Alzi la mano chi ama gli gnocchi! A casa nostra alziamo anche le mani degli altri, tanto andiamo pazzi per gli gnocchi in tutte le forme, salse, varianti. Quelli che vi propongo in questa ricetta vanno fatti e cotti nel giro di brevissimo tempo, perché per la bassa percentuale di farina presente nell’impasto sono a forte rischio spatasciamento. Maneggiare con cura, dunque, ma mangiare con avidità per evitare che ve li freghino dal piatto! 😉
Ingredienti per 6 porzioni:
1 kg di patate novelle
3 cucchiai di farina di grano tipo 2
5 cucchiai di farina di grano saraceno integrale
semola di grano duro per la spianatoia (qualche cucchiaio)
½ cucchiaino di curcuma
noce moscata
600 g di bietoline fresche
6 pomodori secchi sott’olio
2 cipolle
olio evo
sale marino integrale
Procedimento:
lessate le patate con la buccia (io le metto in una pentola capiente in modo che tocchino tutte il fondo e copro con acqua fredda proprio a filo), scolatele, fatele un po’ intiepidire per non ustionarvi nello sbucciarle, ma non troppo, altrimenti saranno difficili da schiacciare. Io non ho uno schiacciapatate e quindi uso una forchetta, ma se voi ce l’avete usatelo pure. A questo punto, meglio lasciar raffreddare e preparare intanto il condimento. Affettate grossolanamente le cipolle e fatele imbiondire in poco olio evo, poi aggiungete i pomodori secchi scolati e tagliati a pezzetti. Lavate le bietoline e tagliatele a fettine di circa 1 cm di spessore, gambi compresi. Volendo potete tagliare ulteriormente le listarelle, ma non deturpate troppo le bietoline col coltello. Sono dell’idea che più un ingrediente resta riconoscibile nel piatto, più sia facile apprezzarlo e provare gratitudine nei suoi confronti. E ,nel caso delle verdure a foglia verde, di gratitudine dobbiamo provarne tanta, perché sono doni di natura pulsanti di vita e di benessere! Unite le bietoline al soffritto, abbassate il fuoco al minimo, coprite col coperchio e lasciate cuocere per 10 minuti. Se ci fosse troppa acqua, ravvivate la fiamma e togliete il coperchio: il condimento non deve risultare acquoso. Quando sarà pronto, potrete dedicarvi alla preparazione degli gnocchi. Mettete sul fuoco un pentolone capiente con abbondante acqua e nel frattempo insaporite le patate con la curcuma e noce moscata e sale a piacere. Unite le farine e amalgamate il tutto velocemente in una terrina. Non lavorate troppo l’impasto, altrimenti risulterà troppo molle e dovrete aggiungere altra farina… Cospargete la spianatoia con la semola e cominciate a formare gli gnocchi tagliandoli abbastanza grossi. Man mano che li tagliate spolverateli con la semola. Quando l’acqua bolle salatela e versateci un goccio d’olio (così quando ripescherete gli gnocchi non si incolleranno nel piatto!), poi tuffateci gli gnocchi un po’ alla volta. Io li ho cotti in 3 round. Quando vengono a galla ripescateli immediatamente con una schiumarola, versateli nel piatto, conditeli con un goccio d’olio e guarniteli con un paio di cucchiaiate di bietoline. Pronti!! Marco ha aggiunto lievito alimentare in polvere…ma anche no! Da quando ho scoperto l’abbinamento bietoline-pomodori secchi non posso chiedere altro alla vita: il gusto dolcissimo che ne risulta mi stende ko!
C’è da dire che erano deliziosi anche solo con l’olio, grazie alla curcuma che dava all’impasto di patate quel suo profumo inconfondibile. Io ci avrei messo sopra anche della salvia fresca, ma non ho fatto in tempo a raccoglierla, perché le bocche affamate che mi circondavano hanno per forza voluto mangiarsene un piatto “nature”.
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Robi
Sono di poche parole o, per meglio dire, facce stasera: *.*
naturalentamente
Hi hi hi!!! Super Robi!! Bacio
Daria
Anche qui gli gnocchi sono tra i piatti preferiti, questa tua versione con il grano saraceno mi sembra veramente gustosa… nei prossimi giorni la provo!
naturalentamente
Poi mi dirai, allora…va bene lo stesso per la raccolta Integralmente anche se c’è un po’ di semola nella ricetta? Ci ho fatto caso solo dopo…
ilDragoParlante
Bellissima ricetta, bravissima 😀 E non posso che concordare con te, meno si taglia/frulla/cuoce/gratta ecc. meglio é! Cosí piú valori nutritivi rimangono intatti e svolgono il loro lavoro, appunto, nutrire! 😉 Un abbraccio!
naturalentamente
Serena! Che piacere leggerti qui! Grazie per la visita e per il commento, è un onore! 🙂 Un bacio