancora molto vicina alla tetta. Ma questa è un’altra storia…non mi dilungo oltre!
Io ti consiglio con il cuore di prendere in considerazione anche i fiori di Bach se ti senti stanca ed hai bisogno di riposare…hanno un effetto immediato e magico sui bambini che non hanno filtri razionali. Anche sui grandi sono molto efficaci comunque!
Fammi sapere come evolve la situazione, se ti va…
Ti rinnovo il mio abbraccio di luce,
a presto :*
Stella
Povero bimbo,il fatto che da così piccolo inizi a prendere i fiori di Bach non è tanto positivo.E’ esaurito perché la mamma è esaurita e affaticata per il doppio allattamento e perché li vuole tener entrambi a dormire in stanza con lei (anche Attilio di 4 anni).Ma rilassati…mi sembra che vuoi fare la super mamma e poi hai bisogno dei fiori di bach ed è costretto a prenderli pure tuo figlio,per “colpa tua”.senza offesa,eh…tanti abbracci di luce .forza Attilio,ribellati alla mamma .
naturalentamente
Quanta compassione per una donna inconsapevole e fragile come te che è costretta dare giudizi alla luce dell’ignoranza per sentirsi meglio.
I Fiori di Bach servirebbero anche a te, per riprendere contatto con la realtà e per guardare al mondo senza tutto l’astio e la cattiveria che ti attanagliano. devi aver sofferto molto nella tua vita…
Buona fortuna per tutto. Ne hai proprio bisogno!
Cinzia
Ciao! Sono capitata per caso su questo sito bellissimo cercando testimonianze sull’allattamento!
Sono la mamma di una bimba di sette mesi e mezzo che allatto felicemente al seno e spero di continuare il più a lungo possibile!
Leggendo le vostre testimonianze mi sono venute le lacrime agli occhi… l’allattamento é un’esperienza meravigliosa!
Teresa vorrei dirti che anche noi abbiamo tanti risvegli notturni! E’ stancante, poi però vedo mia figlia che ciuccia soddisfatta e sono felice!
Tra un mese e mezzo dovrò rientrare al lavoro (sigh!), sono preoccupata per il distacco… spero di poter comunque continuare ad allattare e che la mia cucciola non ne risenta… noi siamo ad alto contatto… tetta a richiesta, fascia, lettone… mi spaventa tanto doverla lasciare!
Grazie per i vostri consigli!
naturalentamente
Ciao Cinzia, benvenuta!
Non devi preoccuparti, il ritorno al lavoro non comprometterà la tua scelta dell’alto contatto e tanto meno l’allattamento. Alcuni equilibri cambieranno, ne subentreranno degli altri…ma infondo la vita è un divenire continuo e va bene così. 🙂
Continua a credere nell’unicità del vostro legame e ad ascoltare il cuore e l’istinto!
Noi, comunque, siamo sempre qui 🙂
Un caro abbraccio
Cinzia
Grazie per le tue parole bellissime! Un abbraccio!
naturalentamente
Shanti, cara!
Gabri
Ciao a tutte, sono capitata qui per caso e mi piacerebbe che esistessero più luoghi come questo, dove donne che non hanno paura di vivere fuori dagli schemi imposti dalla società hanno la possibilità di confrontarsi con chi segue percorsi simili al loro. Chi sceglie di allattare i propri figli senza darsi un limite di tempo impara ben presto a nascondersi, per non incorrere in sguardi di disapprovazione o addirittura di disgusto. È invece è importante che su un argomento su cui c’è ancora tanta disinformazione, anche purtroppo tra gli addetti ai lavori, ci si possa confrontare e supportare a vicenda. Potrei portare la mia esperienza, simile a tante che ho letto qui, di mamma che allatta un bimbo di 4 anni, indipendente ed equilibrato. Potrei rispondere a chi è convinta che sono una povera donnetta frustrata che non ha avuto migliori opportunità nella vita, e dire che ho lasciato in piena consapevolezza e senza rimpianti un lavoro che mi piaceva per fare la mamma a tempo pieno, perché per me, e sottolineò per me, seguire la crescita di un essere umano è una fonte di soddisfazione e di orgoglio senza uguali, superiore a qualsiasi carriera retribuita. E se le faccio pena me ne farò una ragione. Non mi permetto di giudicare chi fa scelte diverse dalla mia, e mi da fastidio che ci sia in giro così tanta gente che non può fare a meno di sparare sentenze sulle scelte altrui senza nemmeno conoscere il personale percorso di ognuno. Preferisco invece raccontarvi, perché ne conosco i risultati a lungo termine, di mia nonna che ha allattato a lungo tutti e tre i suoi figli, che oggi sono degli esseri umani realizzati ed equilibrati, e professionisti affermati. Tutto si potrebbe dire di mia madre e dei suoi fratelli, tranne che siano “debolucci” o che abbiano turbe emotive di qualunque tipo. Se ci sono in giro bambini che risultano “fastidiosi” mi sembra davvero superficiale attribuirne le cause a un allattamento prolungato. Io ne conosco di simili a cui è stato tolto il latte materno troppo presto. E allora dove sta il giusto? Forse nell’imparare a non esprimere giudizi soprattutto se non richiesti? È stato un piacere trovare questa discussione, spero che sempre più persone abbiano il coraggio di fare scelte controcorrente, non solo in tema di allattamento ma anche di alimentazione e di sostenibilità. Un abbraccio a tutte e complimenti all’autrice del blog.
Gabri
naturalentamente
Cara Gabri, benvenuta!
Grazie per la tua bella e sentita testimonianza, grazie per aver preso parte a questo scambio di opinioni, grazie per l’amore che traspare dalle tue parole.
Spero tornerai presto a lasciare qui i tuoi pensieri, che potranno essere d’aiuto e sostegno ad altre mamme lettrici e di arricchimento per il blog.
Un caro abbraccio di luce,
Valentina
Silvia82
Ciao a tutte, ho appena scoperto questo blog e sono felice di scoprire che non sono sola.
Allatto mia figlia da ormai 26 mesi, non avrei mai pensato di arrivare a tanto, ma vedo che per lei é una grande necessità e io lo faccio volentieri e con tanto amore.
Ormai le poppate si limitano alla sera pre nanna, quando ciuccia in braccio prima di addormentarsi nel suo lettino con me seduta al fianco, e nei risvegli notturni che da quando ha 2 anni si sono ridotti a 1-2. (Secondo me la riduzione dei risvegli é avvenuta anche in concomitanza con la fine dello spuntare dei dentini, che l’hanno fatta penare parecchio, soprattutto di notte. Ma questo é un parere mio.)
Mia figlia é sempre stata molto autonoma, voleva mangiare da sola già a 8 mesi, ma é anche molto prudente e non si lancia a razzo sulle cose che non conosce ma le studia prima, é inoltre un po’ timida, ma questo penso sia il suo carattere.
Sono molto contenta di come si é sviluppato nel tempo il nostro rapporto, ma ora stavo pensando di interrompere l’allattamento, anche se vederla cosí contenta e soddisfatta mi ha sempre fatto desistere.
Volevo chiedere, piú o meno a che età si sono staccati i bambini che conoscete che sono stati allattati a termine, perché io purtroppo non ne conosco alcuno.
Grazie per le vostre belle testimonianze, si legge tra i vostri commenti un infinito amore.
Silvia
naturalentamente
Cara Silvia, benvenuta e grazie per la tua preziosa testimonianza.
Io conosco 2 soli bambini allattati a termine: uno è il figlio di una mia cara amica, l’altro è mio padre ed entrambi si sono staccati dalla tetta intorno ai 5 anni. Il mio primogenito di 4 anni e mezzo si sta lentamente staccando anche lui…ciuccia una volta al giorno, ma sta anche 2-3 gg senza chiedere la tetta a volte. Ho sentito testimonianze di mamme che dicevano il distacco fosse naturalmente avvenuto anche prima, però.
Se non sono indiscreta, posso chiederti perché vorresti interrompere l’allattamento?
Valentina
mara
io ho un ragazza di 20 anni e pensa vuole che l’allatto ancora!
naturalentamente
Ahahahah!!!! 😀
El ahrairah
Ciao!!! Sono capitata sul tuo blog quasi per caso e con gioia ho notato degli interventi dedicati all’allattamento. Rimango basita dai toni offensivi ed eccessivamente accesi che ho letto nei commenti sopra… soprattutto perché mi pare di capire che l’intenzione tua, Valentina, e delle altre mamme “allattatrici” non è affatto di vantare di superiorità o di godere nell’esibirsi, piuttosto di voler condividere un’esperienza positiva che vi fa stare bene.
Anche io allatto ancora Yasser che ha due anni, e presto arriverà anche Sherazade a fargli compagnia nella poppata. Sono felice di leggere della tua esperienza Vale! Sono molto giovane e di corporatura esile (ma non debole… e di certo non dovuto alla mia scelta vegan!) e questo mi aveva messo un po di timore riguardo la capacità “fisica” di poter andare avanti con l’allattamento anche oltre la soglia oggi convenzionale… ma la sto vivendo in maniera molto positiva nonostante qualche momento di spossatezza che, credo, è normale.
Non mi sento in dovere di giustificare nessun* ma ho comunque voglia di rispondere a un paio di accuse delle mamme sopra: come ho detto Yasser ha due anni, mammone non lo è per nulla (nel senso negativo del bimbo insicuro etc) anche perché vivendo in un luogo abitato da molte persone abbiamo scelto di abituarlo ad avere diversi punti di riferimento che non si limitano a mamma e papà (seguendo i principi dell’educazione libertaria), e con gioia notiamo che sviluppa un comportamento molto autonomo e indipendente… nonostante adori ciucciare!
E posso anche aggiungere che, essendo il papà arabo, nel suo paese d’origine (Palestina) non è affatto raro che le donne allattino il bimbo o la bimba oltre i due – tre anni! E non penso proprio si tratti di un orda di bimb* isteric* o disturbat*! Banalmente dico che non si puo fare di tutta l’erba un fascio, e negli esempi che sono stati portati credo proprio che altri fattori abbiamo portato i/le bimb* ad avere quei problemi.
Ti seguiro senz’altro Vale e ti ringrazio per queste belle condivisioni! Un abbraccio resistente!
naturalentamente
Graie di cuore per il tuo intervento e per la tua testimonianza, El ahrairah. Benvenuta!!
Da quando ho scritto questo post alcune cose sono cambiate: sono in attesa di una terza anima gentile, che nascerà in gennaio; allatto ancora Elena, ormai 3enne, che però di notte non chiede più la tetta e mi fa dormire 7-8 ore di fila; Attilio ciuccia ogni tanto (ora ha 5 anni e mezzo), dipende da come si sente…di solito lo fa quando è molto stanco fisicamente o provato emotivamente (magari per aver avuto una giornata particolarmente emozionante, per aver vissuto esperienze nuove ed adrenaliniche per lui), e vedo proprio che nel latte di tetta trova rilassamento totale, abbandono, sicurezza, rifugio. E bellissimo vedere come sappia gestire autonomamente la richiesta del mio seno ora che è “grande” e più consapevole e non mi costa nessuna fatica assecondarlo, nemmeno col pancione di 8 mesi. 🙂 Continua ad essere il bambino vivace, creativo, riflessivo e gioioso di sempre, così come sua sorella diventa sempre più autonoma, indipendente, scura di sé e del fatto suo. Fra un mese cominceremo un nuovo tandem e rimango dell’idea che non ci sia nulla di patologico, di morboso o di disturbato nel provare questo reciproco piacere del dare-avere.
Un abbraccio di luce a te, al piccolo e alla vita in arrivo.
A presto!
Valentina
El ahrairah
Che bello leggere questa importantissima novità!! Sono felicissima per te, per voi, e soprattutto voglio dirti che susciti grande ammirazione in me per la tua costanza! Davvero!! Che bello che il tuo cucciolo possa sempre trovare rifugio in te, o semplicemente un momento unico di consolazione e rigenerazione, penso sia del tutto naturale e posso immaginare come ti faccia sentire! Se abitassimo piu’ vicine mi piacerebbe incontrarti ma per adesso non è possibile. In futuro chissà! Ti auguro tantissima serenità nel nuovo percorso di vita che attende anche te! Tanti pensieri positivi!
naturalentamente
Grazie! Un abbraccio
riccardo
ognuno è libero di fare quel che vuole nei limiti delle sue possibilita e doveri percui come fare a dire cosa è giusto o sbagliato per me o per te siamo tutti diversi per abitudini pensieri e luoghi importante è fare le cose con piu amore possibile penso non si possa sbagliare piu di tanto
naturalentamente
Ciao Riccardo, benvenuto!
Che bello avere anche una voce maschile, ogni tanto, qui sul blog. 🙂
Sono pienamente d’accordo con te:ogni scelta fatta con amore e consapevolezza non può che condurre verso il bene.
Grazie per il tuo intervento.
Valentina.
Anna
Ciao io ho una bimba di quasi 31 mesi e ancora all’atto, purtroppo come scritto sopra,tante volte lo devo fare di nascosto perché se no iniziano le rotture di scatole (compagno,suocera),io sono contentissima di allattare la mia piccola anche se a volte è faticoso e la stanchezza e tanta,ma non c’è niente di più bello guardarsi negli occhi,lei che mi fa le care e mi sorride mentre ciuccia,a oltre mi chiedo se è giusto e x quanto tempo andrà ancora avanti,ma poi mi dico:”lei e contenta sana non importa altro!”,la mia bimba e tranquilla educata serena ogni tanto fa i capricci ma se non.li facesse mi preoccuperei,chi come “mamma qualunque”(post più in alto)tratta i bimbi come robottini e perché forse da piccola non ha avuto il giusto affetto,non si può incolpare una madre”speciale”solo perché risponde alle richieste del suo cucciolo,io sono stanca ma so già che mi mancheranno questi momenti solo nostri!!!! A volte mi sento in imbarazzo quando mi dicono”ancora si attacca!”e il primo a dirlo è suo padre!ma poi penso e dico”il problema è vostro…tenetevelo! !!
Forza madri allattatrici ad oltranza,sono contenta che siamo in tante e x gli altri…..se ne facciano una ragione
naturalentamente
Ciao Anna!
Benvenuta, e grazie mille per la tua preziosissima testimonianza!
Anche io, come te, penso che chi non comprende l’amore insito in una pratica naturale come l’allattamento prolungato non abbia ricevuto abbastanza amore nella sua vita.
Condivido pienamente ogni tua parola. Continua ad allattare la tua bambina e non nasconderti più!
un forte abbraccio solidale,
Valentina
stefania albertini
cara vale..ma che successone questo post!!! e che tristezza quegli “elementi “che non accettano la serenita’ e la realizzazione altrui…io ,per fortuna mia (e dei miei figli ), faccio parte di quella fierissima schiera di mamme hippie-freak (vegetariane nel mio caso) ad altissimo contatto che si tiene felicemente i 3 figli – indipendentissimi e socievolissimi- nel lettone e col benestare del marito , con cui fa comunque un gran sesso dove e quando puo’ e che yes ha assaggiato il mio latte e gli e’ pure piaciuto) , che allatta i suoi figli da 8 anni e che smettera’ solamente quando saranni pronti loro, che porta ancora il suo piccolo di due anni e passa avvolto in fascia sulla schiena come un piccolo koala, che cura la sua famiglia con l’omeopatia , che fa bere latte di riso ai due piu’ grandicelli e che non crede nel paradiso ma che diventeremo tutti farfalle nella prossima vita… e tante, tante altre cose meravigliose…….chettelodicoaffa’ vale. beate noi mamme mammifere 😉 namaste’ sweet soul xx
naturalentamente
Tutti farfalle nella prossima vita…che splendida immagine! E che meravigliosa tribù devi avere! I miei 4 tesori, in questo momento, stanno tutti ronfando sul medesimo lettone…chettelodicoaffare?!?! 😉 Un abbraccio
stefania albertini
<3 <3 <3 <3 <3 solo cuori per noi .. e per voi , buona notte cara vale …un abbraccio virtuale..
eva
Ciao, io sono qui per chiedere una specie di consiglio. Insomma, mio figlio ha 19 mesi, e l’ho sempre allattato, devo dire con grandi benefici per la sua salute. Non è mai stato vaccinato tra l’altro (forse anche per questo…), e ha sempre goduto di ottima salute, però…. Insomma, io vi ammiro, siete energetiche, convinte di quello che fate, sicure di voi. Io no! Credo che allattare sia la cosa migliore, ma io non la vivo mica tanto bene. E’ stressante, stancante e non dormo una notte di fila da quando è nato. Io credo che la scelta dell’allattamento sia senz’altro la migliore per il bambino ma non so per la madre… Insomma, scelta eroica!!!! (questo fu quello che l’allevatrice mi disse quando le dissi che volevo allattarlo…. allora non capii cosa volesse dire, ora sì. Vivo in Irlanda e le donne in genere allattano raramente e se lo fanno per poche settimane o mesi). A me del parere della gente non frega niente, viaggio in aereo e lo allatto, certo non con le tette al vento ma comunque la gente ti guarda storto. Siamo stati in brasile lo scorso anno e lì allattare bimbi grandicelli di 5 e 6 anni è comune, insomma una cultura diversa che io amo molto. Il punto è: mi capita di stare male perchè vorrei smettere, sono stanca e non è proprio facile, insomma, sono io o anche voi a volte pensate questo? Mi piacerebbe sapere poi se i bimbi smettono da soli o dobbiamo essere noi a staccarli, perchè io non ho il cuore, a lui piace tanto ciucciare… un bacio, grazie
naturalentamente
Ciao cara! Benvenuta!
Ma certo che i bambini smettono da soli di ciucciare! E’ nella loro natura! se senti ancora il desiderio di assecondare tuo figlio, se, come leggo, non sei affatto pronta né propensa a forzare una decisione che sarebbe tua e non del tuo piccolo, continua ad allattare serenamente. stai facendo un grosso dono in salute ed amore a lui ma anche a te stessa. Il mio primogenito ha iniziato il suo lungo processo di saluto al seno a quattro anni suonati. Questo lungo processo è durato per ben due anni e si è appena concluso. Solo adesso, a sei anni e mezzo, posso dire che Attilio ha definitivamente smesso di prendere al tetta. Ogni tanto, sporadicamente, la chiede invogliato dalle sorelle che ciucciano di gusto, ma ora gli è spuntato anche il primo dentino permanente e lui stesso, memore dei discorsi che gli ho sempre fatto a riguardo, mi ha detto: “Fra poco mi cadranno i denti da latte, mi è già cresciuto un dente da adulto…allora non sono più un lattante. Sono sempre un bambino, ma un bambino grande…”. Loro sanno.
Capisico la tua stanchezza: io non dormo più da sei anni e mezzo, ormai, ma ho cambiato il mio punto di vista sul dormire, per farmi coraggio. Se prima prendevo in considerazione solo le dormite di almeno 7 ore, come dormite valide, ora mi sono convinta che devo prendere il meglio dal poco. Anche quelle dormite porzionate in tranches da un’ora e mezza sono preziose, siamone grate, accogliamole col sorriso, con rilassatezza, con filosofia. Allattare è un gesto eroico? Forse. Ma, ancor prima, è un gesto primordiale, pacifico. Ci riporta alla vera essenza dell’essere madre e figlio, ci riporta alla lentezza, alla ritualità, all’intimità, al clore e alla vicinanza. Ecco, io credo che anche solo per questo valga la pena perdere qualche ora di sonno. 🙂
Se poi ti senti così giù di corda, così logorata, così a terra da non poter vivere serenamente i momenti dell’allattamento, allora magari contatta una consulente della Leche League Irlanda e fai due chiacchiere con lei. Ma dal tono che traspare dalle tue parole sembra che tu abbia più bisogno dell’incitamento di mamme sulla stessa barca per continuare il tuo cammino con rinnovata motivazione. 😉
Coraggio, non sei sola! Stai facendo un grande regalo al tuo bambino <3