Eccoci, ci siamo!
Il Natale è alle porte e, anche se ogni anno stento a sentirne il richiamo, non posso negare che gli ultimi 10 giorni prima della festa avverto anche io il tanto famigerato spirito natalizio. I bambini, in questo, m aiutano molto. Canticchiano canzoncine natalizie che imparano a scuola, cominciano a fare il conto alla rovescia…mi pressano per tirar fuori da cantina e soffitta gli addobbi, le luci e l’albero.
Non festeggiamo il Natale nel suo aspetto religioso, ma ci piace prendere il lato buono di questa ricorrenza che, è innegabile, da sempre sa di famiglia, di focolare, di calore umano, di tranquillità, di attesa, di stupore. Ogni anno mi lascio un po’ più andare all’afflizione di fronte al volto consumistico e capitalista del Natale, ai Babbo Natale fasulli che fanno volantinaggio nelle città o che distribuiscono caramelle ai bambini già dal 1° dicembre.
Non avendo la tv e non frequentando i supermercati, ci risparmiamo pubblicità natalizie e muri di pandori e panettoni che impazzano da novembre ed è più facile dondolarci nella vera magia del Natale, la stessa che ci portiamo dietro da quando eravamo bambini e che ora cerchiamo di trasmettere ai nostri figli.
Una magia fatta di sobrietà, di condivisione, di doni-dal-cuore, di pomeriggi trascorsi a leggere storie a tema accoccolati sul divano davanti alla stufa a legna, di profumo di biscotti…e dell’immancabile albero.
Il nostro albero di Natale ecologico
Da qualche anno abbiamo rispolverato il vecchio albero di Natale ecologico che ha costruito mio padre una ventina d’anni fa. E’ composto da due pannelli di legno ad incastro, alto più o meno 150 cm e dipinto di verde. Per alcuni anni consecutivi è stato l’albero di Natale ufficiale di casa dei miei, ogni anno con addobbi differenti. In seguito, è stato sfoggiato nella vetrina del negozio di fiori di mia zia per alcune stagioni, poi mia madre l’ha donato ad un mercatino di beneficenza ed è stato subito acquistato da una famiglia del paese. La cosa curiosa è che, dopo qualche anno, nello stesso mercatino natalizio ricompare in vendita l’albero e mamma, commossa e presa da nostalgia, se lo ricomprò! L’Universo ha riportato l’albero di Natale ecologico di mio padre a casa propria… 🙂
Dopo un po’ di tempo trascorso in cantina e ormai quasi dimenticato, due anni fa ho deciso di tornare a dargli l’importanza che merita, e di adottarlo come albero di Natale ufficiale di casa nostra.
E’ stato sufficiente spolverarlo e pulirlo con un panno spugna umido per riportarlo al vecchio splendore. Ai bambini piace tantissimo, anche perché alimenta ulteriormente il mito di nonno Vico tuttofare ed inventore.
Nel 2013 lo abbiamo addobbato con tappi di sughero, sacchetti ricavati da un vecchio maglione “tarlato” e alcuni piccoli ninnoli, tutti appesi con lo spago. Lucine colorate e via!
L’anno successivo ho utilizzato alcuni degli addobbi dell’anno precedente (fra cui le “fette” di legno che io e mia sorella ci siamo fatte fare dal nostro babbo una decina d’anni fa e che abbiamo decorato con la tecnica del découpage), le stesse lucine colorate, ma ho aggiunto il pezzo forte. Ho chiesto ad Attilio di dirmi alcuni pensieri felici, parole che gli trasmettessero felicità, ed ho trascritto questi pensieri positivi su dei cartoncini colorati, che poi abbiamo appeso insieme, sempre con lo spago.
Per il Natale 2015 abbiamo deciso di non usare lucine e di cambiare completamente gli addobbi. Ci siamo muniti di forbici, colla vinilica, carta crespa colorata (comprata mesi prima in super offerta in un discount) e uno scatolone di cartone. Con un bicchiere ho ricavato tanti cerchietti, che ho poi ho ritagliato. Con l’aiuto dei bambini ho fatto dei coriandoli di carta crespa, che sono stati accartocciati e usati per riempire i dischetti di cartone, dopo avervi steso in superficie la colla.
Abbiamo riempito alcune palline alla rinfusa, semplicemente gettando sulla superficie ricoperta di colla una manciata di cartocci colorati. In altre abbiamo fatto degli smile, il simbolo della pace e di yin e yang o dei piccoli mandala. Abbiamo cosparso le otto facce del nostro albero di Natale ecologico con questi dischetti colorati, attaccandoli con del nastro adesivo. Questo è il risultato:
Lo abbiamo già posizionato in salotto, vicino alla finestra, in modo che prenda tutta la luce necessaria a far risaltare i sui colori vivaci.
Ecco, questo è il nostro albero di Natale ecologico a costo quasi zero, per una decrescita felice e colorata e per un Natale sostenibile.
E voi? Di che albero siete?
Marta
Che bell’albero fantasioso e colorato! Io mi ricordo ancora quando da piccola decoravamo tutta la casa, mettevamo le lucine sul terrazzo, andavamo per i campi a cercare il muschio per il presepe, mettevamo le statuine, il ghiaino per fare le strade, la carta stagnola per i fiumi…
L’albero, ne abbiamo sempre usato uno in plastica che adesso ha perso quasi tutti gli aghi, ma ancora me lo ricordo, e io e mia sorella ci divertivamo un sacco ad addobbarlo. Erano sempre i pianti quando, passata l’Epifania, lo toglievamo.
E ancora mi ricordo il trauma quando (avevo dieci anni, credo), dopo un pressante interrogatorio, mia madre mi ha rivelato che Babbo Natale non esiste. Brutta roba…
E da piccole, sempre la stessa scena: “tu ci vai alla messa di mezzanotte?” “sì sì” “anch’io”, e poi inevitabilmente ci addormentavamo sul divano prima di andare.
Adesso vivo il Natale in modo diverso: non mi interessa più decorare la casa, l’albero e il presepe non li faccio più (quest’anno si deve pensare solo alla tesi, non al Natale, purtroppo…), ma in compenso vivo delle belle tradizioni col mio gruppo scout che ormai ho fatto mie. Adesso per me Natale vuol dire: lavoretto con le bambine l’ultima riunione prima di lasciarci per le vacanze (sarà questa domenica: faremo un pupazzetto di neve con un calzino vecchio riempito di riso e decorato in vari modi), tombolone in parrocchia di autofinanziamento (le ragazze più grandi l’anno scorso hanno tirato su un sacco di soldi), messa di mezzanotte in uniforme (adesso resisto al sonno), da cui verrò via infreddolita e stanca morta, ma non prima di aver fatto gli auguri a tutti gli altri capi e ragazzi.
E ovviamente il pranzo in famiglia, che qua a Pesaro non è tale senza i ciaplet in brodo (i cappelletti, che la mia cara nonnina prepara sempre vegan anche per me!)
E quest’anno ho una nuova missione: cercare di fare il panettone in casa, perché l’anno scorso ho comprato quello vegan, ma non mi è piaciuto. Sfida accettata! 😀
naturalentamente
Grazie per i tuoi commenti sempre ricchi e sentiti, Marta.
Anche qui da noi i cappelleti in brodo sono un must natalizio e la bisnonna di mio marito ne farà di vegan per noi…mentre la suocera ci preparerà le lasagne con ragù di lenticchie. Io me ne sto allegramente con le mani in mano, per una volta! 😉
Di solito faccio anche io il panettone, ma quest’anno salto…la panciona di 8 mesi non mi permette di avere lo sprint giusto per impastare e rispettare tutti i delicati e lunghissimi tempi di lievitazione che richiede la pasta madre…mi dò a crostata e cantucci! 😉
Baci e buone Feste
Daria
Davvero un bel albero! Adoro anche le decorazioni che avete scelto di fare quest’anno!
naturalentamente
Grazie, cara! Piace molto anche a noi il risultato finale…colore e sobrietà allo stesso tempo. 😉
Ely
Bellissimo questo albero e le sue decorazioni..e ancora più bello il fatto che lo abbiate ritrovato nel mercatino e fatto di nuovo vostro.
Io già da qualche hanno non faccio più l’albero….diciamo che tutto il consumismo e l’ipocrisia che gira intorno al natale mi ha fatto passare un pò la voglia…
a presto Ely
naturalentamente
Ti capisco, per anni anche io ho rinunciato all’albero, agli addobbi e a qualunque altra cosa fosse simbolo visivo e materiale del natale. Poi, con i bimbi, qualcosa è cambiato… 🙂 Ora ho capito che si può festeggiare e ricordare la tradizione anche con sobrietà e dissociandosi dal consumismo. Teniamo duro! 😉 Un forte abbraccio
erica-semplicementeoggi
E’ meraviglioso davvero il vostro albero!!! Mi paice tantissimo con tutti quei colori. E che dire la storia del vostro albero che ritorna alla sua casa di origine è tenerissima.
Quasi quasi chiedo al papà nostro con largo anticipo se ci prepara un labero così per l’anno prossimo 😉
naturalentamente
E’molto facile da realizzare, se si hanno gli attrezzi giusti e un po’ di dimestichezza col bricolage… Un abbraccio
lastufaeconomica
L’albero è bellissimo, quest’anno vi siete superati, ma la sua storia è fantastica. Sarà perché io credo che anche le cose abbiano un’anima, io penso che l’albero non abbia voluto lasciarvi e alla fine è tornato a casa, da conservare gelosamente.
Io amo il Natale, l’albero e il presepio e non mi lascio angustiare da tutta la commercializzazione che gli viene dietro. Certo il mio sogno era averli tutti qui, ma loro sono grandi, hanno famiglia, altri interessi e alcuni vivono lontano. Però il seme che avevo buttato almeno in una figlia ha dato i frutti, tant’è vero che le sue due figlie che vivono e studiano (e lavorano anche) a Londra domenica ritorneranno a casa e per la vigilia, Natale e S. Stefano saremo insieme. Insomma full immersion, con albero, regali (piccoli pensieri) e soprattutto pranzi e cene (mia figlia è chef). Non lo vivo in modo religioso, ma come festa di famiglia e amo addobbare la casa perché mi impegna e mi rende allegra. Non voglio più abbandonarmi ai pensieri che continuano a portarmi tristezza, ma godere di quello che ho e pensare di più a noi due.
Voglio anch’io un albero così e lo dirò a Mastro Geppetto (mio marito) che è un “ciappinatore”, cioè a Bologna si dice così di uno che fa i “ciappini”, vale a dire in maniera “elegante” il bricolage…..
Buon Natale e tanta serenità, abbraccio
naturalentamente
Buon natale in famiglia, allora! Grazie per essere passata… a presto, cara! Un abbraccio
Cri
Ma che bello!! Così vivace e colorato! E anche gli addobbi dell’anno scorso, probabilmente ti copierò l’idea il prossimo anno 😀
E anche il giro che ha fatto quell’albero è interessante, degno di un libro illustrato, qualcosa tipo “Il viaggio dell’albero di natale che voleva tornare a casa”…
Infine, bello anche il tuo blog, una scoperta interessante, appena entro dal pc e non dal cellulare mi iscrivo così ti tengo d’occhio!
naturalentamente
Grazie per essere passata, Cri!
A presto!
Serena di Enjoy Life
Ma dai, anche mio marito qualche Natale fa ha costruito un albero molto simile a questo di tuo papà! Un po’ più piccolo ma con la stessa tecnica, legno sagomato, verniciato di verde e con dei chiodini per appendere le decorazioni 😀
Bella l’idea dei cartoncini colorati con i pensieri positivi!
Bellissima anche la vostra versione di quest’anno, con i dischetti colorati! Trasmette allegria 😀
Che bello che l’albero costruito da tuo papà sia tornato a voi, dopo aver vagato un po’ 🙂
Il nostro albero quest’anno è lo stesso costruito l’anno scorso sempre da mio marito, sempre sagomato con il legno …. eccolo…. http://www.enjoylifeblog.com/2014/12/il-mio-natale-handmade.html
Ciao cara, se non ci sentiamo più, prima di Natale, auguro a te ed alla tua bellissima famiglia tanta serenità e amore!
Un grande abbraccio
Serena
naturalentamente
Vado subito a vederlo!
Ricambio gli auguri con il cuore, cara serena! Che la luce risplenda su tutti voi!
Un bacio grande