Oggi vi presento una ricetta che sa di autunno nel gusto e nei colori; ricetta tanto semplice da realizzare, quanto deliziosa da assaporare.
Ho mangiato per la prima volta il risotto alle mele quando vivevo sulle colline di Verona, con i monti Lessini alle spalle. Me ne sono follemente innamorata e più volte l’ho riprodotto a casa, cercando di raggiungere quell’armonia di profumi che mi aveva tanto colpita nel ristorante in cui l’avevo assaggiato. Negli anni ho cominciato a sperimentare anche la versione vegan, senza brodo di carne, senza burro e senza formaggio…decisamente migliore! Ma ancora non ero riuscita a trovare il giusto connubio fra tipi di riso, di mele e di spezie…
Finalmente sono approdata alla ricetta definitiva, quella che è stata lodata in uno dei miei ultimi corsi di cucina vegan (frequentato da 22 onnivore e 2 vegetariane), quella che ha lasciato di stucco mio marito (uomo che non si lamenta mai a tavola, ma che è tacitamente esigente e vorrebbe sempre essere stupito), quella che ha conquistato i bambini con tutta la sua equilibrata dolcezza.
Insomma, sono qui per presentarvi il mio risotto alle mele vegan, di cui, perdonate la vanità, vado immensamente fiera.
Un ringraziamento speciale va al riso baldo integrale dell’azienda Girolomoni (azienda già citata e lodata in quest’altra ricetta), qualitativamente ed eticamente super affidabile; saporitissimo anche mangiato “nature”; resistente alla cottura anche quando te lo dimentichi sul fuoco; super versatile; anche conveniente, considerato il rapporto qualità prezzo.
Il secondo ringraziamento speciale va ad Emidio e alla sua azienda agricola bio Lo Scoiattolo, dalla quale provengono le mele di questo risotto davvero speciale. Sono mele piccole e piene di vita, assolutamente non trattate, lasciate alle cure dell Natura e del Tempo, sode, succose, dolci da rinfrancare il cuore.
Entrambe le aziende sono nella rete dei fornitori del nostro GAS e sono marchigiane. Un vero orgoglio. Evviva le Marche, evviva questa piccola regione fatta di tante realtà agricole rispettose delle tipicità del territorio e dell’ambiente!
Risotto alle mele vegan
Ingredienti per 4 persone:
400 g di riso baldo integrale
8 mele rosse piccole (io: 4 fuji e 4 florina)
1 cipolla rossa media
1 bicchiere di brodo vegetale
1 cucchiaio di tahin -crema di sesamo- (facoltativo)
1 cucchiaino raso di cannella in polvere
4 pizzichi di noce moscata appena grattugiata
sale marino integrale
olio evo
mandorle tritate
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Procedimento:
cuocere il riso a parte nel doppio del suo volume di acqua fredda, con coperchio, a fuoco basso, senza mai mescolare. In 40-45 minuti sarà pronto, dopo che avrà assorbito tutta l’acqua. Intanto far ammorbidire la cipolla in poco olio evo, irrorandola poco per volta con il brodo vegetale, lasciando che evapori a fuoco vivace. Aggiungere le mele tagliate a tocchetti, farle insaporire bene, sempre a fuoco vivace, sempre irrorando il tutto con il brodo, per non farlo asciugare troppo. Salare (io metto qualche grano di sale grosso), mettere il coperchio, abbassare il fuoco e lasciare che le mele cuociano per 12-15 minuti. Devono risultare morbide e aver rilasciato un po’ di succo. Trascorso questo tempo, insaporire con cannella e saltare tutto a fuoco vivace per qualche minuto, senza che si asciughi troppo (si può sempre continuare ad usare il brodo vegetale). Quando le mele saranno saporite, imbiondite, ma non disfatte, spegnere il fuoco e mettere il riso in padella, facendolo mantecare con il tahin, la noce moscata e circa 3 cucchiai di olio evo. Mescolare mescolare mescolare, ma dolcemente dolcemente dolcemente.
Servire con una spolverata di condimento veg o di mandorle tritate.
Crema spalmabile di sesamo prodotto in Sicilia € 5,25 |
NOTA:
questa ricetta è sempre molto apprezzata anche dai piccolissimi ed ideale per uno svezzamento naturale e sano, essendo anche senza glutine, oltre che costituita da ingredienti semplici e genuini. Per i minuscoli, potrete usare anche del riso semintegrale e fare a meno del sale, che non è mai indispensabile.
Robi
Vale non so perchè ma io ci ho visto il cavolo rosso oppure il radicchio.. secondo te? :*
naturalentamente
Ciao Robi! Con radicchio e aggiunta di noci credo sia un ottimo abbinamento, visto il contrasto amaro-dolce. Ottima idea, mia cara Robi! 😉
Daria
Da moltissimo che non mi faccio preparare il risotto alle mele… qui lo speialista dei risotti è il marito! Ora me ne hai fatto venire voglia e ho giusto delle fantatiche mele florina prese col gas che mi aspettano!
naturalentamente
Perfetto!! Assolda subito il marito risottaro, allora! 😉
erica-semplicementeoggi
Da provare assolutamente, e visto che lo darò sicuramente alla piccola di casa, per ora uso riso bianco o al massimo semintegrale.
Grazie ! baci
naturalentamente
Anche col miglio viene bene! 😉
manuela
Eh vabbè questo devo provarlo! ti saprò dire! Grazie mille per questa seconda ricetta per la Raccolta: fantastica!
baci
naturalentamente
Io ne vado matta! Aspetto tuo feed back! 😉
monica mimangiolallergia
Ma è delizioso questo piatto! anche per come si presenta! credo proprio che passerò qui molto più spessoooooooooooooooooooo
naturalentamente
Ciao Monica, benvenuta!
Che piacere averti qui…
Passa quando vuoi! 😉 :*
Agnieszka
Ok, vado in cucina. oggi a pranzo il risotto alle mele! Credo che staranno benissimo con l’aroma di rosmarino. Ti farò sapere!
Un bacio! :-))
naturalentamente
Sono certa che vi piacerà! aspetto di saperlo con certezza, però… 😉 Baci
Agnieszka
Vale!
Il risotto con le mele non era per me una novità, già l’avevo fatto tempo fa… Ma non con l’infuso alle erbe, semplicemente con brodo vegetale!
Era buonissimo, Vale, buonissimo!
🙂
naturalentamente
Sono proprio contenta! Grazie!!! :*
Serena di Enjoy Life
Uh, questo lo provo certamente!
Buonissimo, mi ispira!!!!
E che bellissima idea quella di utilizzare gli infusi 🙂 ottima idea anche per altri piatti….non ci avevo mai pensato!
Un abbraccio, carissima 🙂
Serena
naturalentamente
Ciao cara!
L’idea dell’infuso mi è venuta perché pensavo che mettere le erbe in padella con le mele avrebbe conferito un gusto troppo marcato…mentre quello preminente doveva appunto restare quello del frutto. Devo dire che è stata un’illuminazione 🙂
Baci