Agretti fritti, e festa sia!!
Se è vero che una rondine non fa Primavera, è altrettanto vero che gli agretti, invece, ne consacrano l’esplosione gioiosa!
Agretti, ròscani o barba di frate
Da sempre uno dei mie ortaggi preferiti in assoluto (già da bimbetta li adoravo), gli agretti sono reperibili solo in questo periodo dell’anno e per brevissimo tempo. Forse è proprio questo che li rende ancor più squisiti e desiderabili. E’ una piantina costituita da filamenti carnosi di un verde lucido e brillante, che si trova in vendita a mazzolini, con le radici, che risultano di colore un po’ rossastro. Tipici del bacino del Mediterraneo, sono ricchi di calcio, ferro, magnesio e di vitamine A e B, oltre che di fibre. Per questo sono preziosi consumati anche crudi, in insalata.
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Conosciuti anche come “barba del frate” o “senape dei monaci”, nelle Marche li chiamiamo “ròscani” e di solito li cuciniamo al vapore o direttamente in padella (con pochissima acqua, che viene poi assorbita) per poi servirli conditi con olio evo, limone, sale e un fine trito di aglio. Ottimi anche con agghiunta di patate lesse a pezzettoni! Mi è capitato di mangiarli in una frittata di ceci o addirittura in conserva, sott’olio: sempre buonissimi! Anche tutti e tre i miei bimbi (bimbo + bimbe, siamo precisi!) ne vanno pazzi, proprio come la mamma.
L’anno scorso per la prima volta abbiamo assaggiato gli agretti fritti in uno dei numerosi Punti Macrobiotici sparsi sul nostro territorio: colpiti ed affondati al primo colpo!
Il loro gusto dolce con retrogusto asprognolo resta intatto, ma la croccantezza esterna li rende davvero irresistibili!
E’ la prima volta che provo a replicarli a casa, ma sono così semplici da realizzare che il risultato è stato subito più che soddisfacente, al primo tentativo.
Sicché vi consiglio di non perdervi questa prelibatezza primaverile: seguite la facilissima ricetta (senza glutine, oltre che vegan!) che sto per darvi e gustatevi tutta la bontà degli agretti fritti!!
Ingredienti:
agretti freschissimi
farina di riso integrale (anche farina di frumento va bene)
semi di sesamo (facoltativi)
sale marino integrale
acqua frizzante freddissima
olio evo o di semi di mais (quelli che io preferisco per friggere)
Procedimento:
eliminare le radici degli agretti e le parti coriacee finali del gambo. Lavarli bene in acqua corrente e scolarli. Preparare una pastella ben densa con la farina di riso e l’acqua gassata, aggiungendo sale marino integrale q.b. e, se piacciono, un po’ di semi di sesamo. Immergere gli agretti nella pastella e fare in modo che ne vengano avvolti completamente, magari “impastando” con le mani. Quando sarà sufficientemente caldo, prelevare delle manciate di agretti in pastella e immergerli nell’olio, facendoli friggere per circa 5 minuti.
Da gustare caldi, per godere a pieno della loro croccantezza e delicatezza.
Fatemi sapere se vi piacciono!!
NOTA:
la frittura non è il demonio! Una volta ogni tanto, fatta con materie prime di ottima qualità, non ha alcun effetto dannoso sulla nostra salute, ma anzi ha un potere energetico riscaldante, che bilancia perfettamente quello più rinfrescante di frutta e verdure fresche che in una dieta a base vegetale o principalmente vegetale si consumano in grandi quantità. Inoltre non dimentichiamo l’effetto benefico del comfort food: non ci nutriamo solo di cibo ma anche di emozioni!
Se questa ricetta ti è piaciuta, condividila!
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Marika Nadali
Ma guarda, proprio oggi ho comperato degli agretti freschissimi e li ho cucinati stasera per cena. Li ho cotti al vapore e saltati in padella con olio e aglio, anche la mia amica, che non li conosceva, se li è mangiati tutti. Proverò la tua ricetta, molto interessante, ciao
Naturalentamente
Ciao, Marika!
Davvero sono in tanti a non conoscere questa pianta deliziosa!
Fammi sapere se ti piacciono, quando li farai fritti.
A presto!
Daria
Anch’io adoro! Sono davvero buoni… un tempo li trovavo selvatici nelle valli vicino alla laguna di Chioggia… ormai solo dal fruttivendolo. E poi sai che anche in Veneto si chiamano roscani? Io li uso anche per condire gli spaghettini di riso, saltati in padella con carote a filetti e zucchine… fritti mai provati: bisogna rimediare!
Naturalentamente
Ma cosa mi dici, Daria… Davvero li trovavi selvatici? dovevano essere speciali! Peccato che siano stati relegati solo alle coltivazioni, ora. 🙁
Grazie per l’idea di abbinarli agli spaghetti di riso: mi ispira un sacco!
Un abbraccio a tutta la banda
Dora
Che bontà! Io li ho scoperti non da troppo. Qui a Milano li chiamano ‘Barba dei frati’. Gustosi persino lessato con un po’ di olio e limone 🙂 Grazie per la tua ricettina, li proverò 😘😘😘😘
Naturalentamente
Ciao, Dora!
Che bel nome che hai… Pensa che proprio oggi la mia nipotina Dora compie due anni. 🙂
La versione classica con olio e limone è sempre squisita, ma questa variante merita di essere gustata, una volta ogni tanto. fammi sapere poi se ti saranno piaciuti!
A presto!
FRANCESCA MEAZZA
Uhhhh! Adoro la barba dei frati e un po’ di fritto buono, come dici tu, non ha mai fatto male a nessuno. Poi con la farina di riso.,..già me lo pregusto: leggero e croccante.
Li faccio in settimana
Grazie
Naturalentamente
Benvenuta, Francesca!
Che bello, leggerti qui. 🙂
Sì, la pastella di riso è speciale ed inconfondibile per leggerezza e croccantezza: vedrai che ti piacerà!
A presto!