Cinque anni fa una cara amica mi ha lasciato in adozione tre piante di Aloe vera di medie dimensioni. E’ stato il mio primo incontro con questa succulenta dalle proprietà curative eccezionali, ed è stato subito colpo di fulmine.
Come riconoscere l’Aloe vera
Esistono tante specie di aloe. Le più conosciute sono l’Aloe vera (barbadensis) e l’Aloe arborescens. Sebbene la seconda vanti una maggiore concentrazione di principi attivi, la seconda è quella maggiormente impiegata per rimedi medicamentosi e trattamenti di bellezza, poiché più facile da gestire a livello di resa. Infatti la varietà arborescens presenta foglie più sottili mentre l’Aloe vera ha foglie carnose, che possono arrivare a pesare anche 1-2 kg poiché ricchissime di gel al loro interno. Si presenta come un arbusto e il fiore è giallo, a differenza di quello dell’Aloe arborescens che invece è rosso.
Come coltivare l’Aloe vera
L’aloe vera è una pianta originaria dell’Africa centrale, tuttavia si adatta bene anche ad altri climi, purché miti.
In generale:
- ha bisogno di un ambiente caldo;
- teme l’umidità;
- va annaffiata ogni 15 giorni (ma in inverno anche più raramente);
- va eliminata l’acqua acqua in eccesso nel sottovaso dopo l’innaffiatura;
- può essere coltivata a terra in assenza di gelate, altrimenti meglio scegliere un grosso vaso da tenere riparato in inverno;
- ama la luce diretta dei raggi solari;
- vuole un terreno molto drenante, con presenza di sabbia e/o sassolini.
Mio personale rito per accrescere le proprietà curative e sostenitrici delle piante (quindi non solo dell’Aloe vera) è annaffiarle con il sangue mestruale che raccolgo dal risciacquo degli assorbenti lavabili.
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Riproduzione dell’Aloe vera
Spesso sotto la pianta madre spuntano dei polloni, delle piantine figlie. Prelevarli con cura e delicatezza e trasferirli in un altro vaso è il modo migliore per la riproduzione delle piante di Aloe vera. E’ un’operazione che svolgo regolarmente e sono tutte sopravvissute. Cosa che invece non succede con le talee (una foglia della pianta madre tagliata e piantata nella terra) che spesso nel giro di pochi giorni diventano marroni e muoiono. Le piccole piante di Aloe vera necessitano delle stesse cure delle adulte, vanno però annaffiate non appena trasferite in un nuovo vaso.
Le piantine maturano dopo circa 4 anni di vita, e potranno così essere utilizzate beneficiando al massimo delle loro proprietà benefiche.
Da adulte fioriscono una volta l’anno (se tenute all’interno è probabile che non fioriscano per l’impossibilità di seguire il naturale avvicendarsi luce/buio del giorno e caldo/freddo delle stagioni).
Salute e bellezza con il gel di Aloe vera
Come si ricava il gel dalla pianta?
- Usare piante adulte
- Tagliare una delle foglie più grandi (quindi esterne) alla base
- Eliminare con il coltello eventuali spine laterali
- Dividere la foglia per il senso della lunghezza e partendo dalla base (usando un coltello a lama liscia)
- Con le dita o con l’aiuto di un cucchiaio prelevare tutto il gel vischioso e trasparente che rimane in ambo le parti della foglia
- Frullare
- Usare immediatamente ed eventualmente conservarne l’esubero in frigo in barattolino di vetro, per qualche giorno.
Come si usa il gel puro di Aloe vera?
Per le sue proprietà idratanti, lenitive, antibatteriche, antibiotiche, cicatrizzanti, il gel di Aloe vera ricavato dalla “spremitura” manuale casalinga si applica:
- sulla pelle screpolata
- sulla pelle indurita (talloni, gomiti, ginocchia);
- per curare l’herpes, con aggiunta di qualche goccia di oleolito o unguento di iperico;
- sulle ferite, lacerazioni
- sulle ustioni
- su eritemi solari, dermatiti, psoriasi, orticarie
- sulle scottature dovute ad una eccessiva esposizione al sole
- come contorno occhi
- per lenire il prurito da punture d’insetto
- per tonificare la pelle del viso
- come crema mani
- come gel per capelli
- per impacchi sui capelli sfibrati e secchi, dopo lo shampo, prima dell’ultimo risciacquo
- per sfiammare le gengive infiammate.
Come uso il gel di Aloe vera fatto in casa
Col passare degli anni ho imparato a conoscere sempre meglio questa pianta e le sue preziose proprietà. Mi sono presa cura di lei aumentando la dimensione dei vasi man mano che cresceva, mettendola al riparo da neve e gelo, travasando le piantine figlie, concimandola con il sangue lunare ogni mese. Quando ho bisogno di lei ne taglio una foglia carnosa e florida chiedendo permesso ed esprimendo gratitudine. Seguo tutte le indicazioni elencate sopra e la impiego con sempre rinnovata meraviglia per la sua efficacia.
Ho usato il gel di Aloe vera fatto in casa per:
- curare un eritema solare con vescicole che si sono prontamente seccate;
- guarire dei tagli alle mani dovuti a screpolatura da freddo;
- curare herpes labiale;
- cicatrizzare ferite e sbucciature varie;
- come doposole;
- su varie scottature da forno/fornelli;
- come trattamento per capelli con punte sfibrate;
- per calmare dolore, prurito e gonfiore dovuti a punture di zanzare e di vespe.
Di fronte a tanta benevola abbondanza, mi sento profondamente connessa alla Natura e sostenuta dai suoi doni. Ne ho parlato anche QUI.
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